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Smoke The Bees

Written by Interviste

Tra le pagine di Rockambula accogliamo i piemontesi Smoke The Bees che ci portano all’interno del loro debutto musicale del loro Garrincha. Un viaggio musicale che fonde diverse espressioni e influenze della scena alternative in una contaminata armonia di forte identità rock.

Ciao ragazzi, presentate i Smoke The Bees ai lettori di Rockambula a partire dalla curiosa scelta del nome.
Smoke The Bees è un progetto musicale alternative rock fondato a Torino da Lorenzo Rando nel 2011. Smoke The Bees si traduce con “affumicare le api”, un processo dell’apicoltura in cui l’apicoltore getta del fumo nell’alveare. Questo fumo confonde le api, mescolando gli odori e prevenendo la produzione del feromone che informa le api del pericolo causato da una persona esterna che si introduce nell’alveare. Qui si gioca la dicotomia tipicamente modernista di conformismo di massa vs alienazione individuale. Le api, infatti, smarrendosi, lasciano che la vita si prenda gioco di loro, proprio come noi. La nostra musica nasce da una naturale propensione a miscelare diverse espressioni della scena alternative in una contaminata armonia.
La line-up attuale è:
• Lorenzo Rando (chitarra, voce)
• Maze (basso)
• Samir Hadade (batteria)

Il vostro lavoro Garrincha si presenta abbastanza eterogeneo musicalmente. Dato che sono “solo” sei pezzi vi va di dirci una parola o anche un aggettivo per descriverli tutti?
I sei brani di Garrincha sono quasi una sfida al classico formato da EP, essendo a tutti gli effetti più vicini a un album. La sfida si sviluppa in modi e umori diversi nel corso del viaggio musicale che il disco propone; dai tempi dispari dell’orecchiabile “Yonder” al singolo radio-friendly “Garrincha”, il viaggio continua ambiziosamente verso una “Wrong” tutta orientata al groove di basso e batteria. “Chief Seattle”, figura storica di un passato infelice della colonizzazione nord-americana, e “The Mule”, un’antica favola di Esopo, sono un apprezzato cambio di passo che sfocia poi nell’atmosfera scura e sinistra del finale “Murder Song”.

Esiste un filo rosso che unisce i vari brani?
La creazione di Garrincha EP è stata naturale e organica così come la relazione dei suoi musicisti. È un lavoro arrivato come una necessità di lasciare un “segno” musicalmente e artisticamente in una forma che non fosse quella eterea e sfuggente di un gruppo emergente.

Il nome Garrincha è un tributo all’omonimo calciatore brasiliano che dopo tanto successo avuto nel mondo del calcio per il titolo di miglior dribblatore decide di condurre una vita di eccessi per poi farla finita. Come mai vi siete ispirati a questo personaggio?
Seguiamo il calcio, anche se non ci consideriamo particolarmente ossessionati. Insomma, se dobbiamo scegliere se suonare o vedere una partita suoniamo, per capirci. Abbiamo scelto questo pezzo per far conoscere la storia di questo affascinante personaggio che spesso passa in sordina ai più in favore di nomi più blasonati. Rientra nelle scelte poetiche dei testi che spesso approfondiscono storie di persone, luoghi e situazioni curiose e singolari.

L’intento è quello di riuscire a riproporre fedelmente quello che si sente su disco nei live, secondo voi qual è il segreto per raggiungere questo stato di equilibrio?
Gli strumenti suonati sono esclusivamente chitarra elettrica, basso e batteria, con l’obiettivo di rendere il disco il più vicino possibile alle performance live. Garrincha EP mostra, secondo noi, scelte musicali eclettiche pur mantenendo una coesione artistica e musicale del tutto, che conferisce un sound distinto e piacevole. È una netta dichiarazione di intenti da parte nostra che fungerà senz’altro da promessa a nuove idee musicali che nel breve termine daranno vita al nostro primo album originale.

Progetti futuri, c’è in mente l’uscita di un nuovo videoclip o già lavorate al nuovo album?
Stiamo valutando la possibilità di realizzare un nuovo videoclip. Il feedback dei nostri fan è fondamentale per noi,. Cogliamo quindi l’occasione per chiedere ai nuovi ascoltatori quale sarebbe il pezzo di cui vorrebbero vedere un prossimo video! Nel frattempo continuiamo come assiduità la fase compositiva. Buona parte del nuovo album è infatti già stata scritta. Siamo molto ottimisti in virtù di una crescente intesa musicale e maturità compositiva, e coglieremo i prossimi appuntamenti live per presentare ai nostri ascoltatori dei nuovi brani in anteprima.

Visto che ci siete, nel salutare, volete ricordare qualche appuntamento live in particolare?
Molto volentieri! I concerti in programma sono venerdì 12 giugno in occasione della Festa della Musica, in cui suoneremo un set acustico per le vie storiche del Quadrilatero Romano di Torino. Il giorno seguente, sabato 13 giugno, suoneremo presso il negozio Pepe Jeans in via Lagrange, strada commerciale nel centro di Torino. Il concerto sarà in una location insolita, in “vetrina” dello stesso negozio. Sarà un’occasione per presentare il disco e interagire con una nuova audience. Giorno 21 giugno suoneremo invece un doppio concerto in Francia, a Nizza nella piazza centrale della città in occasione della Fête de la Musique, che in Francia sentono tantissimo come opportunità di festa e condivisione. Concludiamo con un live set completo il 9 luglio al Caffè del Progresso, a Torino.

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