Power trio trevigiano che mastica Rock duro e residui Punk e risputa chitarre vibranti, bassi cordosi e batterie lineari e pestate, Gli Uffici di Oberdan condensano il loro esordio nelle cinque tracce di un EP sul tempo che scorre e sulle distanze che ci dividono, sull’indifferenza e sull’isolamento. La Velocità degli Anni ci presenta una band intensa, potente, che declama versi taglienti e semplici su un tappeto di distorsioni e ritmi quadrati e ossessivi, con una voce dalla pasta solida, graffiante. Un plauso dunque per la produzione, mentre le canzoni in sé, seppure non malvagie, non riescono a convincere del tutto. Sarà la mancanza di un’identità forte, l’appoggiarsi a stilemi già troppo consolidati, ma il disco nel suo complesso non sorprende, non “muove”. Colpa anche dei testi, che vorrebbero essere poetici e pungenti ma non ci riescono fino in fondo. Si osa poco, si rischia poco, si riesce a metà.
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La Velocità degli Anni: il primo EP degli Uffici di Oberdan
È uscito lo scorso 16 giugno, per l’etichetta Dischi Bervisti, “La Velocità degli Anni” degli Uffici di Oberdan, trio Alternative Rock di Treviso. Un EP composto da cinque tracce di chitarre graffianti, bassi ruvidi e batterie che nascono dal Punk Rock americano. Tutto questo per creare un tappeto sonoro su cui si distende la voce, a volte urlata e a volte accarezzata, cantata rigorosamente in italiano. Le tematiche trattate e sviscerate tramite il cantato sono molteplici ma si ricollegano tutte al tema principale dello scorrere inesorabile del tempo in un mondo sempre più concentrato su culture dell’indifferenza e dell’isolamento. A partire dal mese di giugno potrete goderveli anche in versione live per il tour di promozione del disco. L’album è disponibile in free download al seguente link:
gliufficidioberdan.bandcamp.com/releases