“Aveva Vent’anni” è la storia di un omicidio passionale ben ragionato, è un video ironico a cavallo tra satira e ironia, una ballata leggera di musica italiana che coinvolge con un ritornello che si incide a fuoco nella memoria. A distanza di 5 anni dal suo debutto ottimamente accolto dalla critica con il disco Anime Sotto il Cappello e dopo oltre 10 anni di intensa attività discografica come produttore e promoter, torna in scena in prima persona il cantautore abruzzese Paolo Tocco con un nuovo disco in uscita a Gennaio 2015 dal titolo Il Mio Modo di Ballare. Con Il Mio Modo di Ballare non scende in campo solo l’anima di un cantautore, ma l’intera squadra della Protosound Polyproject guidata dalla produzione artistica e tecnica di Domenico Pulsinelli, che coglie l’occasione per confezionare un disco che sia espressione massima di tutta la crescita avuta in questi anni. Un lavoro che promette di emozionare ma anche di mostrare il frutto di un prezioso artigianato sonoro che oggi, con la crisi ormai imperante in ogni ambito sociale e culturale, raramente si ha modo di sviluppare. Paolo Tocco e Giulio Berghella a capo della Protosound Polyproject che dal 2005 ha sviluppato e dato vita a numerosi progetti di comunicazione e di produzione discografica raccogliendo in qualche modo il passaggio di quasi tutta la scena italiana degli ultimi anni. In stretta collaborazione con L’Altoparlante di Fabio Gallo portano a casa anche traguardi come il Premio TENCO 2012 con Zibba come miglior disco dell’anno a pari merito con gli Afterhours, il Premio MEI 2013 e un Premio Della Critica e Della Sala Stampa/Tv al Festival di Sanremo 2014.
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Il Video della Settimana: Paolo Tocco – “Aveva Vent’anni”
Paolo Tocco, ad ottobre il nuovo singolo
Si intitolerà “Aveva Vent’anni” e sarà il primo singolo del nuovo disco del cantautore abruzzese Paolo Tocco. “Aveva Vent’anni” è la storia di un omicidio passionale ben ragionato, è un video ironico a cavallo tra satira e libertà, una ballata leggera di musica italiana che coinvolge con un ritornello che si incide a fuoco nella memoria. A distanza di 5 anni dal suo debutto ottimamente accolto dalla critica con il disco Anime Sotto il Cappello e dopo oltre 10 anni di intensa attività discografica come produttore e promoter, torna in scena in prima persona il cantautore abruzzese Paolo Tocco con un nuovo disco in uscita a Gennaio 2015 dal titolo Il Mio Modo di Ballare. Ad anticipare le danze un singolo decisamente accattivante a cui si accompagnerà un divertentissimo videoclip in rotazione radiofonica e sui canali web a partire da Venerdì 3 ottobre. Paolo Tocco e Giulio Berghella ormai nomi di riferimento per la scena discografica abruzzese e non solo, a capo della Protosound Polyproject, dal 2005 hanno sviluppato e dato vita a numerosi progetti che hanno spesso trovato riscontri importanti in ambito nazionale. Degni di nota il Premio TENCO 2012 con Zibba come miglior disco dell’anno a pari merito con gli Afterhours, il Premio MEI 2013 come azienda di maggior spicco in Italia per la diffusione radiofonica ed infine, sempre con il cantautore ligure, un Premio Della Critica e Della Sala Stampa/Tv al Festival di Sanremo 2014. Ma anche tanto Abruzzo, curando le produzioni di Michele Di Toro, Piero Delle Monache, Simone Agostini, Domenico Imperato, Maurizio Di Fulvio, The Gift e tantissimi altri…e ancora la cantautrice brasiliana Tati Valle, il rockabilly dei The Rock’n’Roll Kamikazes e degli storici Rekkiabilly, i baresi U’Papun con la preziosa featuring di Caparezza, il crossover dei Rocky Horror e in ultimo i progetti emergenti di Dola J. Chaplin e degli eclettici UMMO. tanto per citarne alcuni. Con Il Mio Modo di Ballare non scende in campo solo l’anima di un cantautore, ma l’intera squadra della Protosound guidata dalla produzione artistica e tecnica di Domenico Pulsinelli, che coglie l’occasione per confezionare un disco che sia espressione massima di tutta la crescita avuta in questi anni. Un lavoro che promette di emozionare ma anche di mostrare il frutto di un prezioso artigianato sonoro che oggi, con la crisi ormai imperante in ogni ambito sociale e culturale, raramente si ha modo di sviluppare.