Calibro 35 Tag Archive

Nascere, viaggiare, dubitare – Intervista a Federico Dragogna

Written by Interviste

Quattro chiacchiere con l’artista fresco dell’uscita dell’esordio in solitaria.
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Spring Attitude Festival: tutto ciò che c’è da sapere

Written by Eventi

L’undicesima edizione della kermesse romana si terrà il 16 e il 17 settembre negli studi di Cinecittà.
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Calibro 35 – Momentum

Written by Recensioni

Loro ci sono e ci sono sempre stati. La certezza di cui avevamo bisogno in questo inizio di decennio.
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Dalla Campania a Montreal – Intervista al produttore Roberto Forlano

Written by Interviste

In occasione dell’uscita della compilation dedicata all’album capolavoro del 1999 The Fragile dei Nine Inch Nails, da lui prodotta, abbiamo incontrato il produttore, promoter e dj campano per parlare di scena emergente, estera, mercato discografico, litigate con Colapesce e tanto altro.
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Calibro 35 + Germanò @ Pin Up, Mosciano S.Angelo (TE) | 02.02.2018

Written by Live Report

I Calibro 35 festeggiano i primi dieci anni di attività artistica con la pubblicazione del sesto album di inediti, chiamato per l’occasione Decade, e il conseguente tour che venerdì 2 febbraio ha fatto tappa al Pin Up di Mosciano Sant’Angelo, che ha già ospitato la band milanese nel 2013 nella tournée di presentazione di Traditori di tutti.

(foto di Antonello Campanelli)

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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #13.01.2017

Written by Playlist

Calibro 35: il video del nuovo singolo “S.P.A.C.E.”

Written by Senza categoria

I Calibro 35 pubblicano un nuovo singolo che esce in digitale e nello smagliante 45 giri in vinile trasparente arancione (come sempre curato da Record Kicks): si tratta di “S.P.A.C.E.”, seconda traccia dell’ultimo album di Calibro 35 uscito a novembre 2015. Firmato da Massimo Martellotta, il brano ci catapulta al centro di un serrato inseguimento tra i pianeti del sistema solare, ricco dell’inconfondibile groove creato a colpi di synth e flauto, tromba e trombone.

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UltraviXen, svelata la copertina e il teaser del disco

Written by Senza categoria

Il power trio catanese ha esordito discograficamente nel 2009 con Avorio Erotic Movie, definito dalla critica una delle migliori uscite dell’anno. Nel 2014 vede la luce Il Riskio, il cui tour ha portato la band siciliana a esibirsi in 50 concerti in 8 mesi, condividendo il palco con band come Verdena, Subsonica, Marlene Kuntz, Calibro 35, Bud Spencer Blues Explosion.
I 9 brani del disco sono stati reinterpretati da altrettanti influenti musicisti e producer.

Ecco la tracklist e gli interpreti:
1. TESTA DI MORTE – Bologna Violenta
2. ACROBATICI EQUILIBRI – John Lui
3. AGUZZINA – Nutype feat Geo Johnson
4. LE COSE Più BELLE – Matilde Davoli
5. VELLUTO NERO (DESTRUCTURED PUSSY) – Xabier Iriondo
6. FINO ALL’ULTIMO RESPIRO – Andy Trema
7. LOVE IS NO PAIN – Gianluca Bartolo
8. SPARAMI SULLA SPIAGGIA (OFF MUZIEK) – Giulio Ragno Favero
9. TERRA ELETTRIFICATA – Pola

ultra

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Il Video della Settimana: Vintage Violence – Metereopatia

Written by Senza categoria

Artisticamente sbocciati nell’ormai remoto 2001, i lecchesi Vintage Violence hanno da poco pubblicato il loro nuovo album, Senza Paura delle Rovine composto di tredici tracce inedite e con la partecipazione di Enrico Gabrielli (Afterhours, Calibro 35), Karim Qqru (Zen Circus, La Notte dei Lunghi Coltelli) e con testi interamente in italiano. “Metereopatia” (Videoclip a 360° realizzato con 6 GoPro©) è l’ultimo videoclip estratto e vede la regia del duo Marco Mazzoni, Riccardo Rossi. Potete guardarlo di seguito ed in homepage per tutta la settimana.

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Ad ottobre nuovo singolo e tour per Calibro 35.

Written by Senza categoria

Ad un anno dall’uscita dell’ultimo album di Calibro 35, Traditori di Tutti, la band si appresta a pubblicare un nuovo singolo, che uscirà in vinile 45 giri limited edition e in digital download per Record Kicks il prossimo 6 ottobre, e a ripartire in tour con date in Italia e nel resto d’Europa. Il pezzo prescelto per il nuovo 7″ è “The Butcher’s Bride”. Il brano, firmato da Calibro e presente sull’ultimo album della band, potrebbe essere uscito da Vedo Nudo, film di Dino Risi del 1969 con Nino Manfredi e Sylva Coscina, ma anche questa volta l’atmosfera anni’60 viene attualizzata dal suono dei nostri. Il b-side del vinile conterrà un tema mai suonato da Calibro: il super classico del groove made in UK “Get Carter” di Roy Budd, tratto dal film del 1971 con protagonista Michael Caine.

OTTOBRE
03 ottobre: Losanna (Svizzera) @ Holy Groove Festival
12 ottobre: Carbonia (CI) @ Mediterraneo Film Festival
16 ottobre: Lubiana (Slovenia) @ Gala Hala / Metelkova
22 ottobre: Lussemburgo (Lussembrugo) @ Kultfabrik
23 ottobre: Berlino (Germania) @ Privat Klub
25 ottobre: Basilea (Svizzera) @ Kaschemme
30 ottobre: Parigi (Francia) @ Alimentation Generale
31 ottobre: Londra (Gran Bretagna) @ 229 Club

NOVEMBRE
02 novembre: Anversa (Belgio) @ Trix
06 novembre: Roma @ venue tba
07 novembre: Taneto di Gattatico (RE) @ Fuori Orario
08 novembre: Firenze @ Flog
20 novembre: Vigonovo (PD) @ Studio2
21 novembre: Pozzuoli (NA) @DeJaVu
22 novembre: Bologna @ TPO
27 novembre: Torino @ Hiroshima
28 novembre: Siena @ Indagine sul cinema del brivido – Teatro Rinnovati
29 novembre: Ravenna @ Bronson
30 novembre: Milano @ Alcatraz
Info live e aggiornamenti date: Antenna Music Factory

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Radio1 cambia musica con Calibro 35 (in free download per una settimana)

Written by Senza categoria

Dall’arpa al Funk Rock, Radio1 cambia musica e da giovedì 10 luglio rivoluziona tutto il sound della rete: sigle di Gr1, Meteo, Onda verde, stacchi, jingle sono stati realizzati in esclusiva dai Calibro 35, una delle più virtuose band italiane. “Il classico suono dell’arpa – anticipa il direttore Flavio Mucciante – lascia il posto alla perfetta fusione di Jazz, Rock e Funk con un gusto del vintage Rai, rivisitato in chiave contemporanea”. Prosegue il percorso di Calibro 35, intenti a fare musica a 360 gradi: coi propri album e concerti, con colonne sonore originali per il cinema, musiche di sonorizzazione e realizzazione di jingle e sigle. Un approccio organico, che appartiene ad una specifica tradizione musicale italiana, di cui Calibro sono diventati naturali eredi. “E un onore che Radio Rai abbia scelto noi per rinnovare questo aspetto della propria identità, scegliendo una band come la nostra che da qualche tempo porta avanti la grande scuola della musica per sonorizzazione all’italiana” hanno dichiarato Calibro 35 “a questo si aggiunge la soddisfazione che, pur essendo una band strumentale e quindi poco radiofonica nel senso stretto del termine, ci ritroveremo ad essere tra le più trasmesse dall’ammiraglia di Radio Rai”.

ASCOLTA e SCARICA (in free download per una settimana) “Musiche per sonorizzazioni e programmi di Radio1” dal Bandcamp di Calibro 35

Le date del tour:
10 luglio: Nomi (TN) @ Nomi on the Rock
11 luglio: Genova @ Villa Bombrini
12 luglio: Jaen (Spagna) @ Imaginafunk Festival
18 luglio: Massarella (FI) @ Reality Bites
22 luglio: Roma @ Villa Ada
23 luglio: Padova @ Radar Festival
25 luglio: San Benedetto del Tronto (AP)25 @ Maremoto Festival
26 luglio: Treviso @ Suoni di Marca
27 luglio: Varese @ Giardini Estensi
02 agosto: Locorotondo (BA) – “Indagine sul cinema del brivido” @ LocusFestival
03 agosto: Messina @ Mirtorock

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Il concerto dello Zero Maggio: “Premio Maggio” (BA) 30/04/2014

Written by Live Report

No! Stavolta al Primo Maggio (di Roma) non ci vado! Questa non è la line up che mi aspettavo e, con tutto il rispetto per i nomi proposti, proprio non mi va di star tutto il giorno fuori casa. Inventerò una birra con amici e le ore passeranno comunque. Piuttosto, vediamo un po’ Google cosa propone per questo ponte. Due telefonate, pieno in auto e la birra serena da San Lorenzo (Roma) trasloca a pochi chilometri più a est: direzione Puglia! “Va’, partiamo il giorno prima e facciamo tappa a Bari, che almeno domattina siamo belli che riposati” m’han detto. L’evento pugliese quest’anno dura quarantotto ore, spaziando da Bari a Taranto. Ed è la sera del giorno 30 aprile quando si tagliano i nastri e la festa ha inizio. Titolo: Premio Maggio. Location: Arena della Pace (Bari). Line up: ho il piacere di presentarvela a seguire. L’arena è meravigliosa! Centinaia di teste sono sintonizzate con i suoni proposti dall’evento CGIL pre-maggio. Ma noialtri siamo stati colti di sorpresa e siamo inevitabilmente arrivati in ritardo, perdendo l’esibizione di The Piers e dei Fabryka. Tuttavia, la notte è ancora giovane e non disperiamo, perché sul palco c’è la Paola Maugeri, che, con una semplice parola, cattura la nostra attenzione: Zeus!. Il nome non mi è nuovo, ma non credo di aver mai avuto modo di approfondire l’argomento. Mettiamoci a sedere, sentiamo cos’hanno da raccontare questi due ragazzotti metallari, cattivi e con la barba. Poi l’adrenalina. Da Imola con furore, a colpi di un sound che sa di metallo, i nostri Zeus! si fanno spazio e conquistano la platea. Un migliaio di menti ipnotizzate dalla loro opera cercano la concentrazione a ritmo di headbanging. Io non me la godo, preso come sono a raccattare informazioni sull’internet. Poi chiedo ai sostenitori della band. Poi ascolto le interviste (pessime) da backstage. Pensa te che roba: Luca Cavina (basso dei Calibro 35) e Paolo Mongardi (attualmente impegnato con Il Genio)! Evviva le menti pensanti. Meritevoli della promozione, si aggiudicano un posto nella mia agenda: appena rientro approfondisco.

Tutto scorre piuttosto velocemente, gli Zeus! raccattano gli strumenti e fanno spazio ad una delle due band che mi avevano reso irremovibile dall’idea di partecipare alla serata: direttamente da Correggio, i Gazebo Penguins. I giovani amanti della musica Post Hardcore intavolano come antipasto la prima traccia del loro secondo disco (Legna) “Il Tram delle 6”. Riescono facilmente a catturare l’attenzione del pubblico, sfruttando un’esibizione degna di nota (che, se consideriamo la complessità del genere, non è affatto poco). Io mi armo di carta e penna ed osservo dall’alto il pogo che intanto sta prendendo piede al cospetto del palco. Il capitolo Gazebo Penguins scorre incredibilmente rapido (al punto che mi vien da pensare che stiano tagliando i tratti strumentali; e questo mi dona una gran bella vena nera), attraversando nel dettaglio il terzo disco con “Difetto”, “Mio Nonno”, “È Finito il Caffè” e via di seguito sino a giungere ad una chiusura memorabile: “Senza di Te”. Senza soffermarmi troppo sul dettaglio, mi accorgo di esser soddisfatto dell’esibizione nel suo complesso: la scaletta è stata interessante e i tre ragazzi correggesi hanno dimostrato di saper suonare. Punto a favore, palla al centro: tocca agli Zibba & Almalibre. Stimoli naturali, facciamo presto che me li perdo! Coda chilometrica per avere accesso all’unico servizio dell’arena. Voglio un cazzo di Sebach! Complimenti per l’organizzazione. Zibba rimbombava un po’ fra le pareti del bagno (non me ne voglia!). Natura 1 – Uomo 0. Inveisco. Cari organizzatori, la bandierina vi salva! Non ho tempo per scazzare, tocca ai Marlene Kuntz. Il buon vecchio Godano non si smentisce mai. Presuntuoso, sale sul palco e saluta la folla con gesti plateali ed inchini datati: lui è il Duce. Mi aspetto un discorso al popolo, ma la chitarra di Riccardo Tesio mi salva, mi distrae e mi ricorda che sul palco c’è un pezzo di storia di gran lunga lontano da quello sovvenutomi alla mente. Erano i tempi che seguivo i tour dei giovani Marlene, ecco cosa provavo! Mi tocca riprendere il passo però, loro vanno avanti ed io sono lento e faccio fatica a stargli dietro. Tocca spolverare i vecchi dischi ed acquistare quelli nuovi. Quassù ci sono musicisti con l’iniziale maiuscola che suonano tracce che non riesco a cantare. Mi sento piccolo così. Poi la rivisitazione di “Uno” in chiave molto più Marlene (e meno cantilenata) e la chiusura con “Ape Regina” perfettamente interpretata mi donano speranza: non sono io ad essere arrugginito, è la scaletta ad essere più moderna di me. Attraverso “Io e Me” (2010) arriva la conferma che (a giusta causa) le proposte sono per lo più recenti. Ma non sarà di certo questo a farmi voltare le spalle, anzi. Sai che c’è di nuovo? Bravi Marlene! Dimostrate puntualmente talento, riuscendo a farmi apprezzare pezzi che da disco mi suonavano come addii alla vostra arte. Anche voi avete segnato un punto e tornate a casa con l’ennesima vittoria. Migliore in campo Cristiano Godano, che, a gran sorpresa, si avvicina ad un palmo dal pubblico e lascia che decine di mani accarezzino il Duce che sta li sorridente e non scazza.

L’arena si svuota. Il bello è passato.  Dubioza Kolektiv, perdonateli perché non sanno quello che fanno. Sette (dico sette) ragazzotti bosniaci indossano l’uniforme gialla e nera e salgono sul palco. Scatenati come potevano essere solo i Sex Pistols, riescono a riportare il delirio in tavola nel giro di un quarto di track. Lo servono attraverso un mix di generi che fomentano una folla sull’orlo della follia. Punk, Ska, Elettronica, fanno di tutto questi biondi raver. Sono lontani chilometri e chilometri da casa, ma l’imbarazzo e l’emozione non gli calza neppure per sbaglio. In un lampo l’arena ha dimenticato i Gazebo, la CGIL, i Marlene, la morale e persino i superaffolatissimi bagni che fanno rimbombare il saggio Zibba. Mi ficco nel mucchio, pogo, salto, ballo, sudo, vado a fumare. Un accento bosniaco chiude la serata, intonando (o stonando) una “Bella Ciao” che forse forse era meglio risparmiarsi. Vabè, siamo in casa CGIL. Ringrazio il sindacato, ringrazio Bari, ringrazio la musica, spunto sui mancati servizi e, in definitiva soddisfatto, mi allontano dall’arena. Recuperiamo la donna, che domani si va a Taranto!

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