Quanta attesa per questo Songs from the Earth, nuova fatica dei nostrani Furor Gallico. Cinque anni sono abbastanza e può succedere di tutto; non a caso all’ intrepida band qualcosa è accaduto: Maurizio “Merogaisus” Cardullo è passato ai Folkstone. “Merogaisus” aveva un ruolo fondamentale nel gruppo perchè era il polistrumentalista ed il produttore; inoltre, dalla band sono andati via anche il bassista Mac Brambilla ed il batterista Simone Sgarella. In sostituzione a questi musicisti sono accorsi Paolo Cattaneo, Fabio Gatto e Federico Paulovich, quest’ ultimo dai Destrage. Cinque anni sono lunghi, il vantaggio sta nel poter meditare e riflettere. Pensare e ripensare a come può suonare un disco, cosa aggiungerci e cosa omettere. Questo arco di tempo per i Furor Gallico è stato fruttuoso. Registrato nei Metropolis Studio di Milano mentre il missaggio e la masterizzione sono a cura di Alex Azzali. Songs From The Earth è senza ombra di dubbio un lavoro di buona fattura ma con alti e bassi che in un linguaggio più vintage potremmo definire con un buon lato A e un lato B più scadente. Ci troviamo ad ascoltare un disco che parte alla grande per chiudersi in una maniera un pò strampalata, forse per la voglia eccessiva di sperimentazione. In un primo momento la differenza la fa la vena Folk targata Furor Gallico ma ad un certo punto del disco cominciamo a notare una virata verso il Crossover se non, a tratti, al Nu Metal e il diminuirsi dello stampo Medieval. Insomma, parliamo di un album in cui vediamo un gruppo che veramente cerca di superarsi. In un primo momento troviamo tutte quelle atmosfere che ricordano un pò le feste medievali e pagane; pian piano però questo andazzo si scosta un po. Personalmente l’ho trovato un tentativo vano ma comunque lodevole che mostra finalmente cosa vuol dire avere coraggio. I Furor Gallico sono una realtà nostrana che insieme ai Folkstone, gli Elvenking, i Vallorch e i Kalevala hms innalzano la bandiera tricolore. Quando parliamo di loro, facciamo riferimento ad un gruppo intraprendente che nel bene o nel male cerca di conquistarsi i propri spazi con coerenza e onestà.
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Furor Gallico – Songs from the Earth
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Hell In The Club
Written by redazione• 26 Dicembre 2014• Interviste
Sano Rock’n’Roll con gli Hell In The Club. Con immenso piacere sulle pagine di Rockambula ospitiamo Andy, il bassista del gruppo. Tra una curiosità e l’altra saltano fuori interessanti informazioni sulla band e sul loro nuovo disco intitolato Devil On My Shoulder. Godetevi l’ intervista e fate occhio allerivelazioni.
Ciao Andy, direi di cominciare l’intervista parlandoci un po’ delle fasi di registrazioni di missaggio di Devil On My Sholuder. Dove, come e a chi vi siete affidati per questi processi?
Ciao Vincenzo! Come per il disco precedente, abbiamo eseguito le registrazioni agli Authoma Studios di Alessandria con il nostro batterista Federico Pennazzato. Invece del mix e del master se n’è occupato Simone Mularoni nei suoi Domination Studio di San Marino.
Pare che gli Hell In The Club siano diventati una vera e propria realtà nostrana. Come vi state dividendo con gli altri gruppi (Elvenking, Secret Sphere ecc…)? Riuscite a far combaciare i tempi?
In effetti a volte gli impegni sono molti e rischiano di accavallarsi ma con un po’ di organizzazione si riesce a fare tutto . Non accadrà mai che un disco degli HELL IN THE CLUB esca parallelamente ai dischi Elvenking o Secret Sphere . In questo modo riusciamo a concentrarci su un disco alla volta e possiamo lavorare al 100% su ogni progetto.
A cosa ti sei ispirato per la composizione dei testi di Devil On My Shoulder? Quali sono gli argomenti a te cari?
A differenza del primo disco ci sono due canzoni (Bare Hands e Snowman Six) ispirate a dei romanzi mentre tutti gli altri pezzi parlano di esperienze , sensazioni ,pensieri, emozioni personali come su “Let The Games Begin”. Parlando di ciò che ci accade o ci circonda spesso succede che l’ascoltare ci si ritrovi nelle nostre parole e senta la canzone un po’ anche sua . Come accade anche a noi quando ascoltiamo altri artisti.
Facciamo un passo indietro. Come mai decideste di metter su una nuova band, in questo caso gli Hell In The Club? C’è qualche motivazione in particolare tenendo conto che comunque le band di cui già fate parte sia tu che gli altri membri sono di un certo rilievo?
Il desiderio nasce dall’amore che abbiamo per il Rock n Roll. Erano già anni che cercavo di mettere in piedi una band del genere ma non trovavo le persone adatte. Con Dave Picco e Fede invece si è creato il giusto feeling e finalmente si è nato ciò che avevo in testa e ciò che volevo . Io come altri membri del gruppo ci siamo avvicinati alla musica con questo genere e anche se ascoltiamo di tutto questo e ‘ ciò che non ha mai smesso di emozionarci e divertirci.
Come vi trovate con la Scarlet Records? Che tipo di lavoro sta svolgendo l’ etichetta per la promozione del disco?
La Scarlet è fra le etichette discografiche migliori d’Italia e non solo. Abbiamo anche un bel rapporto al di là del lavoro . Io personalmente ci lavoravo già con Secret Sphere. Noi con loro e con l’agenzia Truck me Hard stiamo sviluppando un piano promozionale che possa far conoscere a più gente possibile il nome HELL IN THE CLUB e i nostri dischi. Sicuramente ci saranno molti live perché è quella la dimensione che più amiamo.
Ci sono determinate fasi o magari un processo che seguite per comporre una canzone?
La fase compositiva è molto libera e naturale. Tutti noi proponiamo agli altri idee e materiale e da li iniziamo a lavorarci . Ci lasciamo inizialmente trasportare dall’istinto. Creiamo uno scheletro musicale che verrà poi arrangiato e su cui poi Dave lavorerà alle linee melodiche vocali.
C’è un teaser di un vostro nuovo video. Collaborerete ancora con le Leather Girls? Come è nata la collaborazione con le due ragazze?
Si, presto uscirà il primo video clip estratto da questo disco. Nel video sarà presente Nisha una delle due ragazze che hai citato. Con loro sono amico da anni quindi ci è venuta l’idea di collaborare così come per il primo disco collaborammo con Chiara e Lory . Sicuramente con tutte loro collaboreremo ancora.
Invece riguardo il tour cosa ci dici, quando partirà e dove suonerete?
Il tour inizierà il 29 novembre ad Alessandria al live23 con il release party in onore del nuovo disco. Con noi ci saranno le Cellulite Star e sarà una vera e propria festa con ballerine, dj-set di ALTERIA, live show e tante sorprese. Proseguirà poi in molte città italiane nei mesi successivi e andremo sicuramente anche all’estero.
Una piccola curiosità che ho sempre voluto chiederti. Che impressione avesti 2 anni fa allo show di Bacoli a Napoli? Insomma come commenti l’organizzazione, l’ affluenza e la location?
L’organizzazione è stata impeccabile e gentilissima nei nostri confronti e noi ci siano divertiti davvero tanto. Peccato per il super freddo ma basta qualche birretta e passa tutto.
Bene Andy l’ intervista si chiude qui. Concludi come meglio ti pare…
Grazie mille a te Vincenzo per l’intervista e grazie a tutti i lettori di Rockambula per l’attenzione. Se vi piace il Rock date una chance a Devil on myShoulder e non ve ne pentirete!! Grazie ancora!
CIAO!