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Peter Truffa – Art School
Breve EP solista per il tastierista newyorkese già nei BlueBeaters e membro del New York Ska-Jazz Ensemble, sei tracce per poco più di 25 minuti di musica. Il viaggio di Peter Truffa è breve ma gustoso: sarà il periodo estivo, perfetto per questo blend di Rocksteady e Rock’n’Roll, Ska sui generis e Reggae “bianco”, ma Art School è piacevole e fresco, preciso di una precisione filologica, una ricerca che va a toccare un po’ tutta l’evoluzione della musica giamaicana “durante il suo lungo pellegrinaggio fra le diverse culture musicali occidentali”. Si inizia con il ritmo uptempo della title track, un classicone retrò che ricorda molto i Madness, per poi chiudere con un inchino al Pop più radiofonico ma vintage di “So Natural”, tra archi e piano, passando dal Reggae spirituale di “The River” e dallo Ska classico di “Somebody Has Stolen My Girl”. Uno sfizio per gli appassionati del genere, che troveranno in Peter Truffa il gusto e la competenza di un vero conoscitore dei ritmi in levare, con un’aderenza (anche tecnica) sorprendente al materiale ispiratore. In ogni caso, un interessante, piccolo album estivo: leggero, fresco, groovy.
“Everybody Knows This is Nowhere”, nuovo video per i Bluebeaters
Reduci dalla collaborazione con i Boom Da Bash, i Bluebeaters tornano con un nuovo singolo: si tratta di “Everybody Knows This is Nowhere”, cover di un famosissimo pezzo di Neil Young e title track del loro ultimo disco, uscito ad Aprile su Record Kicks in tutta Europa ed in Giappone.
Il risultato dell’accostamento tra il suono Bluebeaters ed un mostro sacro della musica è un pezzo Rocksteady di grande impatto, perfetto per questo inizio estate.
“Tutti quanti sanno che quello che viviamo oggi è un non-luogo, un periodo di transizione che ci rappresenta.” dice la band parlando del brano“La consapevolezza dell’incertezza è il momento in cui uno decide di rimettersi in moto nella vita.” Il singolo che esce a 16 anni da the Album (09 Giugno 1999) è accompagnato da un video realizzato da Alex Caroppi durante il concerto di Aprile nel luogo da dove tutto è partito, l’Hiroshima Mon Amour di Torino, e trasmette tutta la carica live della band. Everybody Knows segna il ritorno dei Bluebeaters al loro suono originale, ed è stato accolto in modo entusiasta da stampa, addetti ai lavori e pubblico.
“Il Sole Ancora”, il nuovo singolo dei BOOMDABASH (feat Bluebeaters)
Il primo singolo estratto è il pezzo con il featuring (uno dei pochi del disco) dei Bluebeaters e si intitola “Il Sole Ancora”: su uno splendido tappeto sonoro rocksteady esce un pezzo intriso di speranza e vitalità: “Il Sole Ancora è una canzone fortemente rocksteady ma capace di mischiare sonorità fresche e moderne che ci proiettano direttamente su di un’ isola caraibica con un cocktail in mano, ricordandoci che, nonostante le avversità della vita, un giorno tornerà, di nuovo, ancora, il sole. Insomma, ci sembrava proprio la giusta uscita per anticipare il nuovo album e l’estate 2015 ormai alle porte. Non vediamo l’ora di cantarla a squarciagola con tutti i nostri fans”
Everybody Knows, il nuovo album dei Bluebeaters
Uscito in contemporanea in tutta Europa, in Giappone ed in Nord America, Everybody Knows, il nuovo album dei Bluebeaters, il primo per Record Kicks, etichetta italiana cult per gli appassionati di sonorità black. Anticipato dal singolo “Roll With it” , in rotazione su alcuni network nazionali, questo album è un ritorno alle origini: il recupero degli stimoli iniziali che avevano fatto nascere la band ha portato ad un ritorno ad un suono più vintage e alla formazione originale a cui, dopo la separazione da Giuliano Palma, si è aggiunta l’ormai imprescindibile presenza di Pat Cosmo alla voce. Registrato a Torino all’Andromeda Studio di Max Casacci, dopo vent’anni di carriera i Bluebeaters, pur restando sempre molto attenti all’originalità della proposta, pubblicano un disco ricco e pieno di sorprese. L’artwork dell’album è stato realizzato dal grafico e fashion designer milanese Giorgio Di Salvo.
Serazzi & La Cucina – Á la Carte
Personaggio poliedrico e camaleontico, Paolo Serazzi è un eclettico entertainer conosciuto per aver composto con i Bluebeaters la colonna sonora del film Ravanello Pallido con Luciana Littizzetto. Ma non solo. Collaboratore RAI da diversi anni, ha prodotto sigle per programmi per ragazzi e spettacoli teatrali. Nell’epoca dove in televisione è impossibile non incappare, facendo zapping, in uno show che non abbia come protagonisti fornelli e scodelle e dove i giovani chef nostrani come Simone Rugiati e Alessandro Borghese ostentano la loro passione per la musica. Serazzi si toglie giacca e cravatta per indossare il grembiule e ribattezzare l’orchestra che lo affiancherà con il nome La Cucina. Da subito si capisce che i toni saranno divertenti e divertiti, il primo singolo “Come Una Rumba” ha un effetto sveglia che coinvolge e fa muovere le gambe a tempo, che lo vogliamo oppure no. Fan conclamato di Paolo Conte, le influenze che ha su di lui il cantante piemontese (come lo stesso Serazzi tra l’altro) si fanno vivide in brani come “Con Un Salto” o “Laundrette Soap” (anche se qui si sfiora il plagio con il sound di Fred Buscaglione). Sono molteplici i generi toccati, anche se vige un’allegria di fondo sempre molto presente, con poca voglia di prendersi sul serio. In tutto questo divertissement trova lo spazio anche una ballad, “Mundo Mejor”, cantata metà in italiano e metà in spagnolo, impreziosita dai guizzi di una sezione fiati ispiratissima, come per tutto l’arco del disco, del resto.
Gli ingredienti usati per condire Á la Carte sono tutti prelibati, ma col dosaggio sbagliato potrebbero risultare indigesti. Mescolare (ed ascoltare) con cautela.