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La Via Degli Astronauti – Dietro Ogni Memoria
Disco d’esordio per i napoletani La Via Degli Astronauti, che dopo l’EP Storie tentano qui l’approccio al full length con dodici brani di Hardcore Punk serrato e urlato, muscolare e intenso. La dimensione che a loro sta più a cuore è il live: “il Punk non va ascoltato in salotto ma respirato, ai concerti, nei locali troppo piccoli e affollati, insieme alla puzza di sudore e sigarette”. Dietro Ogni Memoria rappresenta questa filosofia in pieno: la tracklist rispetta l’ordine dell’esecuzione dal vivo dei brani, e il suono è denso e virulento, spigoloso, gonfio e distorto quanto basta per ricordarci da dove arrivano i LVDA e dove vogliono andare.
I pezzi scorrono come schiaffi, senza rimuginare troppo su eccentricità fini a sé stesse o tecnicismi. Le fughe dagli stilemi HC più consolidati ci sono, seppur brevi, ma in generale non si inventa: piuttosto si suda, si sanguina, in modo semplice ma coerente. La non eccessiva originalità sembra qui essere il sintomo di un’aderenza al genere che dimostra la loro genuina passione per (e la conoscenza di) un certo mondo e una certa scena; un mondo e una scena che sono, poi, il tema centrale di questo disco: “una testimonianza di ciò che è (e speriamo continui a essere) un’intera Scena, fatta di persone, luoghi e sensazioni, così come l’abbiamo vissuta noi”. Tutto torna.
Dietro Ogni Memoria suona compatto e sincero, ma non costruisce molto oltre l’ondata immanente d’energia e intensità, che comunque ha una sua ragione d’essere e una sua messa in scena non del tutto banale. Un giro di giostra che farà sentire a casa gli amanti del genere, senza spostare di molto l’asticella della ricerca o della fame di novità. Può anche andare bene così.
Hai Perso. è il nuovo album dei Nient’Altro Che Macerie
Sono passati due anni da Al Vento, ed ora la band emocore milanese Nient’Altro Che Macerie torna con Hai Perso., nuovo lavoro in uscita a novembre in CD e digitale su etichetta V4V-Records e Controcanti. Hai perso. è il terzo disco in studio dei Nient’Altro Che Macerie e narra storie importanti quanto la vita stessa. Disciogliendo le carni del quotidiano, affiorano i nervi annodati di questioni irrisolte, di lacerante priorità, messe vigliaccamente da parte così spesso. Storie, sprazzi, imprese finite quasi sempre male ma vissute al massimo. Con uno stile lucido ed ordinato che non nasconde però un nostalgico, malinconico furore, i Nient’Altro Che Macerie ci illuminano momenti di deforme felicità, facendoli scintillare per una frazione di secondo. Piccole lucciole, microscopiche esplosioni, su di un panorama di desolazione che bisogna comunque chiamare casa. Hai Perso. non è un disco dai tratti autobiografici, ma è uno specchio in cui ognuno potrà riconoscersi senza meravigliarsi. La vita saccheggia avidamente parole, sentimenti, sogni, ci scaraventa in un percorso, un tunnel, senza nessuna giustificazione o un apparente motivo. In fondo c’è luce solo per i più fortunati. Tutti abbiamo perso – battaglie, amici, rapporti, amori – ma può perdere solo chi contro il destino afferra solide armi. E la trincea sarà un discorso da bar, un puerile capriccio, un amore che si infrange, una strada vuota , un sole che non porta via le ombre. Anche la sconfitta racchiude una forma di benedizione, una vittoria dolorosa e liberatoria, priva del senso di vuoto dell’inazione, meglio perdere, meglio sanguinare sconfitti dietro un cespuglio di filo spinato se i vincitori come premio avranno il vuoto depurato.