Claustrofobico, ipnotico, intrigante, misterioso: l’esordio del collettivo irlandese, sospeso tra folk e doom, punta a lasciare un segno indelebile nel tempo.
La band di Tiziano Veronese torna a far parlare di sé con un lavoro dal forte retrogusto industrial, senza dimenticare le radici psichedeliche e post-punk.