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La Band della Settimana || Mikeless

Written by Novità

Al secolo Michael Fortunati, classe 83′, nasce come chitarrista e passa ad essere un cantautore e artista di strada.

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Il Video della Settimana: Melody – “Ci Sarà da Correre”

Written by Senza categoria

Figlia del grande Corrado Castellari autore di molti nomi giganti della canzone italiana. Lei è Melody che più volte abbiamo incontrato anche nel trip rock dei Misfatto. Ma qui torna anche ad una sua più naturale collocazione. Parliamo di grande pop italiano. Un disco dal titolo Ci Sarà da Correre in cui Melody raccoglie 10 brani scritti dal padre dagli anni ’70 fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2013. Tra questi anche “Il Testamento di Tito” cantata poi da De Andrè. Bello ed interessante vedere la storia di un’Italia che non c’è più dietro l’interpretazione dei suoni di oggi. Il video della settimana di Rockambula è proprio il singolo di lancio di Melody Castellari:

“Ci Sarà da Correre”. In questo presente a quanto pare chi non corre è perduto. Nel tuo video hai anche rappresentato uno scorcio di società in corsa…ognuno a suo modo…sei d’accordo con questa mia chiave di lettura?
Sono d’accordo. Siamo una società costantemente in corsa in ogni senso. Presi dai nostri problemi e dalle nostre quotidiane urgenze, spesso realmente futili, come la “necessità” di apparire a tutti i costi. Il video come dici rappresenta un piccolo spaccato della nostra società in modo naturalmente caricaturale e ironico. Nella canzone, che narra di episodi di, aimè, ordinaria cronaca, di violenza, di disperazione, si corre per soccorrere, per assistere a un crimine, per aiutare, per “curiosare”. Alla fine però si corre verso un’alba che rappresenta la vita nel suo senso più puro, si corre “contro la notte ormai finita, perché il buio è una cosa e un’altra cosa è la vita”. Cioè, nonostante ci siano tanti momenti di buio, la vita vale la pena di essere vissuta per la sua parte più luminosa e più vera.

Un disco che porta con se una responsabilità ed un tesoro di grande valore. Con che spirito affronti tutto questo?
Con grande consapevolezza. Considero il fatto di continuare il lavoro di mio padre come una vera e propria missione; per me è sempre stato motivo di orgoglio essere figlia di Corrado Castellari e so perfettamente che quanto mi ha lasciato è davvero prezioso. Cerco di essere all’altezza di quella che ritengo una responsabilità davvero importante. Ho sempre pensato che mio padre meritasse un maggiore riconoscimento tra il pubblico di quanto ne abbia ottenuto e cerco di contribuire affinché le persone sappiano che musiche meravigliose abbia scritto e che persona incredibile sia stata.

Tuo padre è uno dei grandi testimoni di quell’Italia discografica. Oggi che tocca a te…cosa ne rimane?
Poco o niente. Mio padre mi ha sempre raccontato di come funzionava la discografia un tempo e io stessa in fondo, iniziando molto presto il mio percorso musicale, ho vissuto un pezzetto di quell’epoca, o almeno del suo strascico. Oggi la musica italiana ruota intorno a meccanismi che purtroppo hanno poco a che fare con “la canzone” e troppo con la televisione, il coinvolgimento emotivo del pubblico dato dai piccoli drammi tra gli artisti, la competizione. Mi riferisco naturalmente ai talent, che a dire il vero non condanno in senso assoluto, ma credo che, appunto, rappresentino un trend televisivo che con la musica ha poco a che fare. Nel corso degli anni quelli che erano ascoltatori si siano via via sempre più disabituati ad ascoltare e sempre più abituati a guardare diventando solo spettatori. Resto però fiduciosa del fatto che se è vero che tutto si ripete ciclicamente, fra un po’ dovrebbe cambiare qualcosa. Chissà.

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