ELF, al secolo Samuele Palazzolo, polistrumentista “da camera” (da letto, ossia: progettini autoprodotti, autocomposti, autosuonati) si circonda di fidi compagni di viaggio per spararsi il trip da fungo allucinogeno nel bosco liquido di chitarre scarne, ritmiche ondeggianti, synth umidi e rumoristi. Lo fa in un ep, I Hate You Everybody, che, con solo 3 canzoni (“I Hate You Everybody”, “Involution”, “The Pavement is Full of Stars Stars Stars”), riesce degnamente a presentare i soundscapes interiori dell’elfo in questione: post-rock e shoegaze in prima fila, tutta una giungla di suoni (fischi, distorsioni, voci nascoste, campanelli) sullo sfondo. Ci vorrebbe più attenzione alle linee vocali (distraggono senza regalare nulla in cambio, anzi: a volte scivolano nella parodia, loro malgrado) e più coerenza ideale (raccontaci qualcosa, ELF!).
La Stalla Domestica Tag Archive
She Said Destroy! – Conflicting Landscapes
Batteria grezza, distorsioni a palla su strumenti e voci, filastrocche di Pop rumoroso e scarno fino alle ossa, con quella noia sporca che fa tanto riot grrl: il duo bolognese She Said Destroy! è perfetto per sfondare in quella scena Lo-Fi/Noise che vive di canzoni vuote ma rumorose, che si nutre più di attitudine che di “ciccia” musicale, di intenzione che di soluzioni nuove.
Un ep di quattro tracce (tra cui una cover di Gwen Stefani) che però suonano come un’unica, lunga traccia di 12 minuti e qualcosa. Le due She Said Destroy! sanno come si scrive e si suona il Noise facendolo sembrare Pop (o il contrario), e scommetto che sanno anche come gestire il palco, ma con questo Conflicting Landscapes non riescono a cambiarmi la giornata. E che cos’altro si chiede, ad un disco?