Doriana Legge Tag Archive

Erica Mou @ Museo delle Genti d’Abruzzo, Pescara 01/12/2016 [LIVE & PHOTO REPORT]

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Con la consueta invidia aquilana mascherata da spocchia, mi dirigo di forza in terra pescarese per il MagFest – Festival di donne nel teatro contemporaneo. Il menù per la giornata del primo dicembre prevede una combo musicale distante per intenti, provenienze e finalità ma con le medesime cura e ricercatezza. Da un lato Doriana Legge, cantautrice e compositrice aquilana, che porta sul palco la sua sonorizzazione elettronica dell’unico film in cui vediamo Eleonora Duse, nota in questi lidi più per le sue frequentazioni che per il suo innato talento. Dall’altro lato Erica Mou, al secolo Erica Musci, pugliese trapiantata a Roma che per l’occasione raccoglie in uno spazio buio, intimo e quasi confidenziale la sua personalità e la sua chitarra.

La performance di Doriana avviene in un auditorium, il Petruzzi, tanto brutto quanto acusticamente impeccabile e ad accoglierla trova un pubblico discreto ma attento che non si risparmia dal fare domande che coinvolgono la Doriana Legge compositrice come la Doriana Legge docente di teatro.

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La location della Mou è assai accattivante, una sorta di antro volutamente lasciato buio, due palloncini, una chitarra e lei. Poco più di una ragazza solo sulla carta d’identità. La profondità dei suoi testi ben si bilancia con l’ironia frizzante ma mai sopra le righe della sua persona. L’esecuzione è perfetta, suoni talmente puliti da sembrare quasi semplici eppure mai banali tanto da chiedersi come mai non sia ancora riuscita ad ottenere la notorietà che vantano alcune illustri colleghe. In controtendenza Erica si mostra timida mentre si esibisce e incredibilmente socievole nello sciorinare piccoli racconti e aneddoti sul suo ragazzo, sulla nonna o sul cambio di vita geografica e musicale. Un live ‘sottovoce’ ma mai noioso che regala ai presenti un’esecuzione de “L’Edera” di Nilla Pizzi che avrebbe emozionato anche lei e al contempo delle piccole sperimentazioni acustiche con un bicchiere colmo d’acqua e un cucchiaino.
Il nome dell’evento, che è lo stesso della sua ultima fatica musicale, a posteriori, sembra quasi un invito deciso. Tienimi il posto.

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Eleonora Duse e Doriana Legge | Declinazioni al femminile @ Sharper 2016, L’Aquila [PHOTO REPORT]

Written by Live Report

Sharper è la notte europea dei ricercatori che già da tre anni anima il centro aquilano di cultura, scienza, istruzione e passione. La stessa che muove Doriana Legge, già docente di Storia del Teatro presso il Dipartimento di Scienze Umane, che abbiamo visto nella duplice veste di relatrice e di musicista.

Doriana, laureata e dottorata a pieni voti in Studi teatrali, si considera cantante, chitarrista, compositrice. Dal suo primo EP La lista di cose belle è stato ricavato il jingle radiofonico per la Notte dei Ricercatori.
Il 2015 è un anno cruciale per la crescita musicale di Doriana Legge. A Musichette, progetto che prevede una serie di piccole suite musicali, affianca il lavoro che la porta a comporre le musiche per due spettacoli teatrali (Il mago di Oz e l’Antigone). Inizia inoltre a lavorare ad un progetto rivoluzionario quanto innovativo: musicare per la prima volta Cenere in occasione del suo centenario.

Cenere è un film muto del 1916 in cui è documentata l’unica interpretazione cinematografica dell’attrice teatrale Eleonora Duse. Doriana, con il supporto di strumenti digitali, elettronici, loop, percussioni ma anche strumenti della tradizione folklorica, accompagna lo spettatore nella semplice ma non banale trama del film che vede una donna abbandonare il figlio appena nato (Febo Mari), il quale una volta adulto cercherà di mettersi in contatto con la genitrice. Senza spoilerare, diciamo che Doriana sviscera quelle sensazioni di frustrazione, dolore, angoscia, mancanza ma anche profondo amore condensate in appena quaranta minuti. Rispetta la figura della Duse senza mai accavallarsi alla sua presenza e senza mai rubarle la scena ma anzi si insinua tra i capelli bianchi dell’attrice per saldare quel binomio di “azione più musica”.

La cornice è quella del Palazzo Lucentini Bonanni e la partecipazione contenuta ma sentita perché in una notte improvvisava tre o quattro canzoni e tanto erano belle che appena un cantastorie le ripeteva per la strada tutto il popolo le apprendeva e le ripeteva con entusiasmo (Grazia Deledda, “Cenere”).

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Links a Doriana Legge
Pagina Facebook | Soundcloud | Intervista su “Cenere” | La Notte dei Ricercatori, il Jingle

 

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Arezzo Wave Abruzzo 2014: dura il rock duro!

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Definiti i cinque finalisti live di quest’anno. Pescara torna a far contare i suoi numeri mentre la manifestazione torna in provincia di Chieti da dove mancava dal 1997. Nella serata finale le voci femminili saranno in maggioranza. Queste di seguito saranno le band che calcheranno il palco il il prossimo sabato 12 Aprile presso L’Abitudine Cafè di Vasto (CH) a partire dalle 23:00 (ingresso libero)

Doriana Legge L’Aquila
Malamadre Collecorvino
Mom Blaster, Lanciano
Sax this Candy Pescara
Two Fates Colonnella

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Only Ten Left 16/11/2013

Written by Live Report

Proseguono senza sosta gli appuntamenti in musica del Progetto Streetambula. Dopo l’eccellente performance di Doriana Legge ed Elisa Marrama (19/10/2013), questa volta é il turno dei sulmonesi Only Ten Left, quartetto Punk Rock emergente composto da Thomas (voce e chitarra), Tizzi (chitarra solista e voce), Sasà (basso) e DiVito (batteria), accompagnati per l’occasione dal giovane cantautore pratolano Quinto Fabio Pallottini (chitarra acustica e voce). Sin dal mio arrivo – nella mezz’ora antecedente l’inizio dell’evento – avverto sommo piacere nel constatare che, anche in questo frangente, il pubblico della vallata non si é fatto di certo pregare. Caffé del Corso, infatti, brulica di vita. Qualcuno inganna l’attesa trangugiando avidamente un boccale di birra, fumando una sigaretta o chiacchierando del più e del meno; “Forse qualcosa in questo paese si sta muovendo”, penso, ed entro nel locale, facendomi strada a fatica tra chi probabilmente non ha ancora compreso che, far capannello dinanzi all’ingresso del bar e rovesciare addosso al primo malcapitato di turno un invitante calice di vino rosso, non é cosa buona e giusta. Comunque, in un modo o nell’altro, sono dentro; il tempo di ordinare un drink ed inizia il concerto. Apre le danze Quinto Fabio Pallottini, promettente musicista pratolano che, da diverso tempo ormai, calca le scene di innumerevoli eventi peligni. Il suo show può essere riassunto in una serie di ballate dove il Punk Rock incontra un certo gusto british sulla scia di Blur, The Verve, ecc… senza disdegnare tuttavia la contaminazione con generi musicali apparentemente estranei al contesto, come il Reggae, ad esempio. Un registro vocale aspro e sbarazzino, una linea di chitarra folk non sempre ineccepibile sotto il profilo squisitamente tecnico ma, mi vien da dire, chissenefrega. Quinto si diverte e fa divertire. E questo mi basta.

A seguire, dopo un rapidissimo cambio palco, gli Only Ten Left. Il Punk Rock californiano della giovane formazione sulmonese (chiaramente influenzato dal leggendario sound di Social Distortion, U.S. Bombs, ecc…) si cala alla perfezione nell’inedita veste acustica proposta per la serata. Infatti i brani in scaletta, nonostante siano stati eseguiti senza distorsioni assordanti (regola fondamentale e primaria dell’unplugged), con un set di batteria ridotto davvero al minimo indispensabile – fondamentalmente cassa, rullante e charleston, per capirci – mantengono comunque un ottimo livello di coinvolgimento, restando pressoché fedeli alle versioni originali. Adrenalina a mille, buona presenza scenica, spensieratezza, ed il gran merito di aver saputo appagare l’esigenza di un pubblico dai gusti inevitabilmente eterogenei.

Bella musica, bella gente, vibrazioni positive e birra in offerta. Insomma, una gran bella serata.

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Alvaro Van Houten: Non Sono Bello, Piaccio!

Written by Live Report

Gianluca Torelli nella vita quotidiana diventa Alvaro Van Houten nella scatenata quanto imprevedibile vita artistica, come sua ammissione la sua “carriera” vive di sporadiche esibizioni dal vivo. Il suo mondo è certamente soltanto il suo e nelle live performance cerca di trasportare i presenti in questo mondo fatto di musica “diversa” che sbatte contro l’immortale leggerezza del trash d’autore e non. Insomma  Alvaro Van Houten rappresenta quell’artista al limite della follia che noi di Streetambula non potevamo farci scappare. E’ la data numero due, una settimana prima eravamo stati deliziati dalla rossa Doriana Legge (@ Caffè Del Corso, Pratola Peligna AQ), abbiamo puntato quasi alla cieca su Alvaro Van Houten per scaldare il Roxy Bar di Pratola Peligna AQ, non ci siamo sbagliati. Anzi. Goduria per tutti. Il ragazzo arriva nel pomeriggio mostrando subito le sue simpatiche qualità di relazionarsi con le persone, è paffutello, bassetto, porta gli occhiali e un simpatico accento della costa abruzzese. Monta il suo ampli per chitarra all’esterno del locale, stringe un,amicizia quasi amorevole, adolescenziale con Luca “Barabba” Colaiacovo (colonna del progetto Streetambula) e chitarrina alla mano girano per il corso di Pratola Peligna tra bar e increduli passeggiatori facendo una promo allucinante alla concerto che doveva consumarsi dopo poco tempo all’esterno del Roxy Bar.

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Noi, sempre a fiducia, abbiamo intuito che l’aria era quella giusta e profumata, sempre a naso abbiamo capito che quel simpatico cicciottello era uno che con la gente sapeva trattarci e come. Bene, accende le lucette di Natale che si è giustamente portato come scenografia d’alto livello  e il concerto può prendere inizio. Tutto il suo disco a cannone, parte subito con una grande voglia di far conoscere il proprio repertorio portato costantemente in promozione ovunque sia possibile farlo, la gente presente s’invoglia sempre di più e a rotazione vengono suonati in accompagnamento tutti gli strumenti portati da Alvaro e non, maracas, bongo, bottiglie, bicchieri e persino una vuvuzela. Avete capito bene una vuvuzela che il buon Fabiolino Presutti, in veste di dj della Zuzzurris NaccaPres nonché del progetto Streetambula, spara a polmoni aperti nell’orecchio del malcapitato Alvaro. Quello che istintivamente esce dalla bocca dell’artista è: “N’gulo a mammete, di cuore!”. Risate a crepa pelle e concerto che inesorabilmente tira dritto fino alla fine senza grandi intoppi tra pezzi propri e qualche cover presentata dallo stesso Alvaro oppure richiesta dal pubblico presente che ormai era entrato di diritto in quel mondo personalissimo di Alvaro Van Houten di cui parlavamo prima. Adesso la serata viene affidata alla selezione trash della ditta Zuzzurris NaccaPres che non delude mai, considerando la fresca scomparsa di Zuzzurro da cui gli artisti hanno ispirato il loro nome. Ebbene si, la seconda serata del progetto Streetambula al Roxy Bar di Pratola Peligna è stata all’insegna del trash, perché è possibile fare musica trash con stile ed eleganza, perché è bello prendere tante risate dietro lasciando stare almeno per qualche ora le lacrime, perché elargire felicità non è assolutamente facile, perché non sempre bisogna prendersi sul serio. Noi abbiamo scommesso, noi abbiamo vinto, la gente c’era e comunque si è divertita mettendosi nella memoria uno show indimenticabile, Alvaro Van Houten alla fine dei conti con grande professionalità riesce a far passare in secondo piano le carenze tecniche, la sua musica potrebbe essere suonata soltanto da lui, Alvaro Van Houten torna a casa contento e con la vittoria in tasca. Alvaro Van Houten ha vinto, il pubblico ha vinto ma soprattutto ha vinto Streetambula. Noi non ci fermeremo mai, coming soon…

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Streetambula. Data zero con Doriana Legge live!

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Streetambula, ormai lo sapete è una costola di Rockambula ed è il nostro festival estivo. Ma rappresenta anche tanto altro, dalle date intermedie come il prossimo contest invernale Happy Birthday Grace (ancora aperte le iscrizioni), fino al Progetto Streetambula, che si propone di creare una rete capillare di soggetti che ruotano attorno alla scena emergente indipendente e quindi di organizzare eventi live. La data zero del Progetto Streetambula si terrà sabato 19 Ottobre a Pratola Peligna (Aq), presso Caffé del Corso, a pochi metri da dove si è tenuta la prima edizione di Streetambula Music Contest. Aprirà le danze Doriana Legge accompagnata ovviamente da Elisa Marrama. Il concerto sarà gratuito e sarà una occasione imperdibile per capire meglio in cosa consiste il Progetto Streetambula. Alla serata saranno presenti gli organizzatori e anche alcuni nostri collaboratori, pronti a mettere nero su bianco un report della serata. Se cercate buona musica, buona birra o volete saperne di più, non dimenticate:

Doriana Legge ed Elisa Marrama
Sabato 19 Ottobre
Caffé del Corso, Pratola Peligna (Aq) Piazza Madonna della Libera
Ore 22:00

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Streetambula. Abbiamo Vinto Tutti!

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L’estate sta finendo e Streetambula se ne va; abbiamo visto quello che (da noi) non si era mai visto e la lacrimuccia scende a bagnare le labbra spalancate da un sorriso a diecimila denti. La fatica e il lavoro di un’organizzazione non facile hanno reso il gusto della riuscita della serata molto più godibile sotto tutti i punti di vista. Il 31 Agosto in piazza Garibaldi a Pratola Peligna (AQ) le aspettative erano molteplici e la voglia di sentirsi sopra il tetto del mondo era tanta; cazzo, stavamo rischiando da tutte le angolazioni. La musica completamente originale non giocava sicuramente a nostro favore e questa maledetta estate piovosa poteva darci il definitivo colpo di grazia. Alla fine sapete com’è andata a finire? Una bomba. Esatto una bomba di emozioni s’impadroniva del cuore delle tante persone presenti quella sera. Un’armonia diversa da tutte le altre volte spirava nell’aria come non si era mai sentita prima. Pronti via e iniziava la prima edizione di Streetambula Music Contest.

Ai Dem il duro ma pregevole compito di aprire il Contest targato Rockambula; erano belli come ci aspettavamo che fossero, erano l’esperienza musicale che volevamo portare sul nostro palco, indimenticabili ballate blues in salsa etnica. Con loro non potevi sbagliare. Così è stato.

Poi Doriana Legge incanta tutti con una performance cantautorale rossa quanto i suoi corti capelli; l’attesa per lei è stata ampiamente ripagata. Non c’è nessuno che possa dire il contrario. Viene voglia di ascoltarla in eterno. Dolce e inebriante.

Le atmosfere diventano subito irrazionali quando sul palco si esibiscono i The Suricates, un concentrato di Post Rock da ingerire in assoluto silenzio, una carica interiore sconfinata e senza limiti. Loro sono fatti per confondere le idee e si sente. Diventeranno grandi.

Gli À l’Aube Fluorescente sono i padroni di casa; gli À l’Aube Fluorescente suonano come posseduti da demoni, suonano belli, dritti e potenti. Prestazione da tenere stretta stretta, impeccabili e maliziosi. Sono il nostro futuro, la nostra speranza.

Poi le chitarre dal graffio Grunge dei Too Late to Wake hanno scaldato l’aria; una profusione di energia all’ennesima potenza con pantaloncino HC a dispetto del fresco a tratti pungente. La rabbia e il sudore sul palco dello Streetambula.

I Ghiaccio 1 propongono un Alt Rock dalle varie contaminazioni, qualcosa di non catalogabile ma di notevole impatto, importanti e misteriosi come la scommessa di portarli su quel palco. Il pubblico ha apprezzato, non ci siamo sbagliati.

A fare gli onori di casa anche i The Old School; la loro carica R’N’R contagia velocemente tutta la piazza. Irresistibili. Sapevamo che con loro si andava sul sicuro, dal vivo sono una vera e propria macchina da pogo, impossibile rimanere piantati sotto le loro note. Il batterista risulta anche il migliore della serata e si porta via il primo premio (premio Hard Grooves Drum School)

A chiudere la serata gli stramaledetti De Rapage con il loro modo demenzialmente intelligente di vedere la musica si mettono in mostra appena salgono sul palco. Mostrano la loro tecnica tutti e cinque, suonano senza errori dimostrando che si può seriamente fare musica anche senza fare musica seriosa. Una esibizione impressionante che Pratola e il suo caldo pubblico non dimenticheranno facilmente.

Tutto lo Streetambula era contornato da spillette, libri, quadri, foto, etichette, vinili, cd, opere d’arte, magliette e tante belle cose; Streetambula non sarebbe stato quello che è stato senza di loro.
Alla fine la giuria (composta da gente bellissima!) ha deciso che i vincitori sono proprio i De Rapage; i punteggi di scarto con le altre band sono stati talmente minimi che la vittoria è da considerarsi di tutti, un vincitore purtroppo doveva esserci e la giuria ha meticolosamente osservato il regolamento per nominarne uno (credeteci, è stata davvero dura).
Abbiamo la certezza che tanta musica indipendente in queste condizioni da queste parti non si era mai vista e il prossimo anno noi saremo ancora in quella piazza a proporre sempre nella maniera migliore quello in cui crediamo. I vincitori sono tutte quelle persone che quella sera erano presenti, tutto il resto è soltanto un fottutissimo bluff. Streetambula; abbiamo vinto tutti.

Grazie, vi vogliamo un mondo di bene.

(Un video di Doriana Legge, per cavalleria nessuno si offenderà)

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Streetambula Music Contest. I risultati.

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Solo il giorno dopo ti rendi veramente conto di quanto è stato bello e di cosa abbiamo fatto. Grazie a tutti in special modo ai ragazzi di Nuove Frontiere e a Piergiuseppe Liberatore. A presto per raccontarvi per bene come è andata. Intanto vi dò le classifiche del nostro contest:

Classifica Batteristi (premio Hard Grooves)

1° The Old School
The Suricates
3° Ghiaccio1
De Rapage
À L’Aube  Fluorescente
Too Late To Wake

Classifica generale (prime 5 posizioni)

De Rapage
À L’Aube Fluorescente
Doriana Legge
4° The Suricates
5° The Old School

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Streetambula Music Contest 31 agosto Pratola Peligna (Aq)

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Mancano ormai pochi giorni alla prima edizione di Streetambula, contest/festival organizzato dalla webzine Rockambula in collaborazione con l’associazione Nuove Frontiere. L’evento, che sarà l’occasione per vedere riunirsi una moltitudine di realtà legate alla scena musicale e culturale indipendente come webzine (Rockambula, Rockit, Ondarock, Stordisco, Musicalnews, Mola Mola), etichette (To Lose La Track, Indelirium, V4V Records, ecc…), case editrici, artisti, fotografi, radio, studi di registrazione e quant’altro, avrà il suo cuore nel contest che vedrà la partecipazione di otto band (À l’Aube Fluorescente, Too Late To Wake, Doriana Legge, The Old School, De Rapage, The Suricates, DEM, Ghiaccio 1), selezionate dalla redazione di Rockambula su circa venti gruppi iscritti da tutta Europa. Non sarà dunque solo l’occasione per ascoltare buona musica ma anche per dare una spinta alle formazioni emergenti (tanti premi in palio tra cui la registrazione di un singolo presso L’Acme Studio Recording) e far conoscere a quanta più gente possibile la realtà della scena indipendente italiana (soprattutto).

Streetambula Music Contest
Sabato 31 agosto
Pratola Peligna (Aq) Piazza Garibaldi ore 18:00
Uscita autostradale A25 Pratola Peligna-Sulmona

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Sito ufficiale

Per info:

Silvio Pizzica tel. 3400690969 mail pizzicasilvio@virgilio.it

Riccardo Merolli  tel. 3389365610 mail riccardomerolli@katamail.com

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OH NO, IT’S…AltrocheSanRemo Volume4: si parte!!!

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La pausa è finita e finalmente possiamo partire con quella che è la quarta edizione del nostro concorso. Gli ultimi vincitori sono i Borderline e sulle nostre pagine avrete visto il loro banner e l’intervista. Per la recensione dobbiamo aspettare l’imminente uscita dell’album.

Per AltrocheSanRemo Volume4 abbiamo altre dieci band super agguerrite, che spaziano su ogni fronte del Rock, pronte a contendersi, con il loro brano in gara, il nostro banner, i brani in ascolto in home, una recensione e/o intervista e promozione.

Come sempre il regolamento è semplicissimo. Ascoltate i pezzi in home e sulla stessa pagina votate FINO A 3 PREFERENZE DIVERSE.
ATTENZIONE!!! Nel caso in cui dovessimo renderci conto che una band o i suoi sostenitori stiano palesemente “giocando sporco” la stessa band sarà esclusa dalla votazione. Il nostro concorso è fatto per mettere in mostra le realtà emergenti e non per premiare i “furbetti” che con mezzucci squallidi provano ad ottenere quello che con le loro qualità non riescono ad avere. Detto questo, non mi resta che augurarvi di vincere ma soprattutto di farvi notare. Le votazioni si concluderanno il 07/07/2013 alle ore 22:00 più eventuale recupero.

P.s. Ascoltate tutti i brani in gara e, se volete bene alla musica, votate il migliore.

Di seguito tutte le band partecipanti:

Carmilla e il Segreto Dei Ciliegi – Addestro il Pensiero Da Bari, Rock surreale tra Smashing Pumpkins, Cure, CSI, Afterhours, Marlene Kunz, Radiohead, Muse, Editors, David Bowie e Pink Floyd

Doriana Legge – Palinsesti Doriana Legge è cantante, chitarrista, compositrice. Doriana Legge ha i capelli rossi finti naturali, occhi scuri. Doriana Legge non sa ballare

Drive me Crazy – Drive me Crazy Rock’n Rose da Brescia ma con forte spirito d’internazionalità

Mad Chickens – Fell in Love Dietro al nome MAD CHICKENS c’è il nulla e oltre!! Trio Noise Psichedelico direttamente dal purgatorio.

Oliver – Pom Pom Addirittura da Parigi, unici stranieri del gruppo.

Le Strade – In Fuga Verso il Confine Giovanissimo ma già ben noto nei circut underground quintetto bolognese di puro e sano Alt Rock

Christine Plays Viola – Leocadia Tra le migliori band Darkwave e Gothic della penisola, già famosissimi in Germania

Hot Fetish Divas – Radical Chic Il Garage si è fermato a Eboli equesto power trio lo ha catturato tra le sue corde e le sue pelli.

À L’Aube Fluorescente – Brand New Stupid Words Quattro ragazzi e il loro Alternative Rock di qualità sopraffina.

No Love Lost – Control Nati come cover band dei Joy Division, sembrano ormai pronti ad avventurarsi con le proprie gambe nel mondo del Post-Punk. Questo è uno dei loro primi inediti.

Ovviamente, vinca il migliore.

[I Can’t Get No] Satisfaction!!!

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Doriana Legge – La lista di cose belle

Written by Recensioni

Quando ti arriva da recensire il progetto di una giovane donna, italiana, con l’ambiziosa peculiarità di cantare nella sua lingua e non nel solito inglese posticcio che maschera carenza di contenuti, non puoi che esserne felice. Se musicalmente, poi non ti tocca ascoltare il solito cantautorato femminile poppeggiante, ma qualcosa di più aggressivo e rock (e quindi più nelle tue corde), puoi pensare che sia il tuo giorno fortunato.

Trent’anni, abruzzese, già voce e chitarra dei Queer Dolls (formazione alternative rock attiva del 2005 con alle spalle numerose esibizioni live e un demo autoprodotto intitolato “La sindrome di Cassandra”).

Ecco Doriana Legge alle prese col suo progetto solista, un Ep di cinque tracce tutte rigorosamente cantate in italiano, con arrangiamenti che spaziano dall’elettronica al rock.
La realizzazione tecnica dei brani è assolutamente impeccabile: si può dissentire sulla scelta di lasciare indietro la voce, completamente sovrastata dagli strumenti, ma questa è, a mio avviso, la primissima cifra stilistica che si palesa all’ascoltatore. Altro elemento assolutamente distintivo che emerge è il timbro. Personale, per quanto rischi sempre di rasentare il già sentito, caratterizzato da un mix di calore e glacialità, di distacco e freddezza, ma anche di carezze avvolgenti.
Doriana non ha una grande estensione (o se ce l’ha, sicuramente non punta su quella in La lista di cose belle), né si lascia andare a vocalizzi o momenti di virtuosismo: le linee melodiche sono semplici e molto spesso rasentano il parlato. Le tematiche affrontate, purtroppo in modo neppure tanto originale, sono le solite: l’amore in primo luogo, naturalmente malato o per lo meno causa di dolore e l’incertezza dei nostri giorni.
Palinsesti, in apertura, è forse la canzone più particolare sul piano musicale: dissonanze piuttosto forti che sembrano accoglierci nel mondo della cantautrice, mostrandoci ambienti fumosi e colori desaturati, su un tappeto musicale insistente, ipnotico, di matrice elettronica, che continua ideologicamente anche in Scambisti alla deriva. Decisamente più scura è Frank, con distorsioni piene e calde che troviamo anche nella successiva Per un nuovo ecosistema. Chiude l’Ep La memorabile resa (dei conti), che sin dalle prime note dichiara il suo debito fortissimo con Carmen Consoli: la cantantessa è sicuramente la stella polare di Doriana, come si poteva notare anche nei brani precedenti, soprattutto per la costruzione delle linee melodiche della voce, ma in questa brano anche la costruzione testuale, certi termini impiegati, la dirompente femminilità vendicativa rievocano prepotentemente la catanese.
Non mancano spunti vocali imputabili più a Paola Turci (soprattutto la strofa di Palinsesti) o a Irene Grandi (Frank e Per un nuovo ecosistema), in un’alternanza di trasparente pulizia vocale e graffiante incisività.

Doriana Legge ha una bella voce, lontana dagli stilemi del belcanto leggero della musica italiana, e vanta ottime intuizioni per quanto riguarda gli arrangiamenti, ma si sente la mancanza in ogni traccia di un elemento orecchiabile, che comunichi direttamente con la componente più intima e pulsionale dell’ascoltatore e che non richieda di essere filtrato, capito, metabolizzato. Manca un vero ritornello insomma. E manca, soprattutto, un po’ di originalità, il quid che renda le sue canzoni capaci di comunicarci davvero qualcosa che non sia già stato detto da altri.

 

 

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