Nient’Altro Che Macerie escono per 4V4 Records portandosi dietro una notevole considerazione di pubblico e l’aspettativa diventa inesorabilmente alta, talmente alta da rendere il loro esordio discografico (un anno prima erano usciti con un Ep Circostanze) molto interessante. Al Vento, ecco come prende nome il disco dei Nient’Altro Che Macerie, un vento talmente tagliente e disordinato da portarsi dietro di se tutto quello che si incontra, non c’è assolutamente bisogno di tenerezza in questo disco, un disco acerbo e maleodorante, l’odore acre delle chitarre rabbiose che non cercano certamente complimenti, piuttosto si farebbero spaccare la testa.
Si parte con estrema rabbia curata, “In Silenzio”, quel frangente bello e in crescita dello Stoner italiano però in qualche modo reso in maniera splendidamente Post Rock, Post Indie, Post Tutto. Poi si continua sulla stessa linea dura, “Il Senso Della Fine”, come dicevo prima Al Vento non lascia traspirare assolutamente leziosità. E tu sei lo sbaglio in persona. Poi rivivo sonorità alla Mimì Clementi quando il disco porta alla mia conoscenza “Evitabili Prospettive”, pezzo molto introspettivo che comunque mantiene sempre l’aria spocchiosa di chi proprio non vuole sentirsi delizioso. La delizia forse dimentichiamo che non appartiene quasi mai alle nostre fottute vite di sofferenza sembrano voler portare alla ribalta i giovanissimi musicisti di Milano celati dietro il moniker distruttivo di Nient’Altro Che Macerie, e di macerie ne abbiamo viste tante in questi ultimi anni. Il disco riprende subito la propria identità nerboruta quando Al Vento propone “Reazione al Nulla (Emesi), una ritmica da mare in tempesta, una risolutezza sconcertante nella voce sempre tirata al massimo, non c’è possibilità di riprendere fiato. Affoghiamo. “Le Parole Tra i Denti” è ancora rivoluzione e voglia di andare contro, riff grezzi e belli come poche volte è difficile associare questi due aggettivi. Poi “Quello Che Vorrei Davvero” chiude decisamente in gloria l’esperienza discografica dei Nient’Altro Che Macerie, una disco talmente singolare nei generi da non scendere mai nella scontatezza delle scelte, soluzioni che vengono dallo stomaco e gridate senza troppe referenziali remore. I Nient’Altro Che Macerie sono una band giovanissima che mette subito in chiaro le proprie intenzioni, sono sbruffoni, sono smaniosi e ragionano d’istinto ma Al Vento è un bel disco che merita tutti gli elogi del caso. Bravi questi milanesi che portano alto il valore della musica italiana.