Solo i più fortunati di noi riusciranno a fare delle proprie passioni un lavoro con il quale arrivare a fine mese.
Se poi, accanto alla fortuna ci mettiamo la bravura, il gioco è davvero fatto!
Loro bravi lo sono, eccome!
Sto parlando dei Dealma, quattro ragazzi sardi (Giuseppe, Andrea, Claudio e Manuel) con la passione per la buona musica e l’abilità di rendere questa passione un lavoro riuscito ottimamente!
Il loro primo album, 13 Toads OF Positivity, è un lavoro ben fatto che combina un’infinità di diversi generi musicali che catturano subito l’attenzione di chi l’ascolta.
Conta dieci brani, tutti perfettamente registrati ed eseguiti, marcando in maniera netta la bravura tecnica di questi ragazzi (basta dare un occhio a tutti i contest a cui hanno partecipato, vincendo).
La loro musica ricorda, in alcuni brani come ad esempio Just In Time, traccia numero uno, la musica dei The Rapture con la dance punk che li caratterizza; ma non solo..
addirittura il pezzo successivo, Contact, ci catapulta nel pieno degli anni Ottanta , durante la quale il corpo non può fare a meno di ondeggiare al suo ritmo.
Avanzando nell’ascolto del disco ci troviamo in ambienti indie rock d’oltremanica, negli ambienti del grunge statunitense più puro, in quelli dello stoner rock californiano, tutti comunque caratterizzati dalla forte incisività della voce di Giuseppe che diventa quasi un ulteriore strumento musicale, sembrando il filo conduttore dei brani stessi.
Questa mescolanza di generi tutti condensati in dieci tracce di un unico album, risulta tutt’altro che fuorviante e confusionario; anzi, fa emergere il grande e ben riuscito sforzo da parte della band di non voler sottostare ai classici stereotipi che caratterizzano un genere musicale piuttosto che un altro.
Mi auguro davvero che i Dealma facciano la strada che si meritano di fare, perché di bravura ne hanno.
Spero che possano rientrare ne “i più fortunati di noi” di cui dicevo prima.
Perché se lo meriterebbero.