Lunedì si è tenuta la terza serata di eliminatorie del Pending Lips Festival. Una gara che mette in competizione tante band, tanti generi e che permette ai giudici e agli spettatori di conoscere nuove realtà musicali. La serata è stata interessante e musicalmente molto varia: dall’Indie Rock, al Post Rock, passando per lo Stoner e l’Hard Rock. Le tre band che si sono aggiudicate il passaggio alla semifinale sono: Fitzcataldo & The Trivettes, premiati anche dalla giuria tecnica, Lo Stato Interessante e i Someone Else’s Sisters. Noi di Rockambula abbiamo ascoltato attentamente e abbiamo deciso di premiare, per questa serata, una delle band escluse dalla semifinale i The Singer Is Dead. Il gruppo milanese nasce nel 2012 dall’idea dei fratelli Luca e Dario Doldi. Sono in quattro, il loro primo EP autoprodotto è uscito il 26 febbraio del 2014 e propongono un energico Post Rock. Sulla loro pagina facebook dichiarano: ”L’idea alla base del progetto è suonare senza limiti di genere, struttura o durata e farlo senza voci; avendo come unica linea guida le sonorità vicine al post-rock”. Dopo averli sentiti suonare live, confermiamo la loro dichiarazione. Tra tutte band salite sul palco, i The Singer Is Dead hanno dimostrato un’ottima tecnica, grande cura e attenzione per i suoni e una buona dose di forza e potenza, tutti elementi più che apprezzabili, considerata la scelta di privarsi del cantato. Nei brani proposti live, le due chitarre delineano il mood e la direzione del pezzo, spesso viaggiando insieme, trattandosi di Post Punk, mi sono mancate le derive eteree, e i loop sonori morbidi, che dilatano lo spazio e ti fanno perdere, alla God Is a Astronaut, soppiantante da influenze più Metal ed una batteria molto pressante e poco chirurgica. L‘impressione generale è comunque positiva, e se queste sono le premesso non possiamo che essere fiduciosi sul futuro del gruppo, lanciandogli la sfida ad osare ancora di più e continuare a sperimentare nuove soluzioni stiliste, nuove metriche e nuove sonorità.