Tornano alla riscossa i lombardi Ravenscry e lo fanno con stile, rilasciando la loro ultima fatica The Attraction Of Opposites, secondo atto della loro discografia. Pubblicano il platter a distanza di tre anni dal precedente e discreto One Way Out. E’ il caso di dire che Giulia e soci questa volta hanno nettamente centrato il bersaglio, registrando qualcosa di esageratamente vistoso. Con il precedente lavoro la band ha cominciato ad appiccare i primi “incendi” mentre adesso soltanto conferme del loro talento. The Attraction Of Opposites riesce ad amalgamare quiete ed aggressività, frastuono e melodia. Molta qualità e uno smisurato talento sono le armi invincibili dei Ravenscry. Parliamo di un disco genuino, dall’ascolto facile che riesce ad accontentare amanti del Goth e del Melodic Death Metal. Nel supporto ci sono tredici tracce che sprizzano adrenalina da ogni poro, una particolarità per ogni brano, che sia il cantato dell’energica Giulia Stefani o i massicci riff eseguiti da Paul e Mauro. Noterete il talento dei cinque ragazzi soprattutto ascoltando “Missing Words”, canzone che meglio li rappresenta. “The Witness” e “Ink” esaltano le chitarre, mentre con “Cynic” e “Noire Desire” si accentua la vena Goth che più di qualche volta fa riferimento agli Evanescence ed ai Within Temptation. I Ravenscry con molto agio stanno riuscendo a farsi strada, si stanno dando la possibilità di essere tra le attenzioni di molti, stanno mostrando audacia e intraprendenza. La cosa migliore da fare è procurarsi questo disco, vero e proprio concentrato di emozioni. Una piccola attenzione vorrei dedicarla anche all’artwork in cui vediamo dei colori che, ironia della sorte, sono quelli che trasmettono con le emozioni i Ravenscry. Resta solo una cosa da fare: spararsi The Attraction Of Opposites a tutto volume!
Gothic One Way Out Ravenscry Revalve Records the attraction of opposites Within Temptation
Last modified: 24 Novembre 2014