E’ uscito il 7 ottobre il primo lavoro discografico della band The Ophelia’s Nunnery, Non Basta Vivere, che rappresenta per la band, giovanissima, il risultato dei primi anni di vita. Anni passati ascoltando “Is This It” degli Strokes e “Favourite Worst Nightmare” di Artic Monkeys, con uno sguardo sempre aperto verso il Pop internazionale, anni spesi insieme a scuola e poi in ufficio, tra Monza e Brianza, anni di speranze e piccoli sacrifici, com’è normale accada a vent’anni. Ecco quindi cinque brani, rigorosamente in lingua italiana, che raccontano la storia di Matteo Arienti (voce, chitarra), Matteo Zappa (basso, voce), Simone Manzotti (batteria), Dario Azzolini (chitarra). Il primo video presentato dalla band è “Martedì”, per la regia di Jasmin Schröder, ed Emanuel Marzi e ilmontggio di Andrea Franceschini. “Questa non è una storia già scritta, piena di belle esperienze e di palchi importanti di cui parlare, di atmosfere magiche e affiatamenti. La storia dei The Ophelia’s Nunnery è semplice, di quelle che nascono tra le quattro strade del tuo quartiere, quando hai 14 anni e una bicicletta, di quelle che al sabato pomeriggio si esce per giocare a pallone e fare merenda. L’ep autoprodotto “Non basta vivere” è il nostro primo vero lavoro,ed è il frutto di questi primi quattro anni, di quella che in sostanza è la nostra attuale vita da ventenni della provincia, dal Glastonbury, da Caglio, dal negroni, da Emily Ratajkowski e Rihanna, dall’Indie e dal Pop.”