Cosa c’è di più incantevole di un adulto che rimane bambino? Si nutre di fiori, di accordi soffici, di coloratissimi orizzonti, di storie da raccontare e di melodie appena sussurrate, con la voce di chi non vuole disturbare troppo. Per rendere ancora più surreale la situazione, il contorno è condito da abiti e stile da hippie. No non siamo a Woodstock nel ‘69 ma a Genova nel 2013.
Cerco la Bellezza è il primo disco di Neve su di Lei, progetto naturale quanto ambizioso di Marcella Garuzzo, ragazza che nasconde dietro la semplicità delle dodici tracce arrangiamenti e intrecci musicali visivi e tattili (grazie anche alla preziosissima collaborazione e produzione di Ruben). E il suo Cantautorato prende spunto dalla purezza degli antichi cantastorie e viene plasmato grazie alla genuina ingenuità della fanciulla.
Le farfalle iniziano a diffondersi già ne “La Mattina Nel Quartiere Dei Fiori”, tutti i colori vengono a galla e la sensazione è quella di una storia raccontata una domenica mattina da una solare bambina ai suoi genitori ancora nel lettone.“Cosa Sono io?” è vera a costo di risultare banale. Ce ne fossero di canzoni che ci ricordano in questo modo quanto è meravigliosa la banalità: “i secoli non hanno cambiato le donne e gli uomini, tutto questo che facciamo è per essere amati”. Le venature di malinconia non mancano nel grande cuore della ragazza, potentissima antenna per tutte le emozioni che virano in aria, catturate e soffiate nell’etere dalla soave e tenera voce. “Cerco la Bellezza” sfuma in una lacrima quando Marcella ci dice: “ogni tanto sono triste come un bambino che ha un eroe che sa di non poter raggiungere”. La bellezza noi l’abbiamo trovata e il cielo si riempie di altri colori ancora.
La sensazione è di continuo e lento movimento, ben sottolineato in un intenso e allo stesso tempo spensierato brano: “Un Viaggio, Stanotte”. Tutto si muove ma torna sempre a casa. Questo non è un semplice percorso ma un viaggio. Una strada dove annusare la natura, da percorrere a piedi nudi, con il fitto manto erboso sotto di noi che ci accompagna verso una accogliente e sicura dimora.
Il finale del disco è ancora più scarno e incentrato su parole ben pesate. Favole che Neve su di Lei fa sue e trasmette con la naturalezza delle sue corde vocali ormai quasi confuse con quelle della sua chitarra acustica. Fiabe vicine e lontane: la triste storia del Vajont in “Torneranno Alla Terra”, storie di paesaggi incantati, di misteriosi e curiosi personaggi (“Il Segreto dell’Oleandro”), racconti tra sacro e profano (“Rural Indie Camp”).
In Cerco La Bellezza sicuramente mancano i graffi, la malizia e le grida tipiche della musica giovane e ribelle che inonda la nostra webzine. Ma questo disco con la sua totale pacatezza e con la sua pace interiore rilassa mente e corpo. Insomma se i risultati sono questi speriamo che Marcella non cresca mai, di adulti disillusi e brontoloni siamo già strapieni.