“L’uomo si uniforma bene al progresso della perfetta imperfezione”, così si apre Logica Egoistica,e già dalle prime parole si comprende la linea guida di questo album Rock. Si entra nel vivo del disco con la seconda traccia (che è anche quella che da il nome al disco), “Logica egoistica” appunto, un brano dalle sonorità in stile Litfiba dei primi tempi. Se si pensa che l’uomo nasce egoista in quanto insegue il proprio piacere personale per tutta la propria esistenza e cresce all’interno di una società che insegna quanto questa logica vitale non sia sbagliata ma anzi un pregio, allora pare ovvio anche pensare a come questo meccanismo schiacci quelli che non accettano questa visione, quelli che vengono definiti dunque i “perdenti,” e come quest’ultimi vengano plagiati per accettare e diventare omologati al resto della società. Questo è il tema della terza traccia, “Deviato” che non lascia alcun dubbio attraverso un testo diretto e descrittivo: “Deviati, dei prodotti bene plastificati, non lo vedi quanto siamo deviati?”. Ci si discosta dalle critiche per lasciarsi andare ad un momento di romanticismo con “E’ un Attimo” e “Oltre il Dolore”, per poi proseguire con i sentimenti profondi e spesso invisibili dentro ognuno di noi, e cioè “L’essenza”, fatta di silenzi, respiri, pensieri e molto altro, che spesso decidiamo di nascondere e non ascoltare per paura di soffrire o sbagliare. Synth e cassa dritta aprono “Dove Sarà”, brano che fotografa la vita metropolitana milanese, frenetica e in cerca perenne di felicità, voce nasale e testo critico verso il nostro tempo è “Trinacria Revolution” dove il malessere sociale non è solo italiano ma generale e senza bandiere politiche: c’è chi aspetta inerme che qualcosa accada e chi invece, come questo cantautore palermitano ma milanese di adozione, non si accontenta di una vita passiva. Arriviamo alla fine con “Lontano” e “Cosa Resta” (Bonus Track), qui il cerchio musicale si chiude lasciando nell’ascoltatore un sapore amaro di rancore misto speranza, perché infondo sono queste le parole che più mi vengono in mente per descrivere le atmosfere di questo album.
Se pensate ad un disco Rock con influenze Indie vi sbagliate, qua si sta parlando di Rock italiano ben confezionato e pensato, controcorrente rispetto alla “moda alternativa” che di questi tempi riempie il panorama musicale italiano, e “Logica Egoistica” è un disco di puro Rock italiano, niente di più e niente di meno. Niente di complicato, niente parole auliche, solo sincerità e voglia di esprimersi con parole semplici, cosa che forse in questi tempi confusi abbiamo bisogno.
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Last modified: 20 Febbraio 2022