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Frisino – Tropico dei Romantici
Tropico dei Romantici non è un nuovo parallelo terrestre dedicato agli innamorati, ma è il titolo dell’album di debutto di Antonio Frisino, in arte solo Frisino. Pugliese di nascita, è un cantautore giovane ma al tempo stesso “d’epoca”, che propone un Pop immediato, orecchiabile con marcati richiami a melodie d’antan e uno stile che trae spunto dai grandi cantautori italiani degli anni 60 come Battisti ed Endrigo, ma anche da autori più moderni come Dalla, Conte e Venditti, senza escludere i contemporanei Di Martino e Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti. Tropico dei Romantici è un album classico dove la forma canzone strofa-ritonello-strofa è padrona assoluta, anche se i vincitori indiscussi sono i ritornelli coinvolgenti e diretti, dei veri e propri tormentoni già dal secondo ascolto, come nei brani “ Lontanissimo” e “Che Cosa Vuoi da Me”. Frisino, da bravo cantautore, pone molta attenzione alle storie che racconta e come, anticipa il titolo, il territorio sul quale si muovono i dieci brani è l’amore, sentimento che impregna totalmente i testi, che si tratti di riflessioni amorose, storie reali o incontri immaginari. Il punto di vista si sposta di frequente, a volte è personale altre è quello di un semplice narratore, ma da qualsiasi prospettiva Frisino ci propone un ritratto spesso amaro a tratti nostalgico del sentimento per eccellenza. Si parla di tradimento in “Con o Senza di Te”, di rimpianti amorosi in “Domani è un Altro Giorno” o rotture disastrose in “Le Tue Parole”. Nonostante le pene d’amore narrate le melodie, altro punto fondamentale del disco, sono leggere, ritmate, ammiccanti, i suoni sono puliti, ariosi senza ombre e tormenti atavici. La delicatezza di Frisino e degli arrangiamenti dona ai brani intensità e veracità privandoli della parte più oscura e cupa. Tropico dei Romantici è un album per cuori teneri, per la maggior parte autobiografico, ma che racconta esperienze e sentimenti universalmente condivisibili che generano immediata empatia e coinvolgimento. I brani sono fatti per essere ricordati facilmente e richiamano alla mente le canzoni di Dalla e Battisti, che hanno cresciuto due, se non tre generazioni d’italiani. Un debutto promettente per un genere, quello cantautoriale italiano, sempre più ricco e vario.