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Franz Ferdinand – Right Thoughts, Right Words, Right Action
In agosto l’Italia generalmente si ferma e tutti si dedicano a giornate oziose distesi come pelli di leopardo su spiagge, lettini, materassini e chi più ne ha più ne metta, mentre gli instancabili scozzesi Franz Ferdinand si preparavano a sparare fuori un nuovo attessissimo album. Nel mentre orde di fan con le fauci spalancate dal 2009, oramai asciutte dalla tanta attesa, hanno divorato con bramosia i furbeschi teaser lanciati dai quattro, secondo collaudate tempistiche discografiche. Tutto questo rumore per la quarta fatica del gruppo che già nel titolo si anticipa proverbiale Right Thoughts, Right Words, Right Action. Avranno davvero pensato, parlato e agito nel modo giusto i genietti dell’Indie Rock?A sentire le dieci tracce sembrerebbe proprio che a Glasgow abbiano imparato a mettere il proverbiale gatto nel sacco infilando uno dietro l’altro una serie di pezzi cuciti alla perfezione addosso. Come dire facciamo quello che sappiamo fare nulla di più, ma lo facciamo alla grande. Né è riprova la marcia indietro rispetto al precedente Tonight lascianado solamente ai posteri i giochetti elettronici e le ambientazioni New Wave e ai dj da night life le versioni Dub. L’inizio ti stende con tre semplici mosse da cintura nera, “Right Action”, prima nota e subito vorresti amare Alex Kapranos non solo per il suo accento scozzese. “Evil Eye”, quando la rivisitazione supera ogni aspettativa e un riff da pellicola horror riesce a diventare un brano dissacrante al punto giusto, irriverente, disconnesso con punte splatter e patina anni 70 accompagnato da un video non adatto ai deboli di stomaco. “Love Illumination” ammalia con un sound che ammicca, grazie alla presenza dei synth ai ritmi da dance hall, capace di infilarsi subdolamente nel cervello per non mollarlo più per ore e ore. Batteria dritta, chitarre in levare sembre di ascoltare il manuale dell perfetto indie rocker scritto su pentagramma. Dopa aver sudato saltellando a ritmo serrato si viene catapultati nel mondo Brit Pop, dalle punte dei capelli fino alle punte dei calzini, di “Stand On The Horizon”, nonostante qualche coretto di troppo che sopportiamo per affezione. Saremo anche in scozia, ma Damon Albarn e compagni fanno scuola anche da quelle parti. Giusto verso la metà dell’album, come per l’ora del te ci prendiamo un momento di relax per concederci uno sguardo romantico con gli occhioni melanconici che guardano fuori da un finestrino striato dalle gocce di pioggia, assaporando il gusto di “Fresh Strawberries”. Il momento mattone finisce presto e subito torniamo ad agitare il bacino e le gambette con “Bullet” e “Treason! Animals!” che passano veloci con riff solari e ritmati. Rock ballabile ecco la definizione calzante che sta alla base del sound di quest’ album. Siamo rocker ma non per questo rinunciamo al momento intimistico, l’anima del musicista che si apre e immancabile serpeggia tra le note con la voce di Alex che si fa leggera e sussurrata tra una riflessione sull’universo che si espande e un incontro frugale, così uno dietro l’altro in un ordine prestabilito “The Universe Expanded” e “ Brief Encounters” fanno pensare a un ossimoro, intelligenti questi Franz Ferdinand. Siamo alla fine, ai saluti finali con “Goodbye Lovers & Friends”. Brano enigmatico soprattutto per i separatisti che intravedono un velato, e non più di tanto messaggio di congedo. Sono il futuro saprà dirci. Per il momento ci godiamo quest’album con il quale i quattro di Glasgow hanno fatto centro. La mossa vincente è stata ritornare alle sonorità che li hanno resi celebri in tutto il globo abbandonando eccessivi sperimentalismi. Senza dubbio l’assenza dalle scene per un tempo così ampio ha creato grande attenzione intorno a questo album e al tempo stesso a fatto crescere quel vuoto di presenza che necessitava di essere colmato e che ha in qualche modo spianato la strada a Right Thoughts, Right Words, Right Action. Ora per la sacra consacrazione manca sola la controprova live, ma per quella a noi poveri italiani tocca aspettare ad aprile. Stay tuned direbbe qualcuno.