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“Al Settimo Cielo”, il nuovo video dei Luminal
“Al Settimo Cielo” è il terzo estratto da Acqua Azzurra, Totò Riina, quarto album dei Luminal pubblicato a marzo 2015. Due mesi dopo l’uscita del disco Brian Molko sceglierà la band come opening del concerto dei Placebo all’Arena di Verona. Il video è di Sterven Jønger, già regista per le più importanti band italiane come Zen Circus, Ministri, Amor Fou.
La Band della Settimana: Alia
Uscirà il 18 novembre Asteroidi, il primo disco sulla lunga distanza di Alessandro Curcio in arte Alia su etichetta Neverlab Dischi. Il disco è stato prodotto da Giuliano Dottori (ex Amor Fou) come il precedente Ep Ària (2013). Il primo singolo che anticipa il disco è “Cats”, un brano che è un elogio dell’intimità casalinga, del silenzio ma anche della difficoltà di comunicare e di relazionarsi cantato insieme all’ex Madreblu Raffaella Destefano, uno dei due ospiti di Asteroidi – l’altro è Cesare Malfatti (ex La Crus) che suona la chitarra acustica in “Goldie Hawn”.
“Cats” arriva dopo “Corteccia”, non un singolo vero e proprio ma un brano reso pubblico con un video in occasione del Pride 2014.
Entrambe le canzoni raccontano al meglio gli orizzonti sonori di Asteroidi, caratterizzato da tanti synth e batterie elettroniche, per un suono decisamente anni 80 diluito in piano-voce da brividi, Pop Wave a presa rapida, raffinate bossa nova e andature Synth Funk che fanno smuovere i muscoli e i sentimenti. Questi del resto sono i suoni con cui Alia è cresciuto: Matt Bianco, Erasure, Everything but the Girl, The Blue Nile, ma anche certo Pop nobile italiano come quello di Matia Bazar, Denovo e Concato. Questa è la nostra nuova scelta settimanale!
Distinto – In Genere
Daniela D’Angelo, voce e chitarra acustica e Dani Ferrazzi alla chitarra elettrica formano, dal 2011, i Distinto, giovane duo italiano che dopo tantissimi cambi di formazione ha raggiunto la sua stabilità nel numero due. In Genere invece è il titolo del loro primo album ufficiale, autoprodotto, registrato in presa diretta senza sovraincisioni anche grazie al lavoro di Paolo Perego (Amor Fou) e stampato nei primi mesi del 2013. Come loro stessi scrivono In Genere non è un’idea perfetta ma un’ idea imperfetta ed in continua evoluzione come i nostri pensieri. Quindi un continuo divenire, un continuo evolversi lontani dall’idea della perfezione esecutiva e sonora, ma sempre vicini al loro modo di sentire e provare emozioni.
L’album si apre con “Benda Rossa”, primo brano acustico con qualche distorsione elettronica che sottolinea la purificazione attraverso il dolore. “Il Mondo Non Aspetta”, invece, mette al centro il passare inesorabile del tempo, come l’idea di una donna ferma davanti allo specchio mentre il tempo ingoia e poi rigetta. In “Ci Sarà” si scorge, invece, un piccolo cambio di rotta (ci sarà una bella luce) minimamente ottimista ma sempre incentrata sulla verità, dove la musica è piacevolmente scorrevole. “Email@me“ sembra che ritorni nel cantuccio autobiografico (chi se ne frega dei miei vestiti ammucchiati, quando un corpo non sta bene come sta) con un andamento da ballata lenta, nel quale il connubio voce e chitarra è totale; cosi come in “Mi Hai”, brano sospeso tra amore e verità come se accarezzarti vorrebbe dire avvelenarmi e tutto ora dorme in un angolo come acqua fresca nel fango.
L’autobiografia continua anche in “Disfunzione Sentimentale” sesto brano in cui la forza butta in faccia tutte le parole e le visioni più scomode (inferno o paradiso sono interscambiabili, a volte mi vergono per gli altri) e in “Fiori Acidi” che, musicalmente, rimane fedele a tutta la linea dell’album, una linea Rock, forte nonostante il connubio voce e chitarre e costante nei testi fitti e pieni di storie e significati. “Lacrime Rosse” è l’ottavo brano e anche video ufficiale dei Distinto che attraverso le immagini, lo sfondo nero, le luci soffuse e le ombre aiuta ancora di più a raccontare l’atmosfera Noir di questo mondo che sembra sospeso e lo rimane anche negli ultimi due brani “Rivelazioni” e “Ci Sono Cose Che” ben incastonati nel percorso di tutto l’album. Infine questa atmosfera potrebbe rappresentare sia la forza di questo lavoro che il suo punto debole nel non diversificarsi in ritmi, generi e visioni un po’ diverse magari più ottimiste, ma questo dipende da molti fattori, dalla veridicità e dalla profondità di ogni artista, in fondo questa è musica.
Àlia –Ària Ep BOPS
Le atmosfere di lana, l’amore arrivato al punto di arrivo, le varie sfumature della poesia e i rimandi culturali a poeti ed eventi storici, costruiscono a forma d’arte l’ep Ària , del progetto musicale Àlia, dietro il quale c’è il bergamasco Alessandro Curcio (voce, cori, chitarra elettrica) e Giuliano Dottori (chitarra elettrica, basso, pianoforte, tastiere, rhodes, batteria, e anche produttore e chitarrista degli Amor Fou).
Un lavoro di cinque brani, che vagano tra pennellate di New Wave, Post Rock, Jazz, grazie alla tromba di Roberto Villani, e soprattutto di poesia cantata, quasi sussurrata, senza sovra-eccessi, ma solo quel che serve, quel che è indispensabile all’arte, che è il tutto e non il mezzo. Gli strumenti, poi, sono il collante, il cielo, la terra, l’aria di questo mondo musicale, quasi perfetto se non fosse per l’emozione che emana, che non fa parte del non plus ultra.
Una poesia musicale non facile da costruire e che dovrebbe essere sempre il desiderio di ogni compositore, ma purtroppo così non è, e quando questo connubio esiste nella sua bellezza non si può far altro che dedicargli un plauso e un attento ascolto.