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Gasparazzo, un live per la Resistenza

Written by Live Report

Sabato 12 aprile 2014 presso il Teatro Nuovo di Teramo si è esibita la band emiliana dei Gasparazzo. Si tratta, in realtà, di un ritorno a casa per due dei membri della band, Generoso Pierascenzi (chitarra) e Alessandro Caporossi (voce) in quanto originari del capoluogo, e in generale per il sodalizio emiliano-abruzzese, che si esibisce con una certa frequenza nella provincia teramana. I Gasparazzo si sono presentati al pubblico con un nuovo disco prossimamente in uscita, (“Mò Mò”) e una band rinnovata rispetto alla formazione del precedente lavoro; cambio di bassista con il contrabbassista pescarese Roberto Salario (che sostituisce Marco Tirelli) ed entrata in pianta stabile di una vecchia conoscenza per il gruppo: il fisarmonicista reggio-salernitano Giancarlo Corcillo; è stata confermata, inoltre, la presenza del batterista emiliano Lorenzo Lusvardi, una certezza imprescindibile per la band.

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Il concerto ha avuto luogo in un ambiente molto raccolto, impreziosito da immagini tratte da grandi film del passato e da una scenografia minimale: numeroso e caldo il pubblico che vi ha partecipato. Lo spettacolo ha avuto un carattere per lo più acustico componendosi di soli contrabbasso, chitarra acustica, batteria e fisarmonica, oltre al kazoo e a percussioni varie, nel quale i cinque hanno dato sfoggio per l’ennesima volta della loro grande versatilità e padronanza tecnica. Nella prima parte i Gasparazzo hanno ripercorso il loro grande impegno civile ed artistico vicino alle istanze della Resistenza, quasi epiche ormai, attraverso canzoni come “Campazzo”, “Le Staffette”, “Rosso Albero” e un superba versione di “Villa Emma”, dove emergono, come rocce millenarie dal terreno, storie di eroismo quotidiano che hanno avuto come scenario l’Appennino e la pianura emiliana, e come sottofondo esistenziale ideali di fratellanza e tensioni utopiche.

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Nella seconda parte invece si è preferito dare largo spazio ad alcuni brani del nuovo disco (“Centopelle”, “Michelazzo” e “La Tromba di Eustachio”) con l’inframezzo di un rapido excursus nel recente passato (“Obiettivo Sensibile”) e un deciso tuffo nel primo album (“Siesta”, “El Loco”, “Mesci ddo Tazze e Rulla nu Truzz”, “La Margherita dell’Amor”, “Lu Lupe”, “Solami”), nel grande entusiasmo generale. Il concerto e il nuovo lavoro sono un chiaro cambio di atmosfera e di direzione rispetto a quanto fatto precedentemente e manifestano un deciso ritorno al passato, verso le sonorità Folk Rock e i testi più densi di “Tiro di Classe”. Un consiglio: se vi capita, non perdetevi la perfomance della band, decisamente di grande spessore e sicuramente la dimensione nella quale i Gasparazzo danno il meglio di loro stessi.

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“Michelazzo” è il nuovo singolo di Gasparazzo

Written by Senza categoria

“Michelazzo”, figura mitica che unisce l’Italia, dalla Pianura Padana alla Sicilia, giovane sfaticato ma di genio, ironico, votato al divertimento ed alle gioie… “Michelazzo, mangia, beve, sempre a spasso e non fa un … ” recitava l’adagio popolare, qui interpretato in chiave contemporanea, con ironia ma senza volgarità. Cos’è il “Michelazzo” oggi? Il suo campo di battaglia non sono più le osterie, magari sono wine bar, eterno fuoricorso della vita, si esprime al meglio sui social network, magari spacciandosi per poeta, decoratore di concetti o, meglio ancora, olimpionico della selfie.

Gasparazzo in tour in Itallia, Svizzera e Germania:

20 Aprile 2014 – GreenEaster Festival – Bisenti (Te)
25 Aprile 2014 – 15,30 Felina (RE) – MontagnaResistente
25 Aprile 2014 – 18,00 Soliera (Mo) – Biciclettata sui Cippi
26 Aprile 2014 – Maggio Mezzaghese – Mezzago (MB)
8 Maggio 2014 – L.E.D.E.R.E.R. – Regensburg (Germania)
9 Maggio 2014 – ore 14.30 – Sonica Mini Live – Radio Popolare – Milano
9 Maggio 2014 – Csoa Il Mulino – Lugano – Svizzera – Mo’ Mo’ Tour
10 Maggio 2014 – Danieli Music Bar – Wallisellen – Zurich – Svizzera – Mo’ Mo’ Tour
17 Maggio 2014 – Festa Dada – Correggio (RE)
20 Maggio 2014 – Bar Wolf – Bologna – Mo’ Mo’ live elettrico
24 Maggio 2014 – ore 10.30 – intervista in diretta su Krock
28 Giugno 2014 – TBC – Ecomercato Votigno (Re) Mò Mò Live elettrico
9 Luglio 2014 – Campegine (RE)
11 Luglio 2014 – Lido Mediterraneo – Roseto Degli Abruzzi (Te)
25 Luglio 2014 – TBC – Piazza Fontanesi – Reggio Emilia – Mo’ Mo’ elettrico

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Gasparazzo – Obiettivo Sensibile

Written by Recensioni

Viaggi in Africa, l’odore dell’oceano, il profumo del deserto, tanto reggae e la naturalezza del rock per il disco Obiettivo Sensibile dei Gasparazzo. Le esperienze musicali dei vari componenti della band sono nettamente diversificate tra loro e questo si sente parecchio nel sound dove Alessandro Caporossi, Generoso Pierascenzi (ex Squit) e Lorenzo Lusvardi (ex A.F.A.) mettono a disposizione dei Gasparazzo tutte le loro abili conoscenze musicali. Il risultato è sicuramente di un album suonato con tanta tecnica e disciplina (per citare i Luminal) senza mai scendere nell’errore dello sproposito artistico, Obiettivo Sensibile non vuole strafare ma non riesce quasi mai ad emozionare nonostante si parli di esperienze vissute direttamente dal gruppo (Frutti tropicali). Il disco registrato interamente in presa diretta presso una ex fabbrica attrezzata a studio di registrazione ha dalla sua un’energia indiscutibile che mostra subito le intenzioni folkettone dei Gasparazzo, loro non hanno paura di niente e cercano di portare verso l’ascoltatore un suono poco curato e molto sentito, a detta loro molto garage. Che poi sul suono “garage” si potrebbe aprire una discussione infinita.

Ognuno porta avanti le proprie idee giocando con musica e poesia in maniera elegante, non togliendo mai quel tocco rock che indurisce il tutto, il significato della musica andrebbe preso da pezzi come La danza di Dioniso o Tina, anche le cover se ben indirizzate possono avere il proprio effetto benefico per il risultato finale del concept (Tornerai). Per il resto Obiettivo Sensibile suscita sprazzi impercettibili di entusiasmo scivolando comodo comodo verso un finale che non lascia ne gloria ne perplessità, un genuino lavoro di musica italiana che merita di essere ascoltato e apprezzato ma che di certo non ricorderemo negli anni come il disco stratosferico dei Gasparazzo. Pane al pane vino al vino.

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