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Nient’Altro Che Macerie, le prime date del tour e nuovo estratto da Hai Perso.

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Dopo l’Ep autoprodotto Circostanze (2012), l’Ep Al Vento (V4V-Records 2013) e dopo aver condiviso il palco con band come Crash Of Rhinos e Fine Before You Came, i milanesi Nient’Altro Che Macerie tornano il 23 novembre su etichetta V4V-Records e Controcanti con Hai Perso. Disponibile in Cd e in tutti i digital store. “Facile” è la traccia d’apertura di Hai Perso. e mostra l’altra faccia dell’album, quella slowcore/post-rock che, alternata alla rabbia e urgenza hc, rivela una band versatile, in grado di rinnovarsi e di spaziare nei generi restando sempre ancorata all’estrema sincerità emozionale che li contraddistingue.

– 11 Dicembre Release Party Kuki Soundlab Milano w Guest
– 18 Dicembre Cellar Theory Napoli w La Via Degli Astronauti
– 19 Dicembre V4V-Night Beat Cafè Live San Salvo Marina w Guest
– 20 Dicembre OnlyFuckingLabels, Festival Etichette Indipendenti Macerata

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Hai Perso. è il nuovo album dei Nient’Altro Che Macerie

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Sono passati due anni da Al Vento, ed ora la band emocore milanese Nient’Altro Che Macerie torna con Hai Perso., nuovo lavoro in uscita a novembre in CD e digitale su etichetta V4V-Records e Controcanti. Hai perso. è il terzo disco in studio dei Nient’Altro Che Macerie e narra storie importanti quanto la vita stessa. Disciogliendo le carni del quotidiano, affiorano i nervi annodati di questioni irrisolte, di lacerante priorità, messe vigliaccamente da parte così spesso. Storie, sprazzi, imprese finite quasi sempre male ma vissute al massimo. Con uno stile lucido ed ordinato che non nasconde però un nostalgico, malinconico furore, i Nient’Altro Che Macerie ci illuminano momenti di deforme felicità, facendoli scintillare per una frazione di secondo. Piccole lucciole, microscopiche esplosioni, su di un panorama di desolazione che bisogna comunque chiamare casa. Hai Perso. non è un disco dai tratti autobiografici, ma è uno specchio in cui ognuno potrà riconoscersi senza meravigliarsi. La vita saccheggia avidamente parole, sentimenti, sogni, ci scaraventa in un percorso, un tunnel, senza nessuna giustificazione o un apparente motivo. In fondo c’è luce solo per i più fortunati. Tutti abbiamo perso – battaglie, amici, rapporti, amori – ma può perdere solo chi contro il destino afferra solide armi. E la trincea sarà un discorso da bar, un puerile capriccio, un amore che si infrange, una strada vuota , un sole che non porta via le ombre. Anche la sconfitta racchiude una forma di benedizione, una vittoria dolorosa e liberatoria, priva del senso di vuoto dell’inazione, meglio perdere, meglio sanguinare sconfitti dietro un cespuglio di filo spinato se i vincitori come premio avranno il vuoto depurato.

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