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À L’aube Fluorescente – Lizard [VIDEOCLIP]
I paesaggi dal sapore bucolico fanno da sfondo ad una “storia d’amore” apparentemente semplice e lineare, ma che con lo scorrere delle immagini rivela dei dettagli che pongono lo spettatore dinanzi a molteplici interrogativi.
Il regista Mario Vitale di Bunker Film, coadiuvato dai due protagonisti del video, Saverina De Fazio e Francesco Aiello, adotta una fotografia brillante, un montaggio delicato e a tratti ipnotico, che fanno da contraltare al timing serrato ed alle melodie oblique e dal sapore androgino del brano.
CREDITS
Directed by Mario Vitale https://www.facebook.com/bunkerfilm
Written by Francesco Governa & Mario Vitale
Actors: Saverina de Fazio, Francesco Aiello
Make up artist: MIchela Perri
Costume designer: Annarita Costanzo
All music and lyrics by à l’aube fluorescente
https://www.facebook.com/Alaf.Official
Powered by Overdub Recordings http://www.overdubrec.com/
Recorded mixed & produced at Acme Recording Studio
http://www.acmerecording.it/
The Ophelia’s Nunnery – “Martedì” [VIDEOCLIP]
E’ uscito il 7 ottobre il primo lavoro discografico della band The Ophelia’s Nunnery, Non Basta Vivere, che rappresenta per la band, giovanissima, il risultato dei primi anni di vita. Anni passati ascoltando “Is This It” degli Strokes e “Favourite Worst Nightmare” di Artic Monkeys, con uno sguardo sempre aperto verso il Pop internazionale, anni spesi insieme a scuola e poi in ufficio, tra Monza e Brianza, anni di speranze e piccoli sacrifici, com’è normale accada a vent’anni. Ecco quindi cinque brani, rigorosamente in lingua italiana, che raccontano la storia di Matteo Arienti (voce, chitarra), Matteo Zappa (basso, voce), Simone Manzotti (batteria), Dario Azzolini (chitarra). Il primo video presentato dalla band è “Martedì”, per la regia di Jasmin Schröder, ed Emanuel Marzi e ilmontggio di Andrea Franceschini. “Questa non è una storia già scritta, piena di belle esperienze e di palchi importanti di cui parlare, di atmosfere magiche e affiatamenti. La storia dei The Ophelia’s Nunnery è semplice, di quelle che nascono tra le quattro strade del tuo quartiere, quando hai 14 anni e una bicicletta, di quelle che al sabato pomeriggio si esce per giocare a pallone e fare merenda. L’ep autoprodotto “Non basta vivere” è il nostro primo vero lavoro,ed è il frutto di questi primi quattro anni, di quella che in sostanza è la nostra attuale vita da ventenni della provincia, dal Glastonbury, da Caglio, dal negroni, da Emily Ratajkowski e Rihanna, dall’Indie e dal Pop.”