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99 Posse, ecco il nuovo singolo “Combat Reggae”
A 2 anni dall’uscita di Curre Curre Guagliò 2.0, torna una delle band seminali della scena indipendente italiana, i 99 Posse, con un nuovo album, Il Tempo. Le Parole. Il Suono. che sarà pubblicato venerdì 22 aprile da A1 Entertainment.
I Modena City Ramblers e i 99 Posse insieme per un tour europeo
Da una parte il reggae, l’Hip Hop e il dub dei 99 Posse, e dall’altra il Punk e il Folk dei Modena City Ramblers. Curiosi di vederli sullo stesso palco? Non perdetevi il mini tour europeo che li vedrà suonare insieme a Parigi, Londra, Bruxelles e Amsterdam. Un doppio live con uno speciale set che vedrà alternarsi sulle assi dei migliori club europei i Modena City Ramblers e i 99 Posse. Un concerto inedito che coinvolgerà il pubblico e che vedrà interagire le due band che si troveranno a duettare su alcuni brani, mischiando così, per una manciata di canzoni, i propri repertori. Modena City Ramblers e 99 Posse: due gruppi che provengono dallo stesso periodo storico ma molto diversi tra loro, per pubblico e contesto. Due realtà che fanno parte della stessa storia di rinnovamento musicale italiano della canzone politica, due identità diverse che hanno un punto di contatto nell’urgenza espressiva e nel voler parlare di quello che ci circonda. Due band che hanno fatto la storia della musica di lotta e che hanno come comune denominatore la parola RESISTENZA.
Resistenza Globale Tour
02-11-2015 PARIGI (F) – La Bellevilloise
03-11-2015 LONDRA (UK) – Heaven
04-11-2015 BRUXELLES (B) – Vk
05-11-2015 AMSTERDAM (NL) – Sugar Factory
Valerio Jovine
E’ un artista affermato e seguito in Campania, ha grinta e talento e il pubblico presente al suo show è un ulteriore conferma. E’ Valerio Jovine che si esibisce ancora una volta a Bacoli, questa volta al Vibes grazie all’associazione Vakllà che di tanto in tanto delizia qualche giovane partenopeo (in verità sono davvero tanti). Cominciamo a dire che la zona Flegrea deve molto a questa associazione perchè è una delle poche che riesce veramente a soddisfare quella fetta di ragazzi amante del Reggae, del Folklore e delle serate costruite all’insegna della buona musica. In qualche modo mi sento in dovere di omaggiare i ragazzi di Vakllà perché riescono a proporre una serata di ottima qualità in una zona dove puoi solo sognartela la buona musica. Ebbene, come anticipavamo questa volta ad esibirsi c’è Valerio Jovine. E’ Venerdì 24 Luglio e il Vibes di Bacoli è abbastanza pieno. Nessun artista di supporto, Valerio si esibisce da solo e fa divertire il pubblico con le sue canzoni che, a Napoli, oramai conoscono quasi tutti. La sua musica è adrenalina: riesce a farti ballare, divertire e pensare. Si è trattato di uno show che ha visto solo apici: con “Vivo in un Reality Show” e “Me So Scetat e Tre” si è compresa la bravura dell’ artista; con “Superficiale” si viene trasportati da soavi melodie che, accompagnate dalle parole, pare quasi di esser in un altro universo. Con “Napulitan” il pubblico va in delirio, la cantano e la ballano tutti, la canzone è quasi un inno e da l’ impressione di far mostrare anche un senso di appartenenza ai presenti. In questa data Valerio Jovine presenta anche il suo nuovo singolo: “Fulmini”. Come tutti gli artisti anche lui omaggia i suoi beniamini e lo fa con: “Roots, Rock, Reggae” di Bob Marley, “Like a Virgin” di Madonna (questa la canzone che lui presentò al programma The Voice su Rai2 nel 2014) e “Curre Curre Guagliò” dei 99Posse. E’ stato uno show stupendo e senza dubbio degno di nota. Qualche anno fa Valerio Jovine al programma The Voice disse: “L’ importante per me è far conoscere la mia musica e le mie parole, portarla in tutta Italia è la mia ambizione”, di questo passo il suo obbiettivo sarà sicuramente raggiunto.
Mom Blaster
Nascono nel 2010 e iniziano sin da subito a scrivere propri brani e proporli live abbinati ad alcune cover, affascinati dal reggae ma con il dna di rocker, miscelano il sound jamaicano con il rock pop europeo, generando uno stile che loro amano definire rock in levare. Diamo un ben venuto nelle pagine di Rockambula ai Mom Blaster.
Ciao ragazzi, raccontate chi sono i Mom Blaster ai lettori di Rockambula.
Siamo quattro ragazzi di Lanciano (Chieti), abbiamo messo su la band nel 2010, ci piaceva l’idea di suonare un rock bello ritmato con tanto reggae e dub, per definirlo in due parole l’abbiamo chiamato “rock in levare”. Nel 2013 abbiamo firmato per l’etichetta Ridens Records e abbiamo pubblicato il nostro primo disco We Can Do It!, nove tracce cantate in inglese molto contaminate, forse troppo per alcuni, ma noi siamo fatti così, ogni membro della band proviene da esperienze musicali diverse, non poteva uscire un lavoro “monostilistico” musicalmente parlando. Abbiamo suonato il disco in giro per l’Italia e pare che sia piaciuto e questo ci ha dato la forza di andare avanti e di provare però ad evolverci (secondo il nostro punto di vista), passando al cantato in italiano e ad un sound con più elettronica.
”Ciò che è Giusto” è il primo singolo estratto dal vostro nuovo album la cui uscita è prevista in autunno. Come è nato questo pezzo e qual’è il messaggio che volete mandare a chi vi ascolta?
Per noi questo brano è un manifesto politico, contro ogni tipo di prepotenza e sopruso di cui siamo in quest’epoca spettatori ogni giorno. Pensiamo al sistema economico che continua a mietere vittime, al sistema malsano della nostra politica, agli estremismi religiosi, ai politicanti razzisti e così via. Ciò che giusto per noi sarebbe fermarsi e riflettere, chiedersi dove stiamo andando e se è questo il mondo che vogliamo. Il videoclip su Youtube aiuta ancora meglio a capire il messaggio che vogliamo dare con questo singolo.
Questo vostro lavoro rappresenta, come da voi detto, un cambio di direzione rispetto al precedente album We Can Do It. Perchè?
Dopo due anni di attività intensa, ci sentiamo più maturi e abbiamo anche le idee più chiare su ciò che vogliamo dire e cosa vogliamo suonare. Con l’ingresso di Marco Cotellessa nella band, abbiamo dato un taglio con molta più elettronica dato che a lui piace molto farla, anche se è un chitarrista, è appassionato di Deadmau5 e Skrillex, ed essendo rockettari da sempre, ci siamo spostati verso il rock, dando meno peso al reggae, anche se dei richiami nei brani ci sono, soprattutto dub. Importante è anche il passaggio ai testi in italiano, questo perché abbiamo visto suonando in giro che i messaggi in inglese fanno fatica ad arrivare, su We Can Do It! ci sono testi bellissimi ma purtroppo durante i live vedevamo la gente più presa a ballare che ad ascoltare, con questo disco vorremmo che le cose si invertissero.
Quali sono gli artisti da cui vi fate maggiormente ispirare?
Sono tantissimi, diciamo che chi ascolta questo singolo sente molto tra Subsonica, 99 Posse, Almamegretta, Casino Royale e Africa Unite. Ce ne sarebbero altri, ma questi grandi nomi bastano per far capire la direzione.
Ci volete dare qualche anticipazione riguardo il prossimo album e cosa non mancherà sicuramente nella musica dei Mom Blaster?
Sicuramente sarà un disco che piacerà ad una fetta larga di ascoltatori, questo perché ci sarà un mix tra la bellissima voce di Monica che in italiano è ancora più calda e profonda, e la musica che spazierà dalla ballata indie pop al drum&bass, il tutto unito da un filo conduttore tipico mom blaster: il rock in levare. I testi racconteranno storie, anche abbastanza dure, fatti di vita di quest’epoca buia. Ci auguriamo che piaccia e che sia una proposta interessante “e diversa” nel panorama della musica indipendente italiana.
La vostra collaborazione con la Ridens Records continua già dall’uscita del precedente lavoro, cosa porta una band a voler avere un contratto discografico?
L’etichetta ci aiuta ad essere più stabili e a rimanere concentrati sul lavoro da farsi, che è veramente tanto. E’ un supporto che ogni gruppo dovrebbe avere anche come mezzo di confronto con persone che non sono dentro la band e che ti danno differenti punti di vista su ciò che può essere la produzione ma anche la promozione e la comunicazione del disco, non è roba da poco.
Vi lasciamo le ultime righe, libere, per qualsiasi messaggio vogliate mandare…
Più che un messaggio un consiglio: ogni tanto spegnete il cellulare, recatevi in un posto tranquillo, isolato e ricco di natura, mettevi le cuffie, chiudete gli occhi e fate partire la musica che più preferite, pensate a voi e chi amate, alle cose belle che vi sono capitate e che vi potranno capitare, dimenticate lo schifo che ogni giorno vi circonda, sarà un’ottima terapia. Provare per credere, parola di Mom Blaster!
La band della settimana: JOVINE
Il nuovo disco di Valerio JOVINE, il nono della sua carriera che questa volta torna a presentare come solista, si intitola Parla più forte come fosse un invito a tirar fuori il carattere piuttosto che il coraggio per andar contro l’omologazione dell’apparire. Parola di JOVINE reduce comunque da un’esperienza di Talent Show nella quale però ha dato prova di come si possa mostrare altro oltre ai contenuti conformisti secondo i dettami e le regole delle grandi distribuzioni. Il suo Raggae Style è molto piaciuto e da sempre apprezzato. Innumerevoli collaborazioni e vita vissuta di strade e concerto. In questo disco troviamo Zulù dei 99 Posse ma anche Clementino e un certa dosa di polemica ironica e genuina contro il conformismo italiano.
Il video che lanciamo è riferito all’ultimo singolo estratto, parla proprio di questo a partire dal titolo: “Vivo in un reality show”. A luci spente, spettacolo finito, la vita dell’artista deve continuare, come a voler parafrasare l’invito a costruire sempre e comunque verso una via di sani principi che deve quindi poter vivere di vita propria e non di luce riflessa.
Un bel lavoro di grande musica italiana, giovanissima e a tratti adolescenziale, ma sicuramente pregiata di un suono che sa come conquistare pubblico e critica. D’altronde JOVINE ci aveva abituato a grandi riscontri, a Napoli prima dov’è considerato forse una delle punte di diamante della nuovissima scena musicale partenopea, e nel resto di Italia poi dando libero sfogo alla sua altrettanto genuina voglia di mostrarsi senza troppi compromessi.
Il Video della Settimana: Jovine – “Vivo In Un Reality Show”
Il nuovo disco di Valerio JOVINE, il nono della sua carriera che questa volta torna a presentare come solista, si intitola Parla più forte come fosse un invito a tirar fuori il carattere piuttosto che il coraggio per andar contro l’omologazione dell’apparire. Parola di JOVINE reduce comunque da un’esperienza di Talent Show nella quale però ha dato prova di come si possa mostrare altro oltre ai contenuti conformisti secondo i dettami e le regole delle grandi distribuzioni. Il suo Raggae Style è molto piaciuto e da sempre apprezzato. Innumerevoli collaborazioni e vita vissuta di strade e concerto. In questo disco troviamo Zulù dei 99 Posse ma anche Clementino e un certa dosa di polemica ironica e genuina contro il conformismo italiano.
Il video che lanciamo è riferito all’ultimo singolo estratto, parla proprio di questo a partire dal titolo: “Vivo in un reality show”. A luci spente, spettacolo finito, la vita dell’artista deve continuare, come a voler parafrasare l’invito a costruire sempre e comunque verso una via di sani principi che deve quindi poter vivere di vita propria e non di luce riflessa.
Un bel lavoro di grande musica italiana, giovanissima e a tratti adolescenziale, ma sicuramente pregiata di un suono che sa come conquistare pubblico e critica. D’altronde JOVINE ci aveva abituato a grandi riscontri, a Napoli prima dov’è considerato forse una delle punte di diamante della nuovissima scena musicale partenopea, e nel resto di Italia poi dando libero sfogo alla sua altrettanto genuina voglia di mostrarsi senza troppi compromessi.
Rockambula mette in palio due biglietti per 17 Festival di Monteprandone!
Rockambula mette in palio due biglietti per il 17 Festival di Monteprandone! Come? Molto semplice, basta mettere “mi piace” sulla pagina Facebook di Rockambula Web Zine è sperare di essere sorteggiati!
Torna anche quest’anno il 17 Festival di Monteprandone, giunto alla Terza Edizione. Il 17 Festival nasce dalla volontà di sensibilizzare alla solidarietà utilizzando come mezzo l’arte in tutte le sue forme: musica, fotografia, disegno, scultura e pittura. Il ricavato delle serate sarà devoluto interamente all’AIL di Ascoli Piceno, sezione Alessandro Troiani.
La Terza Edizione del Festival sarà un contenitore di numerosi eventi che ruoteranno intorno ai concerti del 19 e del 20 dicembre. Sul palco vedremo gli eterni “guaglioni” 99 Posse, freschi del successo di “Curre Curre Guagliò 2.0 – Non un passo indietro” uscito il 25 marzo 2014. In apertura il trio Indie-Folk veneto Nu Bohemien, che promette di essere una delle rivelazioni live del prossimo anno. Inoltre, in questa serata si esibirà il vincitore del #17_contest, uno spazio dato alle band emergenti locali e novità dell’edizione 2014.
Il 20 dicembre toccherà ai toscani The Zen Circus in una tappa del loro “Busking Tour”, un live dai toni acustici che metterà insieme brani del passato e non, sempre in pieno stile Circo Zen. L’apertura è affidata ai Fast Animals and Slow Kids, il quartetto umbro ha da poco pubblicato il loro quarto album “Alaska”, già in vetta alle classifiche. A completare la serata anche Frank Buffoluto & i Pali delle Cozze, la “falange musicale” del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, parte integrante dell’organizzazione del “1maggio” di Taranto. Saranno sul palco per parlare dell’Ilva e per esprimere il legame che c’è tra i due Festival.
Chiuderanno le serate i DJ Daft Peng +T-dj per il venerdì e dj Aliquid+Mac Geyser e dj Daft Peng il sabato.
Non solo musica
Il 17 Festival non è solo musica: Il 18 dicembre si terrà la serata di apertura in cui verranno proiettati i cortometraggi del Festival Frammenti di Appignano del Tronto, mentre per tutte e tre le serate sarà possibile visitare una mostra di Fotografia e una mostra di disegno. Quest’ultima è organizzata in collaborazione con l’ISC di Monteprandone, i ragazzi della scuola ogni anno prestano la loro fantasia per la realizzazione della locandina del 17Festival che viene scelta al termine delle serate e sarà poi l’immagine della prossima edizione. Il venerdì mattina gli stessi ragazzi saranno ospitati all’interno del padiglione, per assistere all’ esibizione dell’ artista EKA, che realizzerà animazioni con la sabbia, uno spettacolo di meravigliosa poesia e suggestione. La terza edizione del 17 Festival si arricchisce inoltre di una Mostra d’Arte Contemporanea dello “Spazio oHoc” dell’artista Nazareno Luciani. Interverranno dal vivo artisti territoriali che vivono l’arte in Pittura, Fotografia e Istallazioni con la partecipazione dell’ Istituto “O. Licini” di Ascoli Piceno. Una delle serate del festival ospiterà il noto poeta locale Augusto Amabili, nato nel 1976 a San Benedetto del Tronto (AP). Vive e lavora a Spinetoli (AP), dove suona in alcune formazioni rock-noise locali. Il Festival ospiterà, inoltre, una mostra dello scultore Giuseppe Straccia, conosciuto per “LA GROTTA” di cunicoli scavati nel duro tufo, disseminata sui muri e sulla volta, di bassorilievi, scaturiti dalla fantasia, che a tratti ricorda i familiari, misti a figure mitologiche, come Medusa e Perseo o il Guerriero crociato.
Krikka Reggae – In Viaggio
Sono stato combattuto fino alla fine se dare una sufficienza oppure no ai Krikka Reggae, arrivati alla loro quarta prova discografica, perché per arrivarci sarebbe bastato davvero poco. Purtroppo però siamo di fronte a un prodotto che non entusiasma neanche dopo decine di ascolti a causa anche delle liriche che sin dall’inizio sono troppo elementari tipo: “Io vivo in Lucania, vengo dalla Lucania, per chi non la conosce o non l’ha ancora visitata… Al centro tra la Puglia, la Calabria e la Campania c’è la Basilicata, bellezza inesplorata…”, parole che quindi sembrano quasi uscire da una lezione di geografia di prima media o persino delle elementari. Personalmente penso che i Krikka Reggae abbiano anche buone qualità di musicisti, ben evidenti in canzoni quali “Memoria Storica” e “Quello Che mi Passa”, in classica struttura Reggae alla Peter Tosh e che non è quindi tutto da gettare via il contenuto di questo prodotto. Rimango tuttavia ancora un po’ perplesso di fronte a pezzi quali “S Addumm u Fuok”, “Na Cosa Importand”e “Life Ova Money” cantate rigorosamente in dialetto. Forse i Krikka speravano di ricalcare le orme dei 99 Posse, dimenticando però che Luca Persico detto O’ Zulù (che è tra l’altro ospite in “Crisi”) e compagni sono sulla breccia da oltre un ventennio e possono contare su un esercito di fan che non perdono un solo concerto del gruppo e comprano in massa i loro i dischi, tanto da finire ancora in classifica. Attaccamento alla propria terra quindi forse un po’ eccessivo, tanto da aprire il disco con un titolo fin troppo esplicito, “Lucania”, denominazione ufficiale dal 1932 al 1947 della Basilicata da cui dovrebbe partire quel viaggio che dovrebbe portare fino in Jamaica. Purtroppo si rimane sempre fermi in Italia, non tenendo conto delle vere radici del Reggae, se non in un paio di episodi veramente validi già menzionati precedentemente. Un disco insomma che spaccherà a metà i fan del gruppo, soprattutto quelli che hanno supportato l’operazione finanziando in anticipo il tutto tramite il noto sito Musicraiser. Da segnalare, per concludere, alcuni ospiti di rilievo: l’artista giamaicano Fyah Georgein “Unite as One”, Patto Mc in “Quello che mi passa”, Fido Guido in “Na cosa importante”, Perfect Giddimani in “Life OvaMoney”, Terron Fabio dei Sud Sound System in “S Addumm u Fuok” e Roy Paci, che ha collaborato scrivendo la musica di “Lukania”. Collaborazioni prestigiose che però non riescono a dare quel valore sufficiente ad un lavoro che lascia un po’ d’amaro in bocca a chi, come me, li segue da diverso tempo.
Sognando Londra
L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione di due realtà italiane che si sono sviluppate nella capitale, TiJ Events, agenzia che si occupa dell’organizzazione di concerti di artisti italiani in Europa, e Sognando Londra, un portale dedicato agli italiani a Londra che offre una serie di servizi molto utili per i nostri connazionali migranti ed è diventato negli anni il portale su Londra in lingua italiana più cliccato del web. Per saperne di più visitate il sito web. La vera sorèresa però è data dalla possibilità efferta dal portale di vincere ben sei biglietti omaggio. Qui trovate il piccolo modulo da compilare per partecipare all’estrazione dei biglietti per i 99 Posse, che ci sarà il 1 settembre. Saranno estratte tre persone e ognuna di queste riceverà due biglietti omaggio, per portare alla serata un amico a scelta. In bocca al lupo.
Sherwood Festival: concerti a 1 euro
Inizia a comporsi il cartellone di Sherwood Festival 2014: dopo l’annuncio dei Die Antwoord come primi headliner, oggi annunciamo tutta una serie di live – di primissimo livello – alla cifra simbolica di 1 euro.
Ormai formula consolidata e distintiva della rassegna culturale e musicale padovana, quella del “1 euro può bastare”.
L’apertura, l’11 giugno, è affidata alla travolgente formazione di patchanka italo-argentina Espana Circo Este, insieme ai F.A.S.K. (ovvero il progetto rock perugino Fast Animals and Slow Kids) che presenteranno il nuovo disco Hybris.
Il 13 giugno il trio pisano Zen Circus presenterà al pubblico di Sherwood il nuovo disco Canzoni Contro la Natura, che ha debuttato subito in top 10 nella classifica ufficiale dei dischi più venduti in Italia. Il 15 giugno, Sherwood – in collaborazione con Radar festival – presenta il live del quartetto newyorkese Pains of Being Pure at Heart che presenteranno a Padova – per una delle quattro date italiane – il loro nuovo disco in uscita a maggio. Il 18 giugno, il palco sarà tutto per i 99 Posse, tornati di recente alla ribalta per Curre Curre Guagliò 2.0, versione arricchita di alcuni inediti dello storico album degli anni ’90, punto di riferimento per la scena alternativa e militante italiana.
A luglio, sul palco (e sempre a 1 Euro): il cantautore Brunori Sas (2 luglio) che presenterà il nuovo e acclamato disco Il Cammino di Santiago in Taxi; i Perturbazione, applauditi performers arrivati sesti al Festival di Sanremo, in tour per presentare il nuovo album – il settimo disco della band attiva da vent’anni – Musica X (5 luglio). Infine, dopo 11 anni, il ritorno live degli Estra, il gruppo di Giulio Casale che da Treviso ha conquistato la scena nazionale e ora torna con un tour e materiale inedito per i fan (18 luglio).
SHERWOOD FESTIVAL 2014 / :: line up in via di definizione ::
www.sherwood.it
11 Giugno – 19 Luglio c/o Parcheggio Nord Stadio Euganeo – Padova
11/06 | Espana Circo Este + F.A.S.K. (apertura festival)
13/06 | The Zen Circus
15/06 | Sherwood in collaborazione con Radar: The Pains Of Being Pure At Heart
18/06 | 99 Posse
22/06 | Die Antwoord
25/06 | Dub Fx
27/06 | Caparezza – presentazione nuovo album
02/07 | Brunori Sas
05/07 | Perturbazione
06/07 | New York Ska Jazz Ensemble
11/07 | Afterhours
16/07 | Radar Festival Day One con SLOWDIVE live – prima data italiana reunion tour
18/07 | Estra