Parliamo di Casablanca e con i dovuti riferimenti parliamo di rivoluzione. Se stessi, il proprio corpo ma ovviamente – tornando alla musica – le proprie percezioni. I Casablanca capitanati da Max Zanotti dei Deasonika fa il suo esordio sul mercato con un disco omonimo che unisce il passato di quel Rock oltre confine che tanto ha fatto storia al sound italiano di quel pop commerciale che senza troppi indugi cerca di rompere le barriere del comun sentire. Un Pop per l’appunto fatto di Rock rabbioso e ricco di rinascita ma anche elettronica e una forma canzone che punta a farsi ricordare negli incisi. Tra le righe dei Casablanca troviamo di tutto, dai primi Subsonica al commercio dei grandi network dei soliti grandi da copertina. Quando l’Italia scopriva l’America e dietro l’angolo di un quartiere di periferia, quando il ragazzo scopre di essere divenuto uomo. Si parla d’amore, di cambiamento, di delusione ma soprattutto, manco a dirlo, si parla di quel sottile quanto drastico cambiamento che si ha nel prendere coscienza di com’è davvero la realtà. Il video di lancio è “Gelido”. In tutti gli store digitali…il primo disco dei Casablanca.
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Syne – Croma
I Syne (o Syne E∆Ǝ ) sono di Milano e rischiano grosso. Rischiano tempi dispari, testi concisi, sguardi jazzaggianti e suoni a metà tra l’Elettronica e la tradizione italiana del Progressive Rock, che ascoltando quello che è stato prodotto negli ultimi anni pare si stia del tutto perdendo. Croma è il loro primo LP e suona forte, personale, ambizioso, robotico e spaziale. Insomma come nient’altro che io abbia ascoltato negli ultimi dieci anni. L’inizio di “Verdemente” (per altro accompagnato da un video azzeccatissimo) è scattoso come un vecchio videogioco nella sua sala dismessa, ha un perfetto incastro ritmico dove la voce e le liriche di Marcello fanno breccia nel nostro cervello. Il brano presenta uno spesso involucro roccioso che contiene un dolce liquido caldo, mieloso. Scavando si trova quella melodia che pareva perduta. In Croma c’è ampio spazio per ballate interstellari come “Sono Rosso” che ricorda molto il suono vellutato dei compianti Deasonika. “Cercami” è più testarda e spigolosa e si avvicina di più al Prog e alle inquietanti cavalcate dei Bluvertigo, i cori finali si incastrano tra loro sottolineando una produzione sopraffina. Il tema dei colori torna con “Nera” e l’idea del concept album si fa più completa. “Nera” è cupa, si muove sinuosa in un paesaggio futuristico, decadente, i suoi cinque minuti pare non finiscano mai in un vortice di suoni e parole che accendono nuova luce nel panorama musicale italiano. Le similitudini si sprecano, le canzoni sono così complete che potremmo citare insieme PFM e Muse, Elio e Le Storie Tese e Hawkwind. Sia ben chiaro che questa musica rimane fuori dal tempo e non è sicuramente accessibile a tutti. A trarre in inganno il dolce intro di tastiere in “B.L.U”, subito sballata da un tempo storto e dall’eco che avvolge parole visionarie (per altro metà in inglese e metà in italiano) fuse tra loro, come se si assistesse ad un discorso tra due astronauti dispersi nell’etere. La tensione è sempre viva e palpabile, il senso di instabilità ci tiene appiccicati fino alla fine del disco. Anche la bomba Elettronica “Witches” ha il suo maledetto perché nel suono di un cyborg che martoria la sua chitarra super effettata. Mentre “Aerie” rimanda agli anni 80 e ad un mood vicino ai Depeche Mode, il finale dedicato ad un altro colore “Yellow” pare essere la previsione di quello che sarà il Punk Hardcore del prossimo secolo. Grida lontane, batteria martellante e synth ossessivo. Potrebbe scadere tutto in un facile pastone confusionario, ma i Syne sono bravissimi ad ammorbidire tutti gli spigoli, ammortizzando gli urti. La botta in testa alla fine manca fisicamente, ma il cervello esce annebbiato, affaticato e piacevolmente sotto sopra. Questo disco è fatto di materia grigia e di tanto sudore, tutto unito a un’enorme voglia di futuro e di novità.
Ki-MONO – Due [VIDEOCLIP]
I Ki-MONO sono Moreno (voce e chitarre), Davide (sintetizzatori, programming e chitarre), Phora (basso) e Teo (batteria). Nascono nel 2015 e suonano rock sudato ed elettronica camaleontica. Il disco di esordio è Avanguardie Inospitali, con la produzione artistica di Max Zanotti (Deasonika, Rezophonic, Eva Poles) e il primo singolo estratto è “Due”, accompagnato dal video firmato dal giovane regista americano Rob Barriales. Cresciuti con Deftones, Foo Fighters e Depeche Mode nelle orecchie, con un altro nome possono contare un disco, due ep ed un’intensa attività live in club e varie partecipazioni a festival in occasione dei quali hanno condiviso il palco con artisti come 30 Seconds To Mars, Editors, Paolo Nutini, Rise Against, Marta Sui Tubi, The Bastard Sons of Dioniso, Rezophonic, L’aura, Deasonika, Il Genio, Julie’s Haircut.
Il Rebus – A Cosa Stai Pensando? [STREAMING]
Nel mezzo del cammin di loro vita, la band comasca Il Rebus pubblica un nuovo album, con un titolo che strizza l’occhio a quest’epoca di social network: A Cosa Stai Pensando?. Paolo Ghirimoldi, Daniele Molteni, Cristian Oberti e Fabio Zago hanno provato a rispondere all’interrogativo più inflazionato degli ultimi anni con il loro primo LP, prodotto da Max Zanotti (Deasonika, Reezophonic). Cantautorato, atmosfere sospese ma anche dirette e incisive. Il Rebus è un viaggio nell’attualità di un’Italia dove la memoria è sempre più a breve termine, dove le parole vengono usate per non dire più che per dire, dove la forma è tutto a scapito di una sostanza sminuita e spogliata dell’essenziale. Buon ascolto su Rockambula!
Cockoo – Buongiorno
Dopo il buon esordio con “La Teoria degli Atomi” che fu prodotto artisticamente nel lontano ottobre 2009 da Max Zanotti (Deasonika, Rezophonic) tornano finalmente gli astigiani Cockoo, che tanto devono a gruppi quali Bluvertigo e Subsonica. L’Elettronica è infatti il filo conduttore di Buongiorno, racconto di un risveglio, il risveglio di una persona che scopre un nuovo modo di vedere e percepire il mondo, non solo come una realtà esterna, ma anche come dimensione interiore di emozioni, intuizioni, sogni e anche un po’ di magia. L’episodio migliore rimane certamente il singolo estratto dall’album, “Baby” (bellissimi i versi “Sai l’amore è una cosa che si impara”)ma anche “Nel Bianco dei Tuoi Occhi” in cui ci sono persino echi dei primi Depeche Mode e della più pura New Wave anni Ottanta.
I tempi scanditi alla perfezione in “La Leggenda Personale” ricordano all’ascoltatore che per sentire musica di questo genere non è necessario sconfinare (in fondo l’Italia musicale ha ancora tanto da dire). La melodica “Il Mio Corpo” potrebbe quasi essere considerata una sorta di spartiacque con la sua diversità che introduce alla durezza del basso e della batteria di “Supernova”. La successiva “Kafka” ha il sapore intellettuale ma anche quello alternativo degli americani Deftones e Korn e in essa il gruppo fa capire di essere maturato tantissimo a livello di arrangiamenti. Insomma nel complesso un lavoro fatto di suoni raffinati e batterie impetuose, di basse vertiginose e dimensioni oniriche, di beat elettrici, di viaggi elettronici e sensazioni acustiche (che troverete tutte nella title track) e di un Pop smaliziato e gradevole che non scade mai nel banale.
Fantastica poi la traccia che chiude il tutto, “Lady G” in cui le chitarre e le tastiere viaggiano di pari passo a braccetto senza mai lasciarsi. Se con la loro prima prova discografica i Cockoo avevano saputo far parlare di sé tanto da aggiudicarsi la “Targa Giovani 2010” al M.E.I. 2011 e il “Premio Testi Opera Prima” al Festival Internazionale della Poesia di Genova sezione Musica c’è da scommettere ora che potrebbero essere la sorpresa di questo autunno musicale.
La Band Della Settimana: CocKoo
I CocKoo nascono tra le alcooliche colline astigiane nel freddo inverno del 2005.
Dopo un primo periodo di riscaldamento compositivo e di sempre più intensa attività live, nel 2006 esportano per la prima volta la loro musica classificandosi primi alla finale nazionale di “Emergenza Acustica” e ottenendo un secondo posto alla finale europea a Monaco, in Germania. Contemporaneamente registrano la loro prima demo distribuita a soli fini promozionali. Nella primavera del 2007 il gruppo ottiene il primo posto al concorso “Il nostro canto libero” che gli vale la produzione di un nuovo promo di 5 pezzi: nel Novembre esce dunque EP#2_SenzaFarRumore, scaricabile gratuitamente dai siti ufficiali della band, che ottiene centinaia di downloads in pochissime settimane e ottime recensioni dalle più famose webzine e magazine italiane.
Dalla primavera 2008 riprendono quindi i live, intanto i CocKoo rientrano tra i quattro vincitori scelti tra gli oltre 300 partecipanti del concorso AREA24 promosso da Rosso Alice e si aggiudicano il primo premio decretato dalla giuria di qualità del “Concorso Internazionale per Artisti Emergenti” presso la MAD – FIERA DELLA MUSICA che, per l’edizione 2008, ospita Subsonica, Elio e le Storie Tese, James Taylor Quartet e Piero Pelù. Durante l’estate 2008 partecipano a svariati festival estivi tra cui il “Pistoia Blues” in apertura a Tommy Emmanuel, Andy Timmons e ai Deep Purple, al festival “AstiMusica” in apertura ai La Crus e al “Pop-Eye festival” in apertura ai Marlene Kuntz. Dal Settembre 2008 i cocKoo si ritirano al Vanilla Studio di Andrea Bergesio per la registrazione del debut album con la produzione artistica di Max Zanotti dei Deasonika, le uniche uscite valgono al gruppo il primo premio della 9° rassegna GREENAGE, il concorso organizzato dalla Maison Musique di Rivoli, con una giuria di qualità guidata da Fabio Barovero (Mau Mau), e l’apertura al progetto milanese Atleticodefina. Durante l’estate del 2009 il gruppo è tra i 3 finalisti selezionati dai new media per prima edizione del M.E.I. Web, partecipano a diversi festival, per presentare in anteprima il disco, condividendo il palco anche con Tricarico e Velvet.
Nell’Ottobre 2009 esce, con la produzione artistica di Max Zanotti (Deasonika, Rezophonic), La Teoria Degli Atomi (EMI Music Publishing / Volume!), anticipato dal singolo “Voodootech”, che scala la Indie Music Like. Con il “Tour Degli Atomi” collezionano oltre 50 date in circa un anno, arrivando ad aggiudicarsi la “Targa Giovani 2010” al M.E.I. 2011 e il “Premio Testi Opera Prima” al Festival Internazionale della Poesia di Genova sezione Musica, intanto, mentre il video di Voodootech viene selezionato tra i 100 finalisti del “Premio Italiano Videoclip Indipendente”, esce, nell’Ottobre 2011, “Seta Porpora”, il secondo singolo estratto dal disco, che si aggiudica dopo poche settimane il terzo posto come “Brand New 2010” promosso dal M.E.I. Web e il cui videoclip porta la firma di Stefano Poletti (già con Baustelle, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nek, Pan del Diavolo, Sick Tamburo). Da Settembre 2011 iniziano a lavorare al loro secondo disco. Il resto è ancora da scrivere.
Ah…dimenticavo, si legge cocù.
Genere Elettropop
Membri Andrea Cerrato (voce, chitarra), Alberto Pozzo Tebani (tastiere, synth), Silvio Colombaro (batteria, percussioni), Luca Genta (basso)
Posizione attuale Asti
Informazioni di contatto
Sito Web
Contatto stampa
info@cocKoo.it
CocKoo — Buongiorno / Presentazione ufficiale Nuovo Album
28 settembre alle 22.00 in UTC+03
Loft Club, Via Antico Ippodromo 3, 14100 Asti