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Con un deca non si può andar via | Piccola guida ai Festival estivi italiani

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PENDING LIPS FESTIVAL 2016: i 30 selezionati della quinta edizione

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PENDING LIPS FESTIVAL 2016
ECCO L’ELENCO DELLE 30 BAND PARTECIPANTI ALLA QUINTA EDIZIONE DEL PENDING LIPS FESTIVAL

Si sono chiuse ufficialmente il 31/01/2016 le iscrizioni alla quinta edizione del Pending Lips Festival, proseguendo nel segno della continuità rispetto al grande riscontro goduto nelle prime quattro edizioni. Sono quasi 250 le iscrizioni giunte all’attenzione della direzione artistica. Di queste, solo 30 sono state selezionate e sono pronte ad esibirsi all’interno delle serate in calendario per la manifestazione.

Ecco l’elenco delle 30 band partecipanti
(in ordine alfabetico e con link alla pagina facebook)

Baudelaire’s Conspiracy
Before Bacon Burns
Cartoline Da Marte
Edless
Elaflein
Erica Romeo
Flowers Et Chains
Gabriele Laponte
Gravita
Il Nuovo Corso
Il Ragazzo Del Novantanove
Krang
Ku Da
La Macchina Di Von Neumann
Malkovic
Neue Wilden
Oslavia
P-Flash
Phantorama
Piz&TheBlueRadio
Plankton Dada Wave
Sara Fou
Seveso Sasino Place
Tales Of Unexpected
The Cat And The Fishbowl
The Snatch
Ulalùm
Vikowski
Wicked Expectation
Zebra

La cornice del Maglio, cuore pulsante della storica zona industriale di Sesto, ospiterà le serate della fase contest, rispettivamente suddivise in Eliminatorie (15 febbraio, 29 febbraio, 7 marzo, 14 marzo e 21 marzo) e Semifinali (4 aprile, 11 aprile e 18 aprile), in cui si daranno battaglia i migliori progetti musicali emergenti con lo scopo di ottenere l’accesso alla Finale (9 maggio) e giocarsi la vittoria. Il vincitore avrà la possibilità di registrare gratuitamente un singolo prodotto da Simone Sproccati al Crono Sound Factory di Vimodrone, di ottenere tre mesi di pacchetto promozionale gratuito (ufficio stampa, promozione, booking) messo a disposizione dall’agenzia Costello’s e di mettersi in mostra infine, all’interno della prestigiosa cornice del Carroponte, al fianco di una band di grande rilievo sul piano nazionale e/o internazionale. Il tutto sarà condito poi da numerosissimi altri “premi speciali”, recensioni, live report ed interviste, possibili grazie alle innumerevoli partnership con importanti webzines musicali, quotidiani e radio nazionali e locali.

Questo il calendario delle eliminatorie
clicca sulla data per l’evento ufficiale

15.02.2016 ~ Pending Lips 2016 ~ 1° Eliminatoria
Ore 21.00: Gabriele Laponte
Ore 21.30: The Snatch
Ore 22.00: Ku Da
Ore 22.30: Zebra
Ore 23.00: Neue Wilden
Ore 23.30: Edless

29.02.2016 ~ Pending Lips 2016 ~ 2° Eliminatoria
Ore 21.00: Seveso Casino Palace
Ore 21.30: Elaflein
Ore 22.00: Il Ragazzo Del Novantanove
Ore 22.30: Flowers Et Chains
Ore 23.00: La Macchina Di Von Neumann
Ore 23.30: Sara Fou

07.03.2016 ~ Pending Lips 2016 ~ 3° Eliminatoria
Ore 21.00: Piz&TheBlueRadio
Ore 21.30: Cartoline Da Marte
Ore 22.00: P-Flash
Ore 22.30: Before Bacon Burns
Ore 23.00: Vikowski
Ore 23.30: Erica Romeo

14.03.2016 ~ Pending Lips 2016 ~ 4° Eliminatoria
Ore 21.00: Ulalùm
Ore 21.30: Oslavia
Ore 22.00: Plankton Dada Wave
Ore 22.30: The Cat And The Fishbowl
Ore 23.00: Il Nuovo Corso
Ore 23.30: Krang

21.03.2016 ~ Pending Lips 2016 ~ 5° Eliminatoria
Ore 21.00: Phantorama
Ore 21.30: Tales Of Unexpected
Ore 22.00: Wicked Expectation
Ore 22.30: Baudelaire’s Conspiracy
Ore 23.00: Gravita
Ore 23.30: Malkovic

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Il festival Jazz Re:Found sbarca a Torino (da questa sera!)

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Dopo sette edizioni a Vercelli, Jazz Re:Found, festival legato alla musica elettronica e alle contaminazione con il jazz, il soul e l’hiphop, si sposta a Torino proponendo un cartellone di altissimo livello artistico.

Giovedì 3 dicembre
Presso CAP10100
Pugile
Populous
Gold Panda
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Venerdì 4 dicembre 
Presso CAP10100
Soul Train Torino
Next One
Roy Ayers

Debruit
Presso AZIMUT CLUB
MDC
Nigro & Vietti
TurboJazz
Carl Craig
Gambo
Galdalf
Info & Ticket
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Sabato 5 dicembre
Presso ESPERIA
Rocco Pandiani
Soulful Torino
Afrobeat Torino
Thundercat
Presso Q35
DJ Fede
DJ Premiere

Moodyman
Theo Parrish
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Domenica 6 dicembre
Presso ESPERIA
Rocco Pandiani
Soulful Torino
Painé
IMQF +++ Awards
Passenger
Katzuma
Luca Trevisi
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Lunedì 7 dicembre
Presso AZIMUT CLUB
The Sweetlife Society
Swindle
The Dreamers

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La prima edizione del Truentum Music Fest, questo weekend a Martinsicuro (TE)

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Sabato 1 e Domenica 2 agosto si terrà la prima edizione del Truentum Music Fest, organizzato dal Comune di Martinsicuro, in provincia di Teramo.
L’evento è totalmente gratuito e si terrà in Piazza Cavour, a due passi dal mare.

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Ecco la line-up completa e gli orari!

SABATO 1 AGO:
Ore 22:00 Borghese
Ore 23:00 albedo
Ore 00:00 Maria Antonietta

DOMENICA 2 AGO:
Ore 22:00 Two Guys, One Cup
Ore 23:00 Black Eyed Dog
Ore 00:00 Jennifer Gentle

I DJset pre-serata saranno invece a cura di Pink Rabbits

evento facebook – https://www.facebook.com/events/120110518325550/

 

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L’ importanza di essere piccoli: poesia e musica nell’appennino

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È arrivata alla V edizione L’importanza di essere piccoli_poesia e musica nell’appennino, una rassegna “minuta” che dal 3 al 6 agosto ritorna nelle valli, nelle pievi, nei castelli, nei borghi dell’Appennino tosco-emiliano con un passo volutamente più lento di quello preteso dal mondo odierno. Questo legame con le storie e i luoghi ‘minori’ è rafforzato dal gemellaggio che quest’anno lega L’importanza di essere piccoli a due storici festival che arrivano da lontano sia spazialmente che temporalmente: inizia infatti un colloquio per consonanza di intenti, poetiche e modi con la XXII edizione del festival Stazione di Topolò/Poastaja Topolove (10-19 luglio 2015) provincia di Udine, al confine con la Slovenia. con l’XI edizione del Cabudanne de Sos Poetas (3-6 settembre) festival di poesia che si svolge a Seneghe, provincia di Oristano in Sardegna. Questi tre festival, sparsi per l’Italia e diversi per linguaggi e paesaggi, hanno sentito un’aria comune che li ha portati a dialogare sia per quanto riguarda le scelte artistiche che sostenendosi nella promozione, partendo dal presupposto che la marginalità è la ricchezza che più li caratterizza.

PROGRAMMA
3 agosto – Castello Manservisi, Castelluccio di Porretta Terme (BO)- h.21
ELISA BIAGINI (lettura/incontro)
CRISTINA DONA’ (live acustico in duo)

4 agosto – “Scaialbengo” centro culturale ippico, Castel di Casio (BO)- h.21
GUIDO CATALANO (lettura/incontro)
FRANCESCO DI BELLA (live acustico)

5 agosto – Castagno di Piteccio (PT)- h.21
A. LONGEGA e A. TEODORANI (lettura incontro)
DELLERA (live acustico)

6 agosto – Pieve della Rocca di Roffeno, Vergato (BO) )- h.21
EMILIO RENTOCCHINI (lettura/incontro)
DIODATO (live acustico)

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e in caso di pioggia si svolgeranno ugualmente nei luoghi indicati.

INFO
www.sassiscritti.wordpress.com
sassiscritti@gmail.com

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Jazz d’oltreoceano a Mattinata, sabato 18 luglio Wayne Tucker in concerto

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Dopo Otmaro Ruiz, Maurizio Rolli, Rocco Zifarelli e band, sabato 18 Luglio riprendono i grandi concerti del Mattinata Festival 2015, targati MAD, con un astro nascente del jazz, il trombettista, compositore e arrangiatore newyorkese Wayne Tucker e il suo Orguitan Quartet.

Il concerto, ad ingresso libero grazie al patrocinio e al contributo del Comune di Mattinata, avrà luogo a partire dalle ore 21.30 in via Vittorio Veneto.

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Il nuovo big del jazz Wayne Tucker, in ascesa su scala mondiale, sarà accompagnato dal talentuoso pianista jazz campano Alessio Busanca all’organo elettrico, da Massimo Barrella alla chitarra e da Stefano de Rosa alla batteria.
Tucker proviene da Syracuse-NY e, nonostante la sua giovane età, vanta già prestigiose collaborazioni con molte star del jazz contemporaneo e icone pop come Elvis Costello e Taylor Swift. Ha suonato in alcuni dei più importanti club Americani e in molti festival in giro per il mondo. “When I was a child” è il titolo del suo debutto discografico per la One Trick Dog Record come band-leader, compositore e arrangiatore.

Prossimo appuntamento domenica 26 luglio con il gruppo folk Uaragniaun, band di ispirazione etnica e popolare, con un progetto di ricerca e rivisitazione della musica del popolo delle pietre, con corde, fiati e tammorre.
La direzione artistica del MAD fa sapere, inoltre, che a breve saranno recuperati i concerti rinviati la scorsa settimana dell’Orchestrina Biancosarti e di Mario Salvatore.

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Dal 20 al 23 agosto, i Calexico e molti altri all’Ariano Folkfestival

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Quest’anno l’Ariano Folkfestival festeggia il suo ventennale e porta in Irpinia, tra gli altri, gli indiscussi re dell’alt country, i Calexico.

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Frontera è la parola d’ordine ed il filo conduttore di questa edizione.
Dal 20 al 23 agosto quindi ad Ariano Irpino si incontreranno, generando un incredibile melting pot, culture e suoni dal Sud e dal Nord del mondo.
Il Folkfestival sarà anche cinema, arte e gastronomia, per rendere definitivamente imperdibile uno tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music.

Frontera perché Ariano Irpino è una frontiera. Al centro dello stivale, stretto fra Campania, Puglia e Basilicata sa di essere un posto di confine dove le culture possono mischiarsi più facilmente che altrove. La frontiera come ospitalità, come scambio pacifico di culture, come integrazione, come possibilità di differenze che sono ricchezze è il tema portante di questa edizione dell’Ariano Folkfestival e forse più in generale la sua missione da sempre.
Negli anni passati la manifestazione ha ospitato oltre 200 band provenienti da 20 diverse nazioni con nomi del calibro di Gogol Bordello, Vinicio Capossela, Goran Bregovic, Bombino, Instituto Mexicano del Sonido, Balkan Beat Box e Tony Allen, Seun Kuti + Egypyt 80, Alborosie, Dubioza Kolektiv e tanti altri.

Ecco il programma completo dell’edizione 2015, giorno per giorno, a partire dalle ore 22.

giovedì 20 agosto
FORRO’ MIOR (Italia)
ORCHESTRA CESARIA EVORA original (Capo Verde)
MAU MAU (Italia)
LORD SASSAFRASS (Spagna)

venerdì 21 agosto
HOLLIE COOK (Uk)
EL V GARDENHOUSE feat SERGENT GARCIA (Italia/Francia)
BATIDA (Portogallo)
DJ SCRATCHY (Uk)

sabato 22 agosto
LUCA BASSANESE E LA PICCOLA ORCHESTRA (Italia)
TINTURIA (Italia)
MASCARIMIRI feat NUX VOMICA (Italia/Francia)
LORD SASSAFRASS (Spagna)

domenica 23 agosto
DEAD COMBO (Portogallo)
ORKESTA MENDOZA (Usa/Az)
CALEXICO (Usa/Az)
DJ SCRATCHY (Uk)

Biglietti
singola serata / 10 euro
abbonamento con t-shirt / 30 euro
concerto Calexico / 15 euro + d.p. / al botteghino 18 euro

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Vasto Siren Fest: annullato il live di Nadine Shah, aggiunto quello degli Is Tropical

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Aggiornamenti dal Vasto Siren Fest!

Per motivi indipendenti dalla volontà dell’organizzazione la performance di Nadine Shah è annullata.
In compenso alla line-up si aggiungono gli Is Tropical!

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L’appuntamento è dal 23 al 26 luglio a Vasto (CH).
Guarda il teaser ufficiale!

Biglietti e Abbonamenti
40 euro + d.p. venerdì 24
40 euro + d.p. sabato 25
60 euro + d.p. abbonamento venerdì e sabato

Prevendite disponibili su
www.ticketone.it call center 892 101
www.vivaticket.it call center 892 234
www.ticket.it call center 02 54 271
www.ciaotickets.com infoline 085 972 0014

info: siren@sirenfest.com – www.sirenfest.com

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Nessun Dorma Guidonia Rockfest, dal 12 al 14 giugno a Guidonia Montecelio (RM)

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Una tre giorni gratuita di musica dal vivo con il meglio del rock alternativo italiano. Così si presenta, nella sua prima edizione, Nessun Dorma – Rock Festival,  il 12, 13 e 14 Giugno 2015 presso la pineta comunale di Guidonia Montecelio.

Sul palco si alterneranno il Pan del Diavolo, Il Muro del Canto, Kutso, Marta sui Tubi, Il Management del dolore post operatorio e Fast Animals and Slow Kids.
Come ogni grande festival che si rispetti, anche il Nessun Dorma avrà la sua area SECOND STAGE: tutti i giorni dalle ore 18:30 e fino ad inizio concerti, si esibiranno sul palco dedicato ai gruppi emergenti alcuni degli artisti più promettenti del territorio. Grazie alla collaborazione tra Underground Zone e altre realtà attive sul territorio, l’assessorato alla Cultura ha voluto mettere a disposizione una vetrina prestigiosa come il Guidonia rock fest perché possano mostrare il proprio talento a un pubblico vasto.
Fortemente voluto dall’amministrazione comunale e in particolare dall’assessore alla cultura Andrea Di Palma, Nessun Dorma – Rock Festival nasce con l’obiettivo di portare nel centro Italia le proposte della nuova musica indipendente italiana, quella slegata dalle solite logiche, radiofoniche e televisive ed anche per soddisfare l’urgente richiesta di moltissimi giovani nati o cresciuti in quest’area Metropolitana, di vedere rappresentata anche la loro cultura e le proprie passioni musicali, rispetto a quelle spesso usa e getta imposte dal mercato discografico.

Si partirà Venerdi 12 con Il Pan del Diavolo, l’esplosivo duo palermitano che sta portando in tour le canzoni del nuovo lavoro Rockfolkboom, una miscela di folk rock d’oltreoceano e carisma mediterraneo. A seguire sarà la volta de Il Muro del Canto, formazione capitolina che fa della sua romanità una bandiera. Fra racconti e canzoni d’autore appassionate, protesta e riflessione, andrà in scena il lato più oscuro, duro e moderno della tradizione. Il Muro del Canto ha da poco pubblicato il nuovo singolo e video, “Figli come noi”. Scritto di getto sull’onda delle frequenti notizie di attualità legate al tema degli abusi compiuti dalle forze dell’ordine in Italia,  il video (regia di Marcello Saurino) è stato realizzato in collaborazione con l’associazione ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa) e presentato lo scorso 18 aprile al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.

Sabato 13 i Kutso, reduci dalla fortunata partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Elisa”. Il quartetto capitanato da Matteo Gabbianelli propone spettacoli travolgenti, capaci di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico fra dinamiche imprevedibili e gli intelligenti testi al vetriolo. Dopo di loro i Marta sui Tubi , senza dubbio tra le più importanti realtà musicali dell’attuale panorama rock italiano. Anche per loro una partecipazione al Festival di Sanremo del 2013 ma soprattutto un’attitudine ai live che non teme paragoni. Un live grintoso, compatto, dinamico rodato sul campo, concerto dopo concerto. La loro prima raccolta ufficiale, Salvagente, uscita nel 2014 in occasione del decennale della band, vanta celebri duetti con i maestri Lucio Dalla e Franco Battiato.

Domenica 14 arriveranno Il Management del dolore post operatorio interessantissimi originali e provocatori, che hanno appena dato alle stampe il nuovo lavoro I Love You. Chiuderanno la kermesse i Fast Animals and Slow Kids tra le novità più fresche che il rock indipendente ha partorito negli ultimi anni. I FASK presenteranno al pubblico del Nessun Dorma l’ultimo lavoro in studio, Alaska.

Presentatore d’eccezione delle tre serate sarà il giornalista e critico musicale Federico Guglielmi.
All’interno dell’area attrezzata saranno presenti numerosi punti vendita con vinili, libri, cd, magliette e gadget, oltre alla presenza di stand gastronomici con eccellenti prodotti del territorio.
Vista l’importanza delle band che si alterneranno sul palco del festival e l’affluenza prevista, l’organizzazione ha pensato di adoperare per gentile concessione dell’A.S.D Guidonia, lo storico “Campo dei Pini” come luogo di stop e area relax. Distante pochi metri dalla location del festival, facilmente raggiungibile a piedi, si potrà usufruire dello spazio calpestabile del campo per installare tende ed utilizzare i servizi al suo interno. Ai fruitori dell’area, verrà distribuito un kit che comprende: Una t-shirt del festival, esclusivi gadget “Nessun Dorma” e, soprattutto, una pratica mappa del territorio per orientarsi e per scoprire le attività proposte all’interno e all’esterno del festival. La mappa conterrà inoltre indicazioni relative alle attività commerciali dove poter usufruire di agevolazioni economiche su menù creati appositamente per l’evento.

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Primavera Sound 2015 – parte I

Written by Live Report

Barcellona a maggio è una città ingiusta nella sua imprevedibilità meteorologica, e nonostante possa avvalermi di una informatrice in diretta sul campo finisco sempre per fare una valigia di dieci chili di inutilità. Nei giorni del Primavera Sound le temperature si rivelano sempre inversamente proporzionali alla pesantezza del vestiario selezionato. Portatevi dietro almeno due parka e potrete star certi di trovare un clima torrido come quello dell’edizione appena trascorsa (brezza marina violenta alle 4 del mattino a parte, quella non se ne perde neanche una).
La kermesse catalana ha compiuto quindici anni e in questo caso, pur trattandosi di una signora, mi permetto di dire che li dimostra tutti, perchè sotto la maggior parte degli aspetti l’affermazione è in senso buono. Quindici edizioni sono trascorse dalla prima nel 2001 a Montjuïc, una sola giornata per una dozzina di performance, fino a raggiungere rapidamente una portata tale da coinvolgere e apportare beneficio a tutta la città grazie all’ampio respiro internazionale di cui ormai gode (che non è solo un bel modo di dire quando ti capita di ingannare l’attesa pre-Interpol aggrappata alle transenne della prima fila in compagnia di due sconosciuti provenienti rispettivamente da El Salvador e da Israele).

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Ci sono tante cose che adoriamo del Prima ma ce ne sono anche molte altre che ci fanno incazzare parecchio. Forse è questo il motivo per cui continuiamo a tornarci, un po’ come ci ritroviamo a fare con gli amanti stronzi.

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Ci piace un sacco il fatto che, oltre alla tre-giorni intensiva al Fórum del Mar, tutta la settimana del Primavera Sound sia dedicata agli eventi live. Mercoledì sera, dopo un rapido ritiro del braccialetto (ultimo momento utile per sbrigare la faccenda evitandosi le code chilometriche del primo giorno di festival vero e proprio), ci gustiamo Albert Hammond Jr. e quella che sarà una delle varie performance della famiglia Strokes all’interno di questa edizione. Non ci piace però il fatto che il mercoledì sembri sempre un grosso sound check generale, e il palco ATP che guarda verso il mare aperto probabilmente non risulta di facile gestione. Timbro vocale nettamente meno virtuoso rispetto alle sue eccezionali doti di chitarrista ma, complice una sezione ritmica ben assestata, Hammond e i suoi ci fanno sculettare a dovere.

Il Primavera ci piace perchè è un viaggio nel tempo ininterrotto, che oscilla tra luoghi reconditi del passato e le ultime novità proiettate al futuro. Qualche salto sulle note di “Enola Gay” ma senza farsi intenerire troppo, perchè l’alternativa al momento revival che gli OMD ci offrono sono i Viet Cong all’Apolo, che valgono tutto il largo anticipo con cui conviene arrivare causa alta probabilità di restarne fuori.
Atmosfera da saloon per il main stage illuminato di rosso, Mike Wallace si aggira attorno al banchetto del merch sgranocchiando carboidrati non meglio identificati. Avrà modo e tempo di smaltirli durante un’ora di performance in cui pesterà sulla batteria con un’energia fuori dal comune. I giovani canadesi meritano tutta l’attenzione che hanno ottenuto dopo il debutto con l’EP omonimo in gennaio. Gli arrangiamenti in versione live suonano meno stratificati e l’essenzialità conferisce un vigore che va oltre ogni aspettativa, unito alla voce di Matt Flegel che perde la componente ovattata per farsi greve e urlata. Distorsioni prolungate e perforanti creano un’ipnosi scandita da percussioni potenti e marziali, che dettano di volta in volta le regole del gioco, ora caricando i giri dilatati per un tempo indefinibile, ora scemando e afflosciandosi, in un’altalena emotiva allucinogena.

https://www.youtube.com/watch?v=PR5ptoc9mMw

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Il giovedì mattina scopriamo che non ci piace affatto la prima novità di quest’anno, ossia la necessità di prenotazione per alcuni degli appuntamenti previsti all’Auditori Rockdelux. Ciò significa ad esempio dover arrivare al Forum alle 15, due ore e mezza prima dell’inizio della performance di Panda Bear, peraltro senza alcuna certezza di riuscire ad accaparrarsi i biglietti (un grazie e un concerto pagato per chi lo ha fatto anche per me che mi sono alzata alle 16). Ci piace però inaugurare accomodandoci sulle poltrone della grande sala al piano interrato del Museu Blau e lasciarci avvolgere da cotanta cornice, mentre l’eclettico newyorkese propone uno show in cui peripezie sonore e videoart pesano in egual misura, sensuale e psicotico, dallo stage fino al soffitto di specchi screziati che ne amplifica gli effetti.

Non ci piace invece quando il palco Pitchfork ci frega (e succede di frequente). I Twerps si rivelano imbarazzantemente giù di tono, ma qui non si ha mai tempo di annoiarsi, e ci piace un sacco avere l’imbarazzo della scelta quando si tratta di rivedere il piano d’attacco. Grazie a Baxter Dury al escenario Primavera l’aperitivo del giovedì è salvo.

Una delle cose che ci piacciono di più dei grandi festival è il fatto che in tali contesti gli artisti con lavori in uscita spesso regalino qualche anteprima. Del nuovo dei Sun Kil Moon, uscito qualche giorno dopo il festival, Kozelek ci concede più di un brano. Rompe il ghiaccio sapendo che c’è da rispondere a una domanda che il suo pubblico è costretto a porsi ogni volta, e la risposta è no, stavolta non si lascerà andare agli sproloqui, oggi solo buona musica (anche se poi qualche intermezzo non mancherà, e sarà persino piacevole). “Concederci” è chiaramente un eufemismo se abbinato al soggetto in questione, che dopo una mezz’ora abbondante di performance chiede al pubblico di scegliere tra “Dogs” e uno dei brani inediti, e al sentirsi rispondere la prima opzione esclama un “fuckin’ Dogs!” e sceglie l’altra. Tra i brani nel passato più o meno prossimo, c’è spazio quindi anche per scoprire che nell’atteso Universal Themes le tendenze didascaliche diventano a tratti veri e propri spoken, che si alternano a momenti strumentali più decisi rispetto all’apparato di Benji.
No, proprio non ci piace il fatto che in ogni momento ci siano così tante performance in contemporanea. Capita infatti che scegliendo Kozelek e soci ci si trovi costretti a saltare i Replacements, ma mettetevi l’anima in pace il prima possibile perchè le rinunce saranno tante quante le gioie.

Ci piace parecchio anche lo stage Rayban, con la gradonata vista mare su cui bivaccare all’ora di cena (o in tarda notte, quando la batteria è ormai al 10%). Birra annacquata, paninozzo e Mikal Cronin, ed è subito paradiso. L’eclettico bassista di Ty Segall viaggia ormai spedito sulla sua strada solista e confeziona uno show che si rivelerà tra i migliori di questa edizione, miscelando con disinvoltura episodi del passato Garage con le gemme di Power Pop degli ultimi due album.

Gli Spiritualized sono ormai veterani della manifestazione e non deludono, col loro Alt Rock di qualità che in versione live si srotola con violenza su un pubblico adorante.
Mi dicono dalla regia che l’audio del palco Heineken non ha aiutato i Black Keys. Buon per chi come noi, dopo la psichedelia anglosassone, agli “ohh o-o-ohh” ha preferito trasferirsi al set di Chet Faker.
Ci piace il fatto che da qualche anno il programma del Prima si riveli sempre ben calibrato anche dal punto di vista degli orari, concedendo parecchio spazio anche alle performance elettroniche (in numero limitato fino a poche edizioni fa, anche perchè a un mese di distanza Barcellona ospita un’altra manifestazione interamente dedicata al genere, il Sónar). Dopo la mezzanotte è il momento di iniziare a muovere un po’ il culo a ritmo. Con formazione al completo alle spalle l’australiano si dimena sul palco e fa scintille dividendosi tra microfoni e synth, snocciolando i brani di Built On Glass col morbido timbro Soul che scivola sensuale su un compatto tappeto sintetico fatto di ritmi trascinanti.

Ci piace mantenere intatto il mood, e al cospetto di James Blake il danzereccio di certo non manca, ma l’atmosfera si fa più sofisticata e penetrante. Blake allestisce un set impeccabile e magnetico, senza alcuna necessità di riempire fisicamente il mastodontico stage Heineken, seduto alle tastiere a generare loop in cui la sua voce straordinaria si dilata all’infinito e si attorciglia alle distorsioni propagandosi viscosa.
Tra il pubblico c’è lo stesso Chet Faker, in un tentativo poco riuscito di mimetizzarsi con un foulard in testa a mo’ di chador (ma forse anche un po’ inutile poichè nessuno sembra riconoscerlo a parte noi). Dissuasi da una eloquente occhiataccia del suo accompagnatore, concludiamo il primo giorno di festival senza riuscire a portare a casa alcun selfie con VIP.

I prossimi giorni continueranno a veder susseguirsi performance indimenticabili, ma altrettanto indimenticabili saranno anche un paio di imprevisti.

In attesa della seconda parte gustatevi il live integrale di Mikal Cronin.

https://www.youtube.com/watch?v=Kxdpznuy9j8

 

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Flowers Festival, estate calda alle porte di Torino

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FLOWERS FESTIVAL è un nuovo festival musicale che si tiene a Collegno (TO), dal 4 al 27 luglio, nel Parco della Certosa, parco urbano di 400.000 mq, in un’area attrezzata per 5000 spettatori.
L’area spettacolo, allestita nello spazio noto come Cortile della Lavanderia, è racchiusa da due delle grandi esperienze di riprogettazione urbana messe in atto dalla Città di Collegno: la Lavanderia a Vapore, eccellenza della danza contemporanea internazionale e il Padiglione 14, centro culturale giovanile.

In quello che fu il Cortile della Lavanderia del Manicomio di Collegno, nasce FLOWERS FESTIVAL, che riporta alla mente i grandi spettacoli di teatro e musica cha a partire dagli anni ottanta, (momento dell’abbattimento delle mura manicomiali) fino ai primi duemila, hanno contribuito al rinnovamento di questi spazi meravigliosi, sull’impulso della amministrazione pubblica.
Il Flowers Festival, riparte da lì, da quello stesso bisogno di condivisione e apertura. Si presenta come festival di livello nazionale, ospitando due artisti/manifesto di grande trasversalità come PATTI SMITH e GORAN BREGOVIC o ancora CAPAREZZAMODENA CITY RAMBLERSAFRICA UNITE e MARLENE KUNTZ per restare nel nostro Paese. Ancora nomi internazionali dai suoni caldi e inclusivi come CHINESE MAN (Fra), GROUNDATION (Usa), DUBIOZA KOLEKTIV (Ser), DUBFX (Aus), BONOBO (Uk) e le star dell’elettronica divertente con DJS FROM MARS e DJ SHANTEL (Slo). Poi uno spazio ai suoni giovanissimi e popolari con il rap di SALMO, GEMITAIZ & MADMAN e CLEMENTINO, al nuovo reggae italiano dei MELLOW MOOD, agli alfieri dello swing SWEET LIFE SOCIETY e BANDAKADABRA al gruppo giovane per eccellenza di questi anni dieci: LO STATO SOCIALE con MAGELLANO e L’ORSO.
E ancora, il meglio della musica indipendente italiana: TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, ORCHESTRINA DI MOLTO AGEVOLE, AUCAN, GODBLESSCOMPUTERS, MANAGEMENT DEL DOLORE POSTOPERATORIO.

La prima edizione presenta artisti provenienti da diverse nazioni, tutti di grande richiamo e dai prezzi di biglietto popolari, compresi tra i 5 e i 25 euro.
Tutti i concerti hanno una parte notturna di qualità che si basa sulle principali serate dell’area metropolitana torinese. Si va dalla serata fané AVANZI DI BALERA, ad I LOVE ROCK, firmata dai Mostricci; dall’elettroswing di SWEET LIFE SOCIETY alla festa per una buona causa, PARTYCILLINA, realizzata dagli studenti della Facoltà di Medicina.
La condivisione è alla base dello spirito del neonato festival: infatti, se la progettazione dello stesso è opera dell’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, l’esperienza che ha creato negli anni i principali festival piemontesi (Traffic, Pellerossa, Extrafestival per citarne alcuni), la stessa viene aperta a molte collaborazioni: dalla discografica rap BM Records alla principale agenzia della scena alternativa italiana BPM; dai collettivi artistici di Partycillina e Sweet Life Society a quelli etici di Slow Food International.
E ancora da segnalare l’attenzione per il territorio di Collegno e dell’area in cui si svolge il festival utilizzando tutte le capacità professionali sviluppate negli anni nell’esperimento pilota di riqualificazione Padiglione 14. Dalla realizzazione del kinder garden, funzionante nelle serate del festival ai servizi di pulizia, accoglienza e catering interni.

Flowers Festival è realizzato grazie al sostegno di Città di Collegno, Regione Piemonte e il patrocinio di Città Metropolitana Torino.

Ecco il calendario degli appuntamenti.

04 luglio: INDIEPENDENCE DAY: TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, AUCAN, GODBLESSCOMPUTER, MANAGEMENT DEL DOLORE POSTOPERATORIO, ORCHESTRINA DI MOLTO AGEVOLE e altri
07 luglio: MODENA CITY RAMBLERS, DUBIOZA KOLEKTIV
08 luglio: DUB FX, BONOBO
09 luglio: SALMO, GEMITAIZ & MADMAN, CLEMENTINO
10 luglio: MAX GAZZÈ, DENTE, DJS FROM MARS e altri
11 luglio: CAPAREZZA
12 luglio: GORAN BREGOVIC, DJ SHANTEL, BANDAKADABRA 
14 luglio: CHINESE MAN, SWEET LIFE SOCIETY
17 luglio: MARLENE KUNTZ perform CATARTICA
22 luglio: GROUNDATION, MELLOW MOOD

23 luglio: AFRICA UNITE 
24 luglio: STATO SOCIALE, L’ORSO, MAGELLANO
27 luglio: PATTI SMITH performs HORSES

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Musica e Cinema a Torino: Seeyousound Festival

Written by Senza categoria

Si svolgerà a Torino il Seeyousound, il primo Festival in Italia completamente dedicato al cinema di genere musicale, nei giorni 14, 15, 16 e 17 maggio 2015 (in contemporanea al Salone Internazionale del Libro che si terrà presso il Lingotto Fiere negli stessi giorni). Il Festival sarà caratterizzato da una molteplicità di eventi, tutti correlati e connessi tra loro grazie ad un comune denominatore: la musica.
Conferenze, mostre, concerti, dj set ma soprattutto cinema, la sezione presente in maniera più corposa, per la quale sono previsti tre concorsi relativi alle categorie lungometraggi (LONG PLAY), cortometraggi (7-INCH) e videoclip (SOUNDIES).

Il programma completo è consultabile al sito www.seeyousound.org

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