la band della settimana Tag Archive

La Band della Settimana: I Carnival

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Il progetto I Carnival nasce nell’ottobre del 2013 nella provincia di La Spezia. Le sonorità del gruppo sono essenzialmente Rock (cantato in italiano). Grazie all’uscita dell’album di debutto Superstellar (La Clinica Dischi, 16.02.2015) e alla vittoria di Arezzo Wave Best Band Liguria 2014 la band riesce ad intraprendere un Tour di oltre 30 date, esibendosi in diversi locali del centro-nord Italia (Liguria, Toscana, Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia Romagna) e in alcuni dei maggiori festival nazionali, arrivando a condividere il palco con artisti del calibro di Raphael Gualazzi, Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori), EX-OTAGO, RN Replay e molti altri. Il singolo “Primo non ti Sai Decidere (estratto da ‘SUPERSTELLAR’) è stato definito dalla prestigiosa rivista ‘Classic Rock’ uno dei migliori brani rock italiani del 2015. Uscirà a novembre 2015, sempre per La Clinica Dischi, il nuovo disco Se Non Mi Tengo Volo, preceduto dal singolo “Pornovisione Cult”. Esce il 23 novembre per l’etichetta La Clinica Dischi Se Non mi Tengo Volo, il nuovo disco della rock band ligure I Carnival. Nove tracce per un album che, rispetto al disco d’esordio Superstellar, presenta all’ascoltatore atmosfere meno cupe, brani più diretti e accessibili ma che al tempo stesso si pongono come una disamina dettagliata della realtà: introspezione e analisi critica dell’esterno si fondono per dare vita ad un lavoro sincero, senza mezzi termini.


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La Band della Settimana: IO e la TIGRE

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IO e la TIGRE sono due e si bastano. Sono la carezza e lo schiaffo. Sono un ritorno dolce dopo anni di fredda diffidenza. IO e la TIGRE è un duo, ma prima di tutto è una storia d’amore.

Ecco a voi il videoclip de “I Santi”, primo estratto dal nuovo e primo disco di IO e la TIGRE, in uscita il 10 dicembre per Garrincha Dischi, dopo il grande successo dell’EP omonimo pubblicato a settembre 2014. Il video rappresenta l’amicizia che ti sostiene in ogni circostanza, minimo comun denominatore di ogni nota di IO e la TIGRE. Nella metafora emerge una figura chiave: Elizabeth Siddal. Poetessa, pittrice e musa dei preraffaelliti, immagine della donna angelicata ma dalla storia umana intensa molto travagliata (sposa infelice di Dante Gabriele Rossetti). Modella per Millais, impersonò Ophelia di Shakespeare nel meraviglioso omonimo quadro. Rimase per lungo tempo a mollo in una vasca d’acqua e, nonostante l’esaurirsi delle candele (e del calore), lei, ormai quasi congelata, resistette nella stessa posizione fino al compimento dell’opera. Quando uscì dall’acqua aveva contratto la polmonite.

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La Band della Settimana: Figli del Papa

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I Figli del Papa sono un gruppo Crossover/Funk formatosi nel 2005 da un’idea di Luca “GkA” Villani (voce). Inizialmente nato come progetto Hip Hop vede una svolta nell’estate 2010, quando si uniscono al gruppo Roberto Mennuti (chitarra), Pinny (basso), Alessio Chiossi (batteria) e Patrick Notario (chitarra), dando così al gruppo un’immagine molto più Rock e di maggiore spessore scenico. I loro live non sono mai scontati, proprio come il loro nome, il groove la fa da padrone e i testi dal forte marchio rap vanno a cavalcare melodie a volte Rock, a volte lente e altre volte di un travolgente Crossover, con qualche sprazzo di improvvisazione e freestyle. Dopo svariati live, che li ha visti protagonisti, fra gli altri sui palchi di Vox, Pegorock, Frogstock, American’s Fun, Hiroshima, i Figli del Papa stanno promuovendo il loro nuovo album #Sorridinfacciallarealtà uscito il 25 ottobre. #Sorridinfacciallarealtà è il nuovo album dei Figli del Papa. Un album caratterizzato dal sound Funk tipico della band modenese ma che strizza l’occhio anche a sonorità più Pop rendendo le tracce scorrevoli e piacevoli. I testi su cui si districa il disco vede due poli opposti, speranza da una parte e accettare la realtà dall’altra. Ogni canzone racconta una storia e sta all’ascoltatore finale decidere se sia a lieto fine o di una arrogante verità.

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La Band della Settimana: Ministri

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Con l’uscita del loro quinto album ufficiale lo scorso 18 Settembre, Cultura Generale, i Ministri sono la band della settimana su RockambulaQuesto è il quinto album della band che si avvale della produzione di Gordon Raphael, produttore dei primi due album degli Strokes, Regina Spektor e molti altri. Il disco è stato registrato in un mese a Berlino negli studi della Funkhaus, i locali che hanno ospitato, dal ’56 al ’90, la sede della Rundfunk der DDR, la radio pubblica della Repubblica Democratica tedesca.

Cultura Generale parla semplicemente delle nostre vite” racconta la band “della debolezza, delle responsabilità e della depressione, di macchine sportive e macchine usate, di giracravatte, di rabbia necessaria, di alluvioni, poeti e strade di campagna, di progetti, di rinunce e di amore – che spesso è, non senza amarezza, una delle poche cose che rendono i problemi di cui sopra non così importanti.”


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La Band della Settimana: We Are Not Afraid

Written by Novità

Il padovano Elia B., in arte We Are Not Afraid è la nostra scelta settimanale. Un primo Ep alle spalle, prodotto da Electronic Fog Records nel 2013 e lo scorso anno l’album Holes per Irma Records. Oltre a questo, diverse compilation e remixes. La sua musica è una miscela incredibile di Electronic, New Noise, Club Music, Nu Trap e Techno. Assolutamente da ascoltare. Di seguito trovate i link utili per ascolto e contatti e un videoclip ufficiale.

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La Band della Settimana: Casa

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Filippo Bordignon è la voce e l’anima della band Experimental Rock dei Casa. Attivi dal 1998 hanno sempre mescolato, in sede live, il Rock all’arte contemporanea riuscendo spesso a regalare esibizioni indimenticabili e talvolta di estrema crudezza. Con My Magma giungono alla loro settima uscita discografica; un’opera che cerca di unire le tecniche di “saccheggiofonia”, armolodia e xenocronia e finisce per suonare come qualcosa di unico nel panorama italiano attuale. Restano le basi R’n’B, Blues e No Fusion ma nel suo insieme l’album è qualcosa di difficile da definire. Da oggi, sono loro la nostra Band della Settimana: i Casa.

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La Band della Settimana: Heroin in Tahiti

Written by Novità

Il duo romano Mattioli/Figueiredo è parte di una nuova scuola di psichedelia occulta italiana che, negli ultimi tempi, si sta sempre più facendo notare per le ottime cose in grado di produrre. Dopo l’album del 2011 Death Surf, che oltretutto fornisce la definizione del loro stile, almeno a detta degli stessi Heroin in Tahiti, e dopo lo split con gli altrettanto validi Ensemble Economique, quest’anno li abbiamo apprezzati per la partecipazione alla compilation splendida Nostra Signora delle Tenebre. Sono loro la nostra Band della Settimana.

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La Band della Settimana: Hyena Ridens

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Sebbene Il progetto Hyena Ridens nasca ufficialmente nel 2009, le sue origini possono essere fatte risalire al 2006, quando avvenne l’incontro tra Gennaro Davide e Paolo Cotrone nella funicolare di Chiaia. I due rockers, Paolo alla chitarra e Gennaro alla voce, diedero vita al primo embrione del progetto fondando i Demons of the Rainbow, una formazione che suonava inediti dalla forte impronta Rock Psichedelico. Proprio durante questa prima fase conoscono il tastierista Paolo Astarita, reclutato nel 2008 per aggiungere nuove sonorità al progetto e con il quale si è venuto a formare il nucleo fondativo di quelli che saranno gli Hyena Ridens.

La formazione allargata grazie alle tastiere di Paolo Astarita porta i tre a ricercare ed elaborare sonorità sempre più autonome, cosa che porterà allo scioglimento dei Demons of the Rainbow nel 2009. Lo scioglimento della formazione originale non ferma però l’ormai avviata macchina compositiva formata dal trio Gennaro, Paolo & Paolo, che si mette al lavoro per trovare una sezione ritmica che possa fornire le necessarie basi alle loro composizioni, operazione che dopo circa un anno porta finalmente i suoi frutti con l’entrata in formazione di Alessandra Amelio al basso e di Mattia Santangelo alla batteria.

Il cambio di formazione si accompagna ad un più ampio cambio stilistico della band, con Gennaro (il quale oltre ad essere il vocalist è anche autore dei testi) che decide di scrivere i testi in italiano, cominciando con il pezzo “In Cammino”. Anche le sonorità cambiano, perdendo l’iniziale impronta psichedelica anni ’70 e dirigendosi verso sonorità più dure; la psichedelia rimane però un elemento forte nelle loro composizioni, e viene garantito dall’ingresso nella formazione del dubmaster Ruben M. Correra, che si unisce alla formazione nel 2010.
La formazione così costituita riporta gli ex-Demons – ora diventati Hyena Ridens – sul palco del Mamamù Bar il 18 novembre 2010, dopo più di un anno durante il quale non si erano mai esibiti live.

La storia degli Hyena Ridens in quanto tali è una storia complessa, che a tratti potrebbe ricordare quella dei Cure. Infatti, dopo un anno di concerti, con vari pezzi in cantiere e altri all’attivo, Paolo Cotrone abbandona il gruppo per trasferirsi a Roma e Alessandra Amelio abbandona il gruppo per suoi motivi personali.

Ciononostante, i ragazzi non si perdono d’animo, e decidono di continuare a provarci reclutando Vincenzo Pennacchio alla chitarra e Francesco Vitale al basso. La collaborazione con questi due nuovi componenti si rivela proficua, suonando spesso live e scrivendo nuovi brani che vanno ad allargare un repertorio in continua espansione. Visti gli ottimi risultati, gli Hyena decisero di registrare un primo EP che segnasse un punto fermo nel loro processo di crescita, e fu così prodotto “Solitudo est Servanda” (2012); purtroppo la registrazione dell’EP e le scelte artistiche da intraprendere alla luce di questo portarono a dure divergenze all’interno della formazione, che si dimezzò di colpo con l’abbandono di Vincenzo, Francesco e Mattia.

Lo scisma fu ovviamente un duro colpo per la band, ma Gennaro e Paolo Astarita, con il supporto (principalmente morale) di Ruben decisero di proseguire lo stesso, cercando come una fenice di risorgere dalle ceneri di un ennesimo cambio di formazione. Ma anche alla notte più buia farà prima o poi seguito l’alba, e questa si manifesta con l’inaspettato ritorno di Paolo Cotrone da Roma, che ritorna nella band ricomponendo il trio centrale Gennaro, Paolo & Paolo, a cui si riunisce uno storico amico e batterista dei Demons of the Rainbow, Andrea Falvo. Ricostruita la formazione quasi al completo, Gennaro decide di prendere in mano il basso, riducendo in questo modo la formazione agli attuali cinque componenti.

Nel giro di qualche mese l’intero ingranaggio inizia a girare a pieno ritmo, e la band trova nuovi arrangiamenti per i pezzi nel repertorio e ne scrive di nuovi, trovando anche nuove sonorità e sperimentando soluzioni alternative di arrangiamento, che hanno trovato una loro cristallizzazione nel primo disco ufficiale della band, Cave Canem, presentato ufficialmente il 22 ottobre 2014.

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La Band della Settimana: Nova Lumen

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I Nova Lumen (fka Lumen) sono un gruppo synth-pop torinese attivo dal 2011. Influenzati dall’elettronica del primo Battiato, dalle sonorità analogiche del “Dark Disco Empire” di Johnny Jewel e dalla scuola di Julian Casablancas, danno vita ad un immaginario fatto di umanità, spazio, eternità e solitudine. La band ha alle spalle due ep, Lumen, autoprodotto, uscito nel 2012 e Correnti, pubblicato a gennaio 2013 da Deer Waves Records. Dopo numerosi live al fianco di artisti nazionali ed internazionali e la partecipazione a diversi festival del panorama italiano, i Nova Lumen sono prossimi pubblicare il loro primo Lp Assurdo Universo per l’etichetta discografica Gente Bella, affiancati da Costello’s.

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La Band della Settimana: Gouton Rouge

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Dopo l’ottima accoglienza dell’album d’esordio, Carne, i Gouton Rouge spingono il loro suono verso un mix unico e personale di new wave, surf, noise, pop e shoegaze e si avvalgono della partecipazione di tanti amici incontrati durante il proprio percorso musicale come Raniero Neri degli Albedo, Riccardo Della Casa dei Wemen e Riccardo Montanari dei Belize.

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La Band della Settimana: Gli Ebrei

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Gli Ebrei nascono nell’agosto del 2010 e hanno le sembianze di un supergruppo: i quattro membri provengono infatti da diverse esperienze (Barbacans, Soviet Soviet, Uzi e Caffiero) e nel giro di poco trovano un loro sound molto distante dai generi considerati tradizionali. Nello stesso anno esce il loro album di debutto, intitolato 2010 e pubblicato da Sinusite Records. Nel 2012 viene ripubblicato da Wallace Records e I Dischi Di Plastica, in vinile e con il titolo 2010.1. Nel 2013 tornano con Disagiami, nuovo Ep uscito il 1° aprile su Tannen Records (free download/digitale) e V4V Records (Cd). Gli Ebrei sono Matteo, Andrea, Alessandro e Bubu.

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La Band della Settimana: Plunk Extend

Written by Novità

I Plunk Extend nascono nel 2006 da una telefonata di Pidi a Dani. Errano per anni, cambiando line up, contenuti e stile, componendo, suonando e registrando, procedendo per tentativi. Nel 2012, dopo anni di rock in inglese ed esperimenti vari, imboccano una nuova strada, iniziando a lavorare sul primo lavoro di un nuovo corso. Per chiudere il periodo e ricominciare, raccolgono le loro ultime composizioni in Marvellous Kaleidoscope Rollercoaster (2013), EP lo-fi con le prime canzoni in italiano, di un Rock elettrico sporco e ironico. Subito dopo iniziano un lungo percorso di auto-definizione che li porta a registrare in totale autonomia il loro primo vero disco: PRISMA (2014). I Plunk Extend suonano meticci e variopinti: un Art-Rock spesso concettuale ma sempre accessibile, leggero ma brillante, che sta da qualche parte tra una batteria imprevedibile, un basso liquido, un’iridescente chitarra acustica e un acido tappeto elettrico. Cantano di fantasie più o meno ridicole con in faccia un ghigno che è quasi un sorriso. Sono in cinque, e non sarebbero diversamente.

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