Cadori è Giacomo Giunchedi, di Avezzano, ma bolognese d’adozione. Un cantautore anni Zero, di quelli buoni, di quelli che fanno canzoni semplici che si infilano tra le costole e il cuore. Chitarra, voce persa in vapori lo-fi, elettronica e poco altro. Ma tutto molto curato. Cadori è una parola che Giacomo ha in testa da un po’ di tempo. Nel momento in cui bisognava decidere come firmare il materiale composto nel corso del 2013 è stato scelto spontaneamente come nome del progetto musicale. A Giacomo suscita il ricordo di qualcosa di lontano, legato all’infanzia, alle corse nel cortile della scuola tra la polvere e gli alberi. Ricordi, sogni, nostalgie: come quelle delle canzoni di questo omonimo album d’esordio, nel quale le atmosfere sono oniriche, legate a visioni a metà tra la realtà e il sogno, al tentativo di raggiungere qualcosa di non tangibile eppure di presente e visibile. “Le Cose” è il suo video ufficiale estratto dall’omonimo disco.