Difficile non trovare motivi e voglie irrefrenabili per avvicinarsi a questo disco più che illuminato, un disco che ti fa innamorare e affogare tra i dolci flutti amari e dolciastri che scorrono a tradimento lungo la tracklist, e se riesci a salvarti ti senti completo dal di dentro ma spezzato fuori, ma fa lo stesso, è una cosa alla quale è stupendo rimanerne feriti.
Con nell’aria il verso Pirandelliano del titolo, la verità della poetica letteraria, le vibrazioni di Ginevra Di Marco, Eva Poles, Petramante a fare da sensazione e un’interpretazione armoniosa, dolce, risentita e frugante arriva il lavoro personale a mezz’aria della cantautrice Una, al secolo Marzia Stano (Jolaurlo), Una Nessuna Centomila un sogno sonoro che parla Rock ed essenza di donna, i disincanti, le favole al contrario e le violenze sbafate che reclamano lucidità e rilasciano bellezza, tracce che se si fissano in un ascolto compulsivo danno assuefazione come tutte le cose magnifiche che andiamo a cercare di nascosto, per il nostro sano libido, negli anfratti di una giornata.
Ballate, innocenze, inquietudini e distorsioni leggiadre fanno bagaglio emozionante, condivisibile sui ritardi delle attualità e fresco di quell’impronta indie policroma che ansima e sovrapposiziona pesi specifici e no gravity interrottamente; una ci confonde e strega, lei riflette, canta, si sbatte e crea impressionando ritmi e finestre aperte dove far entrare vibes in quantità e una stramaledetta forza che tira gli orecchi dove vuole, pensieri che allenano muscoli e intelligenze che ti succhiano l’anima come nella amarezza spennata di “Qui ed Ora”, nel dondolamento mex “Lezione di Storia Dell’Arte” o nel carillon straniante del bisbiglio narrante “Farfalle”. Tanti gli ospiti che bazzicano, da Vittoria Burattini a Angela Baraldi nel video che presenta il tutto e Giacomo Fiorenza a fare da factotum per questo passo sperimentale della cantante pugliese, che fa centro al primo round.
Rodhes, Piano liquido e mutazioni semplici di tenerezza stringono “Stiamo Bruciando” mentre “Oggi è un Bel Giorno”oltre che a chiudere il registrato, vaga nei ricordi sonori di Canali e PGR, e a noi che rimaniamo al di qua dello stereo non ci rimane che l’istinto a disperdersi nei feedback di un vento e di una artista che sanguina dolcezza.