Le atmosfere di lana, l’amore arrivato al punto di arrivo, le varie sfumature della poesia e i rimandi culturali a poeti ed eventi storici, costruiscono a forma d’arte l’ep Ària , del progetto musicale Àlia, dietro il quale c’è il bergamasco Alessandro Curcio (voce, cori, chitarra elettrica) e Giuliano Dottori (chitarra elettrica, basso, pianoforte, tastiere, rhodes, batteria, e anche produttore e chitarrista degli Amor Fou).
Un lavoro di cinque brani, che vagano tra pennellate di New Wave, Post Rock, Jazz, grazie alla tromba di Roberto Villani, e soprattutto di poesia cantata, quasi sussurrata, senza sovra-eccessi, ma solo quel che serve, quel che è indispensabile all’arte, che è il tutto e non il mezzo. Gli strumenti, poi, sono il collante, il cielo, la terra, l’aria di questo mondo musicale, quasi perfetto se non fosse per l’emozione che emana, che non fa parte del non plus ultra.
Una poesia musicale non facile da costruire e che dovrebbe essere sempre il desiderio di ogni compositore, ma purtroppo così non è, e quando questo connubio esiste nella sua bellezza non si può far altro che dedicargli un plauso e un attento ascolto.