Bene, ci sono voluti tredici lunghissimi e stressantissimi anni prima di arrivare all’ottavo album per gli Epsilon Indi, ci arrivano con la giusta maturità registrando per l’etichetta BitBazar “Wherein we are Water”. Poche sorprese da una delle ex migliori band del panorama alternativo italiano, tutti aspettavano un disco di buon livello e così è stato, un opera da seguire con attenzione per non perdere i vari cambi direzionali delle sonorità. Tutto improvvisamente diventa cupo quando il disco inizia con “Dawn”, il pezzo nettamente più importante, dalla finestra entra timido qualche raggio di sole che non trova giustizia. Le mie percezioni portano a conclusioni chiaro/scuro, l’invernata alle porte accende l’irrefrenabile voglia di consumare il disco nel lettore, forse non sarà dark wave ma poco ci manca. L’acqua è elemento fondamentale per la riuscita dei pezzi, l’acqua è libertà di azione in quanto (parole loro) prende la forma del contenitore lasciando intatta la propria fisionomia. Gli Epsilon Indi cercano di spaziare il più possibile in “Wherein we are Water” cercando di non catalogarsi per non spegnere la voglia di sperimentazione continua pur mantenendo i loro caratteri iniziali, sempre la stessa tela dove si buttano colori scuri in continuazione.
Poi ballate romantiche come “We are Water” brano che dà il titolo all’album e pezzi strumentali come “Ocean Lullaby” rendono variegato l’intero complesso artistico. La novità è che questa volta si decide di cantare in inglese per armonizzare meglio la voce con la musica, di questo si potrebbe discutere ma le scelte personali sono personali e il risultato di certo non porta loro nell’errore, la scelta sembra essere molto valida, il suono di questo disco richiede anche questo. Accostati nelle sonorità ad artisti/band come Cure, Brian Eno e Divine Comedy gli Epsilon Indi sanno di avere grande forza sulle loro spalle ma soprattutto hanno la consapevolezza di essere tornati più vivi che mai e di avere registrato un grande disco. Perché “Wherein we are Water” è senza ombra di dubbio un grande disco da procurarsi il prima possibile, bentornati Epsilon Indi la musica italiana ha un grande bisogno di voi.