Ångström Tag Archive

AltrocheSanremo Volume6 vincono i Funkin Donuts!

Written by Senza categoria

AltrocheSanremo Volume6  vincono i Funkin Donuts! Dopo un testa a testa con  Teresa Mascianà e i Donatori D’Organo! Una gara a due durata un mese decisa soltanto sul finale, quasi mille i votanti e tanta musica gratuita in ascolto. Nel frattempo che prepariamo il Volume7 continuate ad ascoltare i brani gratuitamente in ascolto sulla nostra home di questa edizione.

La classifica completa con relativi voti:

–           Funkin Donuts vincitori del nostro premio promozionale con 409 voti (quasi il 50% dell’intera posta!)

–         Teresa Mascianà e i Donatori D’Organo con 318 voti

–         Ångström  con 73 voti

–         Push Button Gently con 53 voti

–         Twomonkeys con 34 voti

–         Vote for Saki con 34 voti

–         Coconuts Killer Band con 30 voti

–         Mooth con 24 voti

–         Le Porte Non Aperte  con 23 voti

–         Les Enfants  con 17 voti

Un video frammento di studio dei vincitori.

Un video di Teresa Mascianà.

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AltrocheSanRemo Volume6, si torna a fare sul serio!

Written by Senza categoria

Come promesso, finite le feste torna il nostro minicontest AltrocheSanRemo Volume6. Per chi non lo sapesse, il regolamento è talmente semplice che chiamarlo regolamento è da megalomani. 10 brani di 10 band diverse in ascolto sulla nostra home per 1 mese, da oggi fino al 7 febbraio alle ore 22:00. Chi entra sul sito può votare i suoi brani preferiti (anche più di 1, senza limiti, contemporaneamente) tramite il sondaggio posto nella parte alta della homepage. Potete votare ogni volta che avviate una nuova connessione ma mai più di una volta al giorno. Ovviamente il tutto sarà monitorato e, senza eccessiva rigidità perchè ci fidiamo della correttezza di tutte le band partecipanti, saranno escluse quelle che si renderanno protagoniste di violazioni al regolamento palesi ed eclatanti.

Alla fine del mese, vince chi ha più voti. In premio 1 intervista e/o recensione + eventuale indicazione come band della settimana, eventuale video della settimana e banner pubblicitario per circa 1 mese.

In bocca al lupo. Ecco le band che potrete ascoltare e votare questo mese.

Ångström: Una ricerca nello spettro del visibile e dell’udibile che spazia dal semi acustico all’elettrico senza soluzione di continuità.
Coconuts Killer Band: band di Chieti che unisce Rock’n Roll, Punk, Garage e Blues. Una botta di adrenalina.
Funkin Donuts: il perfetto connubio tra glassa e Funk, tra zuccheri polisaccaridi e Rock, tra obesità e sordità.
Le Porte Non Aperte: una bomba Prog’n Roll in sei elementi.
Les Enfants: quartetto Pop/Rock milanese giovane ma non proprio inesperto.
Mooth: da Pavia un quartetto Noise Rock, che mescola Hardcore e Sludge, con influenze più cupe e pesanti sulla falsa riga del nuovo Math, con testi in inglese riflessivi ed autocritici.
Push Button Gently: nato come un progetto basato su improvvisazione, composizione e registrazione col tempo diventa una band capace di guardare anche al lato melodico della musica.
Teresa Mascianà e i Donatori D’Organo: l’unica vera e propria cantautrice del gruppo.
Twomonkeys: elettronica in bilico tra danze psichelediche e sperimentazione rumoristica.
Vote for Saki: gruppo rock marchigiano attivo dal 2005, caratterizzato da forti radici blues.

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Ångström – Ångström

Written by Recensioni

La forma canzone è probabilmente una delle più meravigliose e poliedriche modalità espressive che il genere umano sia riuscito a produrre. Siamo abituati quotidianamente ad approcciarci a questa forma spesso ben definita e strutturata in parti riconoscibili. Facile districarsi tra strofa, ritornello,strofa, poi ti passa sotto le orecchie l’EP di una band particolare fin dal nome e sei costretto a uscire e rinnegare l’amato schema. Gli Ångström con il loro EP omonimo letteralmente si tirano fuori da qualsiasi logica mainstrean, per realizzare quattro tracce che spazzano via regole e sistemi facendosi portavoce di un approccio creativo e di scrittura privo di sistematicità, che si lascia trascinare da suggestioni, immagini, emozioni, storie reali e irreali, e molto altro.

La prima traccia “Godard” ci proietta in un tempo indefinito, in uno spazio stellare di una galassia lontana, un tempo immobile, freddo, nella quala risuona una voce robotica e artificiale che si sovrappone a  un delicato sussurro che proviene dal lontano 1967 e precisamente dal lungometraggio “2 ou 3 choses que je sais d’elle” di Jean-Luc Godard, uno degli esponenti più importanti della Nouvelle Vague.“The Third World Is You” scalda l’atmosfera gelida e la solitudine di “Godard”, per sei minuti circa, con chiarre dagli infiti delay e ritmi più affini al calore e ai suoni del mediterraneo.Il terzo brano “Scalar” schiaccia il piede sull’acceleratore riportandoci a terra in una nottemetropolitana,tra melodica e movimento, dal sapore retròfatta di inseguimenti e rincorse per colcudersi, forse, con un alba, un caffè. E una sigaretta arrotolata.

“You And I For Hundred Miles” è l’ultima ed unica traccia con un cantato più presente, che più si avvicina ad una canzone tradizionale o che fa pensare di esserlo. Proprio nel momento in cui ci si apetta un ritornello, infatti, si viene travolti non dalle parole,ma dalle note di un saxsofono. Romantica, appassionata, cullata dalle chitarre acustiche, questo brano ci lascia un’intensa storia d’amore che dura il tempo di 100 miglia. Per gli Ångström, che prendono il nome da un fisico svedese, tra i padri della spettoscropia, gli anni a cavallo tra i 60 e i 70, e il fermento che li hanno rappresentati, sono senza dubbiio una grande fonte di ispirazione. In linea con lo stile in cui si muovono propongono un’esperienza musicale composta perlopiù da brani strumentali con sporadici momenti di cantato. La scelta è coraggiosa in quanto diventa meno accessibile ad un pubblico più vasto, ma apprezzabile per l’approccio personale e moderno. Un buon risutato, interessante e suggestivo, e decisamentefuori dal coro.

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Il video della settimana: Ångström – Five Little Bears

Written by Senza categoria

Per essere un videoclip (brano “Five Little Bears”)  totalmente autoprodotto non possiamo che fare i nostri complimenti alla formazione milanese degli Ångström, i cui membri si sono occupati anche del soggetto e della regia. In un’atmosfera da Romanzo Criminale, la clip riesce perfettamente a rendere la stessa idea evocata dal funky polizziottesco della band che ha preso in prestito il nome da un fisico svedese tanto per esprimere il dualismo espressivo che si evidenzia nelle sonorità calde e retrò alternate a fredde vibrazioni nordiche, come loro stesso le definiscono. La nostra scelta non ricade dunque sul valore assoluto de video quanto su quello che lo stesso video rappresenta ben oltre le semplici immagini.

Potete guardare la clip direttamente nell’apposita sezione della nostra homepage.

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