abruzzo Tag Archive

10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #21.07.2017

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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #30.06.2017

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Paesaggi Sonori 2017 | il primo appuntamento in quota è con GnuQuartet domenica prossima

Written by Eventi

La sfida di Paesaggi Sonori è iniziata lo scorso agosto con Erica Mou e la splendida location che è la Rocca di Calascio al tramonto, a settembre è stata poi la volta di TEss e il Trio Improvviso nella cornice di San Pietro Ad Oratorium, ed ora per l’estate 2017 la giovane associazione abruzzese torna con un cartellone ricco di proposte.

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Danzando coi fantasmi | Intervista a Persian Pelican [SPECIALE PRIMAVERA PRO]

Written by Eventi, Interviste

Incontro Andrea Pulcini venerdì scorso a L’Aquila. Manca poco alla partenza per Barcellona ma lui e i suoi sodali hanno ancora un paio di faccende da sbrigare in terra italica.

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Edda @ Hi-Hat Play Live, Collecorvino (PE) | 21.04.2017

Written by Live Report

Voce storica dei Ritmo Tribale, Stefano Rampoldi in arte Edda ritorna nel 2008, dodici anni dopo aver lasciato la scena musicale, con alcuni brani fatti in casa che segneranno il suo debutto da solista creando nuova curiosità attorno alla sua emblematica figura.

(foto di Antonello Campanelli)

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Brunori Sas @ Pin Up, Mosciano Sant’Angelo (TE) | 24.03.2017

Written by Live Report

Dopo la chiusura improvvisa del Container di Grottammare è il Pin Up ad ospitare la data di Brunori Sas per il tour di A Casa Tutto Bene. C’è il tutto esaurito, e il pubblico attende con ansia la performance del cantautore calabrese, che inizia alle 22.30 circa.

(foto di Antonello Campanelli)

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Marlene Kuntz – Onorate il Vile Tour @ Bliss, L’Aquila 02/02/2017 [LIVE & PHOTO REPORT]

Written by Live Report

Siamo al quarto appuntamento post sismico con i Marlene Kuntz, già presenti a L’Aquila nel 2011 per la Festa Democratica della Cultura, nel 2012 accompagnati dagli Afterhours in Piazza Duomo e nel 2014 nello stesso locale che li ha ospitati anche in questa occasione ma che all’epoca si chiamava Set. Ora, io sono spudoratamente di parte ma gli artisti che sono passati per “terremotopoli” li stimo un po’ di più. Va da sé pertanto che il mio affetto per Cristiano Godano e soci vada di pari passo con lo sballottamento di ormoni che mi provoca il suddetto, sebbene cominci ad avvicinarsi vertiginosamente all’età in cui gli uomini smetti di guardarli da quel punto di vista. Evidentemente non tutti la pensano allo stesso modo, pertanto la sala rimane piena a metà, colpevole anche la scelta di far cominciare un concerto alle 23 inoltrate di un giorno infrasettimanale. Aggiungiamo anche che sulla falsa riga dei Diaframma e del loro Siberia Reloaded Tour, anche i Marlene portano in viaggio Il Vile, secondo album della band datato 1996, pertanto, calcoli alla mano, quelli che oggi hanno 20 anni all’epoca non erano nemmeno nati, quelli sui 40 a quest’ora stanno a casa in pantofole a guardare qualche fiction di Rai Uno e pure le fashion blogger, una volta capito che non ci sarà “La Canzone che Scrivo per Te”, hanno boicottato l’evento per mancanza di hashtag da usare su Instagram.

Peggio per loro, perchè ai presenti viene offerto uno spettacolo ottimo. L’album è eseguito in toto, e magistralmente, e Godano a metà concerto è costretto a rubare una maglietta dal merch perché suda come una partoriente e si dimena nei ballettini usuali e nei movimenti con le mani che non capisci mai fino a che punto sia la versione maschile di Anna Oxa o di Dalida o quella femminile di Modugno. Su “Ape Regina” ho visto donne rimanere incinte per opera dello Spirito Godano. Nel complesso, una serata sentita e riuscita, e la menzione d’onore va ai ragazzi del Kimera Rock, già protagonisti della scorsa estate abruzzese con l’organizzazione dei concerti di L.A. Guns, Afterhours, The Darkness e Guè Pequeno. In chiusura, come se non si fosse già speso a sufficienza, Cristiano resta anche per il dj set de Le Indiesponenti, duo d’impronta rock genuinamente aquilano, che alla console alterna con scioltezza i brani dei Pulp a quelli di Fedez. Per dovere di cronaca dovrei citare anche i Luci Rosse Senza Porno, che hanno aperto le danze ma la serata era stata organizzata così bene che prevedeva la convenzione con un locale del centro, il Rockers, dove io più che Il Vile ho onorato Il Vino, quindi per giustificare il mancato commento a riguardo potrei tirare in ballo le antiche ostilità che vogliono aquilani e marsicani nemici atavici, ma in verità il problema è che non cessa di girare la mia testa in mezzo al mare.

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Goran Bregovic, Calcutta & Paolo Tocco (Pescara 04 settembre 2016)

Written by Live Report

La chiusura dell’estate musicale pescarese regala ai cittadini, ai turisti e a tutti quelli che, come me, hanno macinato chilometri per esserci, una giornata carica di appuntamenti gratuiti per tutti gusti e di forti emozioni e divertimento. Almeno tre gli eventi, non direttamente collegati tra loro, ci hanno accompagnato già dal pomeriggio fino alla sera non troppo inoltrata visto il relativo rispetto degli orari previsti per i concerti. Alle ore diciassette, presso la libreria Feltrinelli, il produttore, promoter e cantautore chetino Paolo Tocco fa il suo ingresso in punta di piedi nel mondo della letteratura presentando l’opera prima edita da Tabula Fati, Il Mio Modo di Ballare, raccolta di racconti che sono trasposizione delle canzoni del suo fortunato ultimo album, dallo stesso titolo, particolarmente apprezzato dalla critica (me compreso) tanto da finire tra i finalisti del Premio Tenco. La presentazione è impreziosita da un live acustico per il quale, l’artista, sceglie la sua voce, una chitarra e due musicisti che saranno gli stessi del prossimo disco del musicista abruzzese già in fase di preparazione. L’esecuzione dei brani è alternata a un reading di estratti dei racconti a cura dell’attore Massimiliano Elia e alle domande dei giornalisti e moderatori Donato Zoppo e Luca Pompei. I pezzi già noti dell’album sono riproposti spesso con arrangiamenti che donano loro nuova vitalità e distolgono l’attenzione da un’esecuzione non sempre impeccabile. Del resto il protagonista oggi non è tanto la musica quanto le parole ed è proprio Massimiliano Elia a creare la giusta atmosfera per farci appassionare, emozionare e tutt’altro che annoiare nonostante la durata dell’esibizione che arriva a quasi due ore. Il momento più toccante si ha con la dedica al padre, oltretutto presente e in lacrime; è stato proprio lui a suggerire involontariamente il titolo dell’opera quando cercò ingenuamente di giustificare la sua impossibilità a camminare e muoversi come una volta. Non mancano momenti di critica velata da parte dei moderatori e di autocritica, come quando si fa notare l’accostamento impossibile tra architettura romanica e ambientazione a stelle e strisce o quando si fa cenno all’uso di nomi stranieri per “scenografie” italianissime, ma la grande umiltà e simpatia di Paolo Tocco riescono sempre a far scivolare talune incongruenze o eccessive licenze poetiche in un’aura di magia e umanità. Come lui stesso ammetterà, non ha la presunzione di credersi scrittore nel senso professionale e artistico del termine come non ne ha di essere un cantante. È soltanto un essere umano con diverse cose da dire e tanta voglia di dirle, senza mai svelarsi troppo ma cercando di colpire al cuore dalle più disparate prospettive. Il disco è riuscito nel suo intento, per il libro dobbiamo aspettare almeno il tempo di leggerlo.

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Chiusa la presentazione tocca spostarsi verso il mare. Due sono gli avvenimenti che si svolgeranno di lì a poco quasi in contemporanea: da una parte c’è la festa dei Giovani Democratici con l’inspiegabile fenomeno di massa Calcutta e, ad aprire, I Missili, giovane, allegra e interessante formazione Pop Rock abruzzese messasi in evidenza con l’album Vitamine del 2014 edito da V4V Records. A qualche centinaio di metri, nell’Arena del Mare, c’è Bregovic, con la sua Wedding & Funeral Band. Faccio la mia scelta e, nonostante avessi già visto in passato un suo spettacolo, ma mai quello di Calcutta, mi reco dall’artista serbo occupando posto nelle retrovie, con i piedi nella sabbia e il palco dritto davanti a me. La World Music di Goran Bregovic è quella che conosciamo, lo show non si discosta affatto da quello che ricordavo, i suoi pezzi più noti sono tutti palesati, i fiati, le percussioni, le voci regalano un momento comunque unico a tutti i presenti; ragazzi sdraiati sulla spiaggia, adulti che non riescono a stare fermi e tanti bimbi che ballano come pazzi, per la gioia del genio di Sarajevo (del resto il tour ha il titolo Chi non Diventa Pazzo non è Normale). La scelta della regione Abruzzo nell’ambito Open Day (progetto di promozione turistica voluto dalla presidenza della Giunta regionale “per far crescere la competitività dell’Abruzzo” con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Pescara e di Banca Intesa) di finanziare e dare voce a Bregovic si rivela indovinata non tanto o non solo per l’atmosfera di festa che è riuscito a creare ma anche per la sensibilità e l’acutezza con la quale tocca temi importanti come l’integrazione o la guerra. Durante la serata viene anche promossa la raccolta fondi avviata dalla regione a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma (se volete dare una mano, il conto corrente è 1034127231 intestato a “Regione Abruzzo – Pro Sisma 2016”, codice Iban IT-73-A-07601-03600-001034127231) secondo modalità probabilmente rivedibili, almeno per aumentare la partecipazione dei presenti; alla fine poco conta se l’ovvia conclusione del concerto si avrà con la sua nota versione di “Bella Ciao”, poco conta se la Festa dell’Unità dei Giovani Democratici è da tutt’altra parte, poco conta se non tutti gli astanti si sentono rappresentati dal famoso canto popolare partigiano. La sabbia salta via dai piedi nudi dei ragazzi, le braccia volano verso il cielo, la danza collettiva resuscita uno spirito di partecipazione e solidarietà che non si vedeva da qualche tempo e anche se non tutti sono mossi da sincero trasporto ma piuttosto dalla voglia di fare “casino” il risultato è di quelli che ci rimarranno nel cuore a lungo.

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Finito il concerto, mi fiondo verso Calcutta, sperando, per una volta, che gli orari non siano rispettati e riesca a vedere la conclusione del live. Arrivo e mi accorgo che le mie speranze possono andare e farsi fottere ma comunque posso scambiare quattro parole con i ragazzi che hanno organizzato e visto il concerto. C’è profonda delusione, mi dicono. Il concerto è durato pochissimo, è costato un sacco, avrà cantato quattro canzoni, oltretutto malissimo e si è rivelato anche tutt’altro che disponibile, rinunciando a incontrare i suoi fan con la scusa che non ama il contatto fisico. Del resto non è un obbligo, per chi suona, darsi in pasto alle folle ma il giudizio sulla sua esibizione mi lascia soddisfatto della scelta di essere altrove e, tutto sommato, sembra confermare tutto quello che temevo circa l’eccessivo, inutile, sconsiderato fragore intorno ad un ragazzo senza troppo talento che si è trovato al posto giusto al momento giusto. Il bilancio della serata resta positivo e, per ora, lasciamo da parte le critiche sulla contemporaneità di eventi di grande risonanza, non solo di Calcutta e Bregovic ma anche con la serata Aquilana, il Jazz Italiano per Amatrice. Per una volta, siamo contenti della vasta possibilità di scelta e dell’abbondanza. Presto torneremo ai piccoli e appassionati concerti nei minuscoli club di provincia e a “emigrare” verso le grandi città del nord per assistere a qualcosa d’importante che, nella mia regione, non si trova con troppa frequenza quando il sole si fa più mite e la brezza della sera si trasforma in un freddo pungente. Oggi mi godo il fresco ricordo di una caldissima giornata sulla riva del mare pescarese.

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Erica Mou live Sunset 1460m – Musica & Natura “un legame in alta quota” | Calascio (AQ), 05.08.2016

Written by Live Report

La riscoperta delle parole di uno che l’Abruzzo l’ha descritto egregiamente l’ho iniziata a Pescara il mese scorso, una sera in cui la colonna sonora d’eccezione erano i Blonde Redhead.

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Il 5 agosto Erica Mou live per il primo appuntamento di Musica e Natura “un legame in alta quota”

Written by Eventi

Musica e Natura “un legame in alta quota” è il nuovo format ideato dall’associazione culturale abruzzese Paesaggi Sonori, che unisce le grandi passioni per la musica e la montagna, l’arte e l’ambiente attraverso un ciclo di concerti in scenari ambientali di grande fascino, capaci di diventare anche preziosi spazi acustici dove la musica risuona verso l’alto e i colori della natura ne impreziosiscono le note.

La rassegna inizierà il 5 agosto prossimo con l’evento Erica Mou Trekking Live Sunset 1460 m. Ci si metterà in cammino insieme a delle guide ambientali escursionistiche, partendo da Santo Stefano di Sessanio per raggiungere Rocca Calascio, il teatro naturale che ospiterà la performance della cantautrice italiana Erica Mou. Arrivati a destinazione, ci si siederà sul prato per godere di un concerto intimo al tramonto, senza pedana nè palco, mentre il sole si nasconderà dietro le vette più alte dell’ Appennino. Al termine del concerto si riprenderà il sentiero che fa ritorno alla piazza di Santo Stefano di Sessanio per l’arrivederci al prossimo appuntamento in alta quota.

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PROGRAMMA E DETTAGLI

Ritrovo e Partenza: registrazione partecipanti alle 15:30 presso Piazza Medicea di Santo Stefano di Sessanio e partenza in trekking alle ore 16:30 alla volta di Rocca Calascio

ERICA MOU Live Sunset 1460m:
Tappa del tour estivo “DI NECESSITÀ VIRTÙ”.
Erica Mou con la speciale formazione in trio: tanta incantevole voce e meno chitarra del solito, insieme al violoncello e al piano rhodes.
L’inizio del concerto è previsto per le ore 18:30

Rientro in notturna: terminato il concerto, la luce del tramonto lascerà spazio alle stelle, e queste diventeranno nostre compagne di viaggio durante il rientro a Santo Stefano di Sessanio. Arrivo previsto per le ore 22:00 in Piazza Medicea

Dettagli per il trekking: sentiero tratturale che collega Santo Stefano di Sessanio con Rocca Calascio. Percorso brecciato di facile percorrenza, lungo 2.500m e percorribile in 1h10′ all’andata cosi come per il ritorno, con un dislivello di appena 200m

Abbigliamento e accessori: equipaggiamento da escursionismo di media montagna; si consigliano scarpe adatte ad un sentiero brecciato, abbigliamento a cipolla, e torcia frontale. Pasto e bevande a vostra cura

Quota di partecipazione 25 euro: la quota comprende servizio di assistenza tecnica e guida + concerto

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA per email: paesaggisonori.abruzzo@gmail.comInfo e Contatti: Massimo 328.2822781 Flavia 329.0344751

L’evento è organizzato dall’Ass. culturale Paesaggi Sonori in collaborazione con ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, con il supporto tecnico della Soc. coop. Il Bosso, di Fabrizio Giammarco fotografo, del filmaker Diego la Chioma e dei grafici Caterina Sebastiani e Marco Scuderi.
L’evento è patrocinato da MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Abruzzo, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Comune di Santo Stefano di Sessanio.

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Clowns From Other Space, il video di “How To Become A Fool”

Written by Novità

A pochi mesi dall’uscita di “Zeng”, i Clowns From Other Space tornano con un nuovo singolo intitolato “How To Become A Fool”.

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Marnero | Intervista ai pirati dell’Hardcore italiano

Written by Interviste