Il Mare di Dirac Tag Archive

La Belle Epoque – Il Mare di Dirac

Written by Recensioni

Disco d’esordio per il quartetto bergamasco, registrato in presa diretta “come una volta”, in un’unica, grande sala di ripresa: Il Mare di Dirac si copre così di una patina retrò e una sensazione di coolness indefinibile ma gustosa. Questa sensazione fresca aleggia su molti dettagli di questo disco breve, compatto, focalizzato: otto brani di un Rock non eccessivamente originale ma dipinto con accuratezza, dalla sezione ritmica che spinge sempre avanti alle distorsioni taglienti il giusto, passando attraverso accortezze melodiche raffinate, sia nelle linee vocali che negli inserti di piano o di chitarra. Bastano pochi ascolti e i brani si piantano nel cervello con facilità, sempre in bilico tra l’estremo del “pestone” anni 90 (“Icaro” ha un inizio che richiama “Tell Me Marie” degli One Dimensional Man) e la raffinatezza Pop degli arrangiamenti e della composizione (la title track, sinuosa e ammiccante). La voce di Luca Boschiroli completa il quadro col suo timbro basso, caldo: perpetuamente effettata, ha una personalità d’altri tempi, e le liriche, che vivono di scarti e ellissi, d’indeterminatezza e approssimazione, ne guadagnano, diventando un flusso sonoro che riempie lo spazio e il tempo in modo semplice ma puntuale, dalle pause oculate, senza strafare, in un andamento vago e ipnotico. La Belle Epoque riesce a ritagliarsi un suo spazio grazie alla precisione del lavoro, all’eleganza del sound, alla misura con cui gestisce gli elementi che compongono i brani. Quando non vi andrà di cercare l’originalità a tutti i costi, quando avrete voglia, semplicemente, di ascoltare dell’ottimo Rock alternativo e un po’ nostalgico, diretto e suadente insieme, Il Mare di Dirac sarà il disco che vorrete avere nelle orecchie: non vi deluderà.

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Cracovia: primo singolo estratto dal disco d’esordio “Il Mare di Dirac” de La Belle Epoque

Written by Senza categoria

“Cracovia” è il primo singolo de La Belle Epoque, compagine bergamasca in uscita il prossimo 13 novembre con il disco Il Mare di Dirac. Il video è stato girato dalla band stessa ed è composto da storiche immagini di archivio che formano un suggestivo collage di evocazioni.
Così La Belle Epoque racconta il clip:
“Ad occhi chiusi e pugni stretti, immobili di fronte agli eventi. Tutto scorre troppo rapidamente e noi li, con rassegnazione. Poi gli stessi eventi scoppiano in faccia, fanno riaprire gli occhi e ritrovarsi vivi, umani. Immagini consumate, di un passato sempre attuale, a scandire una ritmica sull’orlo del precipizio: questa è ‘Cracovia”.
Nel 1930 il fisico inglese Paul Dirac inventa un modello teorico del vuoto visto come un mare infinito di particelle di energia negativa. E’ “Il Mare di Dirac”, concetto quantistico decisamente astratto che La Belle Epoque ha deciso di usare come titolo del suo disco d’esordio interamente autoprodotto.
Su questo lavoro d’artigianato si appoggiano testi che sono per scelta in lingua italiana, liriche scritte quasi sempre di getto, a cuore aperto, per ritrarre attimi di vita, scelte ed occasioni. Parole intime, che inizialmente si nascondono per poi aprirsi piano piano e diventare universali. Svelando quell’altra faccia delle cose che, come nella visione romantica del Mare di Dirac, possono dare un senso alle vite di ognuno, laddove altrimenti ci sarebbe soltanto il vuoto.

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