Ormai siamo abituati ad ascoltare musica sporca contaminata da qualche influenza bastarda, abbiamo perso la memoria di quello che furbamente eravamo. Non sappiamo distinguere più il bene dal male. Un disco di puro rock potrebbe sembrare cosa indigesta, noi abituati a mettere post davanti qualsiasi genere per rendere il tutto più interessante almeno a chiacchiere. E di chiacchiere ne fanno poche i Super Dog Party con il loro disco (hard) “The Big Show”, un lavoro tecnico e pulito da fare invidia alle sfarzose tecnologie musicali odierne, una lezione di musica prima di andare a letto.
Ci vuole molto coraggio nel presentare tale musicalità negli anni zero, ci vuole passione e disinvoltura da vendere. Questa band alza un monumento al rock d’autore proponendo argomenti vecchi ma non noiosi, c’è sempre un fondale inesplorato dove cercare oro. Vogliamo drizzarci poi i peli delle braccia con un suono di basso degno di chiamarsi tale e di una ritmica vera da far inchinare qualsiasi drum machine? Le sensazioni sono vere lasciando ad altri il piacere dell’insipido sintetico, ne abbiamo ingurgitato troppo in questo decennio musicale, ora basta. I Super Dog Party ragionano con la loro testa dando vita ad un disco con qualche capello bianco ma comunque interessante, il fascino del brizzolato. Abbiamo ancora bisogno di band che ci ricordino da dove siamo venuti, nel bene e nel male siamo tutti figli del rock and roll.
Last modified: 18 Gennaio 2012