Gabriele Finotti Tag Archive

Il Video della Settimana || La Malora – “Claudio Baglioni”

Written by Novità

Territorio Rock firmato da Gabriele Finotti (Misfatto) e la sua OrzoRock Records che sa di provincia e piccole città, che sa di sala prove e serate di birra, di amici, di locali, di rabbia, di rivoluzione cantata.

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Il Video della Settimana: Stanza 249 – “Spio”

Written by Senza categoria

Raccontare questo disco non è per niente cosa facile, anzi. È come raccontare un trancio di bella vita dell’underground piemontese… ma non solo: direi che si respira aria e tempo di anni irrequieti di giovani fermenti musicali, i ragazzi, le sale prove, le scritture inediti e quel rock manifesto dei nostri palazzi e delle nostre città. Esce Sulfurea per mano della ORZOROCK Records di Gabriele Finotti e guai a chiamarlo solo una compilation: questo disco è una storia, è una fotografia, è un incontrarsi di nuovo. All’appello rispondono 3 storiche band di Acqui Terme: La Malora, Cieli Neri Sopra Torino e Ciccho de March.. Loro che per anni hanno condiviso la stessa sala prove denominata Stanza 249. A comandare tutto c’è il singolo che manteca volti esperienze e suoni, il singolo inedito, testimonianza del futuro che arriva. Si intitola “Spio” corredato dal bellissimo video diretto da Gabriele Barrocci e noi l’abbiamo scelto come video della settimana per Rockambula. Ma oltre questo ci sono altri 6 brani, due per ciascuno. Un disco che senza sosta e fermate di servizio ci tele-trasporta inevitabilmente in quel fermento degli anni ’90, in quel rock giovanile quasi adolescenziale ma molto molo puro e, soprattutto, spirituale. Quando comandava l’istinto e la musica, quando la sala prova radunava tutto del nostro vivere oltre le righe del dovere, le prime trasgressioni alla linea guida, la vita di provincia, gli autobus, i primi amori, i concerti, i locali, i primi sentori di libertà nelle ore notturne. Un bellissimo progetto che suona grunge, quel rock sporco che rubiamo da generazioni in ogni ascolto americano, lo stesso che dai Sex Pistol arriva fino al Pop dei Litfiba o alla ruggine degli Afterhours. Non solo un disco quindi. Piuttosto un viaggio. Non solo musica quindi. Piuttosto una indimenticabile fotografia. Bella prova di stile Mr. Finotti, dipinto a mano il presente per raccontare quello che vorremmo avere di nuovo domani…play loud.

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Il Video della Settimana: Misfatto – “Through The Silence”

Written by Senza categoria

Ci troviamo a due passi da Lisbona, al limite ultimo che separa il giorno dal resto del mondo. Ecco cosa ci aspetta, tra le righe e neanche tanto, se ci immergiamo nell’ascolto di questo Rosencrutz is Dead ultimo lavoro dei Misfatto di Gabriele Finotti, da oltre 25 anni sulle scene discografiche. Terzo ed ultimo disco di una trilogia partita dal libro dello stesso Finotti dal titolo La Chiesta Senza Tetto – 35 Sogni a Lisbona, proseguita poi con il disco Heleonor Rosencrutz uscito lo scorso anno ed oggi il finale, cruento e metallico. Trip Rock in un inglese fin troppo basico cantato dalla splendida Melody Castellari. Metropolitane luci di led immersi in notturne visioni, a spasso tra Rock allucinogeno e psichedeliche sensazioni. Il video la dice lunga: “Throug the Silence”. Ed è scuola e proseliti a spasso per la rete. Un nuovo lavoro per i palati fini di un genere ancora troppo poco conosciuto in Italia.

Nel vostro Trip Rock di oggi quali sono gli ingredienti particolari che siete andati ad inserire rispetto alle precedenti produzioni?
Esiste una completezza di per sé, la trilogia del libro e dei 2 album musicali, che rende credibile lo stesso concetto di trip-rock che trasmette la musica dei Misfatto. Dal 2000 abbiamo coniato questo termine musicale tutto nostro, ed ora mi porto il fardello sulle spalle e lo porto in giro, nei concerti e altro…la tecnologia e gli anni che passano hanno poi influito sulla definizione del nostro genere musicale, pur avendo cambiato la voce della band, ma non la mano creativa di partenza.

Oggi l’inglese vi rende più internazionali o è solo un arrangiamento di gusto?
Rosencrutz is Dead è un album in inglese per scelta. La vera creatività di partenza, ahimè , è nella nostra italica lingua, così cattiva, ma così diretta anche nella musica rock. Faccio una ricerca precisa con l’italiano perché sia la pronuncia meno dura e tagliente, come spesso accede negli ascolti di tante band di terra nostra. Rosencrutz is dead suona ancora più rock, oltre che per le chitarre più alte, anche per la lingua inglese. Molti hanno accennato alla semplicità di stesura dei testi, ma è assolutamente voluto. Provate ad ascoltarvi ELEVEN DEAD HEROES (2012) dei Misfatto, altro lavoro in inglese, dove i testi sono in un inglese difficile anche per madre lingua.

Oltre 25 anni sulle scene. Cosa significa per voi? Che responsabilità si porta dietro e che ambizioni restano?
L’ambizione che resta è quella di lasciare sempre più musica nel tempo. Il vino mi piace più stagionato possibile.

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Misfatto – Rosencrutzis Dead

Written by Recensioni

Sono passati ormai venticinque anni dalla prima apparizione in studio della trip-rock band piacentina Misfatto. Era proprio il 1990 quando vedeva la luce Il Peso dell’Innocenza, album nato in pieno periodo grunge. Di quelle atmosfere i Misfatto sono sempre rimasti figli, portando avanti una carriera che ha visto anche la pubblicazione, a nome del chitarrista Gabriele Finotti, di un volume edito da Zona chiamato La Chiesa Senza Tetto, un romanzo gotico ispirato ad una chiesa di Lisbona rimasta in piedi dopo il terremoto del 1755. Proprio dalla compenetrazione di musica e testo del libro nascono gli ultimi tre album della band Heleonor, Heleonor Rosencrutz e Rosencrutzis Dead. L’ultimo lavoro, uscito a maggio, è dunque la chiusura naturale della trilogia iniziata nel 2013. Siamo di fronte ad un lavoro intenso, dove la perfetta fusione tra cantato e linee melodiche è l’obiettivo primario della band. Dalla dimensione quasi rarefatta di “Kamaleon” si corre verso la deflagrazione di “Rosencrutzis Dead”, brano manifesto della band, passando per la carica “Walking Down the Sea” che ricorda i migliori Skunk Anansie . La voce di Melody Castellari è una gemma incastonata tra riverberi e distorsioni che creano una densità compositiva strepitosa e una pienezza sonora assai gradita in tempi del ritorno di fiamma per li lo-fi. Rosencrutzis Dead non è un ascolto facile, almeno al primo play. Ascoltandolo varie volte però si scopre un mondo meraviglioso fatto di messaggi segreti e codici nascosti e si entra, a piccoli passi, in un’idea. Nel periodo della musica usa e getta, dell’ascolto mordi e fuggi, la riconoscibilità diventa un elemento sempre più importante per essere ricordati nel calderone dell’epoca moderna e i Misfatto, oltre a un equilibrio e una credibilità disarmanti, possono fare vanto di questa rara dote.


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