Lili Refrain Tag Archive

Chi suona stasera – Mini guida alla musica live | Novembre 2016

Written by Eventi

“Chi suona stasera?”. Sarà capitato ad ogni appassionato di musica live di rivolgere ad un amico o ricevere dallo stesso questa domanda. Eh già, chi suona stasera? Cosa c’è in giro? Se avete le idee poco chiare sugli eventi da non perdere non vi preoccupate, potete dare un’occhiata alla nostra mini guida. Sappiamo bene che non è una guida esaustiva, e che tanti concerti mancano all’appello. Ma quelli che vi abbiamo segnalato, secondo noi, potrebbero davvero farvi tornare a casa con quella sensazione di appagamento, soddisfazione e armonia col cosmo che si ha dopo un bel live. Ovviamente ci troverete dei nomi consolidati del panorama musicale italiano ed internazionale, ma anche tanti nomi di artisti emergenti che vale la pena seguire e supportare. Avete ancora qualche dubbio? Provate. Non dovete fare altro che esserci. Per tutto il resto, come sempre, ci penserà la musica.

THE ALBUM LEAF
1/11@ Latteria Molloy, Brescia
2/11@
Bronson, Ravenna
In tour per promuovere Between Waves, pubblicato a fine agosto, il compositore e mulistrumentista Jimmy LaValle arriverà questo mese in Italia per due date dalle suggestive atmosfere con la sua elettronica ambientale. Autore di dischi meravigliosi come In a Safe Place (2004), vanta un passato come chitarrista nei Tristeza e numerose collaborazioni, su tutte da citare quella con Mark Kozelek nel bellissimo Perils From the Sea. Assolutamente da non perdere.
[
ascolta]

ALCESTMONOSYNDROME
2/11@
Circolo Magnolia, Segrate (MI)
4/11@
Locomotiv Club, Bologna
5/11@ Roma, data prevista, prima della chiusura del locale, all’
Init, al momento non abbiamo notizie riguardanti la nuova sede ma il live sicuramente si terrà
6/11
Spazio 211, Torino
Entrambi freschi di nuova pubblicazione i co-headliner di questi imperdibili concerti. l blackgazers francesi guidati da
Neige (Stéphane Paut) hanno pubblicato a fine Settembre il buon Kodama; i giapponesi di Takaakira “Taka” Goto hanno dato alle stampe nello stesso periodo Requiem from Hell, lavoro prodotto da Steve Albini che risulta più profondo e viscerale del doppio disco uscito due anni fa. Non meno attenzione meritano i delicati e meravigliosi paesaggi interiori disegnati dal progetto solista di Mathieu Vandekerckhove (Amenra) e dal suo nuovo Forever and a Day che scommettiamo vi estasieranno.
[
ascolta Alcest]  [asclta Mono]  [ascolta Syndrome]

TIM HECKER
3/11@ Lingotto Fiere, Torino, per Club To Club
Fra i più influenti artisti della scena atmosferica degli ultimi anni il canadese sarà questo mese in Italia per un’unica data nella quale presenterà il suo ultimo lavoro,
Love Streams, nuovo capitolo di una costante ricerca in questo caso maggiormente improntata su melodia, suoni organici e vocal loop. Da segnalare sempre in questa data del celebre festival torinese, ma in altra sede (Conservatorio Giuseppe Verdi), la presenza di un altro asso della musica contemporanea: Arto Linsday, carriera iniziata nei Lounge Lizards, collaboratore di molti tra i quali John Zorn, produttore di artisti come Laurie Anderson, e tanto, tantissimo altro, senza ovviamente dimenticare i suoi meravigliosi lavori di tropicalismo sperimentale.
[ascolta]

SWANS
4/11@
Lingotto Fiere, Torino, per Club To Club
5/11@
Auditorium Manzoni, Bologna
6/11@
Orion Live Club, Ciampino (Roma)
La storica band capitanata da
Michael Gira sarà questo mese in Italia per 3 date a supporto di The Glowing Man, disco pubblicato lo scorso Giugno. Motivo in più per non mancare a questi appuntamenti è che si tratta dell’ultimo tour con l’attuale granitica formazione, che conta, oltre a Gira, le presenze di Norman Westberg, Kristof Hahn, Phil Puleo, Christopher Pravdica e Thor Harris. Gli Swans continueranno in seguito ad esistere ma stando alle parole del suo fondatore i nomi dei collaboratori cambieranno nella loro totalità. A Lingotto da segnalare tra i tanti anche la presenza di Autechre, Nick Murphy (Chet Faker), Amnesia Scanner ed Andy Stott, oltre a quella di Anna Von Hausswolff che ha accompagnato ed accompagnerà i cigni per buona parte di questo loro tour.
[ascolta]

ZEIT
4/11@ Bronson, Ravenna
5/11@ Drunk or Sober, Torino
12/11@ Arci Dallò, Castiglione (MN)
13/11@ Punky Reggae, San Zenone (TV)
Band Hardcore (tra le migliori del genere) nata nel 2014 in provincia di Venezia che dopo l’ottimo
The World is Nothing dello scorso anno ha appena dato alla luce un nuovo Ep, Monument, uscito lo scorso 29 Ottobre e prodotto da varie etichette tra le quali: Assurd Records, Dischi Bervisti, Icore Produzioni, Tanato Records e Toten Schwan Records. I quattro ragazzi questo mese saranno impegnati in un tour europeo che li porterà anche in Svizzera, Austria, Germania e Slovacchia. Nella data di Ravenna troveremo sul palco vari gruppi tra i quali Hate & Merda e Bologna Violenta (Manzan collabora col quartetto nella traccia conclusiva del loro nuovo Ep).
[ascolta]

ONE GLASS EYE
4/11@ Provo Cult Club, San Giovanni Rotondo (FG)
5/11@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
6/11@ Casa della Cultura, San Salvo (CH), per anteprima Vinum et Cultura
9/11@ Sosteria, Piacenza
10/11@ El Paso, Cremona
13/11@ Upcycle, Milano
26/11@ Malvagio Incorporeted, Bologna
Progetto solista di Francesco Galavotti, giovane talento Folk impegnato anche con la band Emocore Cabrera. Elasmotherium è il suo lavoro uscito lo scorso mese per V4V e Out Stack, un disco intimo ma aperto, un lavoro perfetto da ascoltare guardando fuori dalla finestra mentre scende la pioggia come quando un raggio di sole riesce a farsi spazio tra le nuvole. Autore piacevolissimo, scopritelo.
[ascolta]

ORNAMENTS
5/11@
Chiesa di San Tiburzio, Borgo Palmia (PR), per Barezzi Off
9/11@
Circolo Paniere, Crema (CR)
26/11@ La Tenda, Modena
Avremo questo mese occasione di godere della ricerca Spiritual Drone/Post Rock-Metal di
una delle migliori band strumentali nostrane, ispirata dal sound pesante e sinistro di band come
Neurosis, Breach ed Isis. Dopo l’ottimo Pneumologic del 2013 la band si appresta il 18 Novembre a dare alle stampe il nuovo Drama che uscirà per Inri e Tannen Records, che come in Cymatic, Ep che lo ha preceduto, vedrà la partecipazione della meravigliosa Lili Refrain in un paio di brani. L’imminente uscita del lavoro potrebbe far crescere nei giorni a venire il numero di date per poter godere in sede live di questa ottima band.
[ascolta]

JUNUN
5/11@
Lingotto Fiere, Torino per Club to Club
10/11@
Teatro dell’Arte, Milano, per JAZZMI
11/11@
Auditorium Parco della Musica, Roma, per Roma Jazz Festival
Progetto del compositore israeliano
Shye Ben Tzur che coinvolge buona parte dei componenti dell’orchestra tradizionale indiana Rajasthan Express e Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead. Le melodie di Ben Tzur, il cantato in lingua hindi, ebraica e urdu e le belle trame chitarristiche e texture elettroniche di Greenwood danno vita ad un riuscito incontro di culture. A Torino nella stessa sera tra i tanti DJ Shadow e Daphni (meglio conosciuto come Caribou).
[ascolta]

KING CRIMSON
5-6/11@
Teatro degli Arcimboldi, Milano
8-9/11@
Teatro Verdi, Firenze
11-12/11@
Auditorium Conciliazione, Roma
14-15/11@
Teatro Colosseo, Torino
Autori di autentiche pietre miliari come
In the Court of the Crimson King e Red i maestri del Prog proporranno questo mese nel nostro paese ben otto date. La formazione attuale, oltre all’immenso Robert Fripp (fondatore della band), conta una serie di musicisti esperti e talentuosi: Tony Levin al basso, Mel Collins al sassofono, Jakko Jakszyk alla chitarra e le tre batterie di Gavin Harrison, Jeremy Stacey e Pat Mastelotto. Insomma, non servono molte parole, esserci è d’obbligo.
[ascolta]

REMAINS IN A VIEW
11/11@
Da Monstas, Porto di Potenza Picena (MC)
19/11@
Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Band Metalcore nata a Sulmona nel 2007 che dopo aver registrato il primo full length nel 2013 ha quest’anno pubblicato con una nuova line-up
No Man’s Land, potente e intenso Ep autoprodotto. Nella data di Pratola da segnalare anche la presenza dei Bleed Someone Dry che si muovono su simili coordinate e che presenteranno la loro ultima fatica, Post Mortem | Veritas, full length dato alle stampe nel Settembre 2015.
[ascolta]

RONIN con FRANCESCA AMATI
11/11@
Circolo Paniere, Crema (CR)
12/11@
Isola Club, Chiaravalle (AN)
16/11@
Bronson, Ravenna
18/11@
Spazio 211, Torino
19/11@
Lo-Fi, Milano
Progetto di Bruno Dorella, forse dei tanti quello più eclettico e cinematografico, nato in epoca Wolfango, nel 1999. La band sarà supportata in queste date da Francesca Amati (Amycanbe, Comaneci) che dopo aver più volte prestato la sua splendida voce alla band (I See Them, uscito lo scorso Maggio, racchiude tutte le loro collaborazioni) si troverà con loro sul palco. La Amati è stata tra l’altro coinvolta dallo stesso Dorella e da Nicola Manzan nell’ensamble Byzantium Experimental Orchestra.
[ascolta]

LA TOSSE GRASSA
11/11@
Terminal, Macerata
25/11@
Green Door, Recanati (MC)
26/11@
Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Irriverente progetto del marchigiano
Vanni Fabbri che ha da poco pubblicato il suo sesto album. Ogni lavoro è uscito a partire dal 2011 a cadenza annuale precisissima, sempre il 13 Agosto, questo nuovo album dopo TG1, TG2, TG3, TG4 e TG5 non poteva che intitolarsi Studio Aperto. Il nostro propone un Extremely Independent Pop (?) elettrico-industriale che “saccheggiando” a destra e a manca crea soluzioni assolutamente originali. Divertente e devastante autenticità disturbante.
[ascolta]

THISQUIETARMY
19/11@
Raum, Bologna
20/11@
Museo Hermann Nitsch, Napoli
21/11@
Brigadisco’s Cave, Itri (LT)
23/11@
Maze, Pescara
24/11@
Awai, Venezia
26/11@ TBA, Bolzano, per
Analogica Festival
27/11@ TBA, Milano, per
FilmMaker Festival
Drone/Ambient/Shoegaze/Noise/Doom/Dark tutto questo e altro ancora miscela
Eric Quach con la sua chitarra in grado di creare una gamma di paesaggi sonori infinita. Oltre 30 titoli in 11 anni di attività, collaborazioni con artisti come l’altrettanto prolifico Aidan Baker e Syndrome partecipazione a svariati progetti tra i quali Hypnodrone Ensamble e Destroyalldreamers. Questo tour è un progetto live expanded cinema nel quale il Nostro collabora con Philippe Leonard (suoi i meravigliosi contributi visuali che accompagnano i live dei grandissimi Godspeed You! Black Emperor). Un cinema e un suono alchemici che fanno del lavoro sulla materia e sul dispositivo stesso (pellicola 16mm, proiettore, elettricità, chitarra, pedali) il focus di un percorso che esplora le possibilità nascoste nell’immagine e la sua essenza seriale. Da non perdere.
[ascolta]

GOAT
20/11@
Area Sismica, Forlì
21/11@
Gheddu Studio, San Pietro del Gallo (CN)
22/11@
El Paso Occupato, Torino
Non vi parliamo del famoso gruppo svedese ma di una formazione che porta lo stesso nome ma proviene da Osaka, Giappone. La band si forma nel 2013 ed in quell’anno pubblica il suo primo lavoro,
New Games, è invece dello scorso anno la loro seconda uscita intitolata Rhythm & Sound. Koshiro Hino (chitarra), Akihiko Ando (sax), Tetsushi Nishikawa (batteria) e Atsumi Tagami (basso), sono i 4 ragazzi che  compongono questa formazione proponendo un suono Noise-Trance urbano, tribale e sperimentale con molte intuizioni ad altissimo tasso di godimento. Provateli!.
[ascolta]

JAGA JAZZIST
22/11@ Santeria Social Club, Milano
23/11@ Monk Club, Roma
24/11@ Teatro Superga, Nichelino (TO)
25/11@ Artificerie Almagià, Ravenna per
Transmissions Festival
26/11@ Latteria Molloy, Brescia
27/11@ Teatro La Claque, Genova
Dopo molto tempo torna in Italia il supercombo norvegese di casa
Ninja Tune per presentare Starfire, album nato dal trasferimento del principale compositore del gruppo (Lars Horntveth) a Los Angeles. Le mille luci ed i grandi spazi della città americana hanno ispirato Lars per le composizioni del sopracitato lavoro, poi registrato negli studi di Oslo della band. La loro sperimentale miscela di Jazz, Electro, Fusion e Prog dal vivo stupisce ancor di più. Segnaliamo per la data di Ravenna anche la presenza di Sarah Neufeld. Esserci.
[ascolta]

PREOCCUPATIONS
23/11@
Circolo Magnolia, Segrate (MI)
24/11@
Quirinetta, Roma
25/11@
Locomotiv Club, Bologna
Gli ex
Viet Cong, freschi della pubblicazione dell’omonimo album arriveranno questo mese in Italia con il loro inquieto e graffiante Labyrinthine Post-Punk infiltrato di Industrial/Noise e umori Dark-Wave con un sempre maggiore apporto sintetico.
Sebbene meno originale e teso del precedente lavoro a nome
Viet Cong questo nuovo esordio del quartetto di Calgary conferma comunque le grandissime potenzialità di questa band che dal vivo sicuramente saprà farci vibrare.
[ascolta]

NICOLAS JAAR
24/11@
Alcatraz, Milano
25/11@
Teatro della Concordia, Venaria Reale (TO)
Fresco di pubblicazione di un altro grande lavoro (
Sirens) il prodigio dell’elettronica arriverà questo mese in Italia per 2 date da non perdere. Il fanciullo di New York con origini cilene, che è anche la metà dei Darkside e che ha curato la colonna sonora di Dheepan-Una Nuova vita, film vincitore della Palma d’Oro a Cannes 2015, a differenza di parecchi colleghi del settore Electro/IDM/Folktronica e via dicendo ci mette anche le parole, parole che contano, su musiche di buonissimo livello e lo fa con grazia e naturalezza invidiabili.
[ascolta]

BOL & SNAH
24/11@
Druso, Ranica (BG)
25/11@
Beat Cafè, San Salvo (CH)
26/11@
Off Club, Napoli
Progetto norvegese che vede il fondatore e chitarrista dei
Motorpsycho, Hans Magnus “Snah” Ryan, collaborare col trio (talvolta quartet) Prog Rock/Nu-Jazz dei Bol (di cui fa parte il tastierista Ståle Storløkken che aveva affiancato i Motorpsycho durante la stesura dei brani dell’album The Death Defying Unicorn). Tre le date italiane del mese per presentare le sonorità tra Pop, Prog e Jazz alternate a più decise aperture Rock di So? Now! loro ultimo disco nato dall’amore per la poesia a tema uomo-natura di Rolf Jacobsen dove alla voce troviamo Tone Åse, moglie di Storløkken.
[ascolta]

HEATHER LEIGH
27/11@
Museo d’Arte della città di Ravenna, Ravenna per Transmissions Festival
Data unica per l’eterea e sperimentale cantautrice texana da tempo di stanza in Scozia e per la sua
pedal steel guitar. Il suo ottimo e nudo lavoro solista di stampo Avant Folk I Abused Animal è stato rilasciato dalla Ideologic Organ di Stephen O’Malley. Motivo in più per non mancare il meraviglioso appuntamento è la presenza del poliedrico sperimentatore Nicola Ratti.
[ascolta]

SULK
25/11@
Covo Club, Bologna
26/11@
Mame, Padova
27/11@
Samo, Torino
28/11@
Serraglio, Milano
29/11@
Sudwerk Club, Bolzano
Britpop londinese con forti sapori Psych e Shoegaze. Chiaramente ispirati da gruppi come
The Stone Roses e Ride, solo per citarne alcuni, i 5 ragazzi presenteranno le loro imperdibili sonorità anni 90 aggiornate ai giorni nostri ed il loro secondo lavoro No Illusions, uscito lo scorso Aprile, per ben 5 date italiane durante questo mese. Jon Sutcliffe, Tomas Kubowicz, Andrew Needle, Jakub Starzyński e Lewis Jones ci sanno fare ed hanno gusto, non perdeteveli.
[ascolta]

Read More

Lili Refrain

Written by Interviste

Una  promessa, ecco cosa è Lili Refrain; una ragazza dalle mille doti  che è riuscita, attraverso la sua musica, a estirpare ed emanare il  lato più oscuro e creativo della sua persona. L’artista è  riuscita  in poco tempo a pizzicare l’attenzione dei critici e degli appassionati. Tra una chiacchiera e l’altra siamo riusciti a scoprire particolari  davvero interessanti oltre ai dietro le quinte delle canzoni  di Kawax.

Ciao Lili e benvenuta su Rockambula. Direi di iniziare questa intervista raccontandoci un po’ di te: chi è Lili, quando e come è nata artisticamente, da chi è influenzata e quali sono le sue aspirazioni?
Ciao a te e grazie per questo spazio! Ho sempre ascoltato moltissima musica fin dalla primissima infanzia ed ho sempre associato a questo linguaggio la più potente forma di comunicazione, libertà ed evasione. Ho trovato recentemente delle foto di quando ero piccola e imbracciavo molto spesso una chitarra immaginaria facendo finta di suonarla, credo tutto sia iniziato da lì. Ho sostituito l’immaginazione con una chitarra in legno, corde e anima all’età di tredici anni e pur non avendo mai studiato questo strumento non me ne sono mai più separata. Lili è diventata una parte di me nel 2007 dopo diversi anni passati a suonare la chitarra in diverse band,  ha iniziato a prendere il sopravvento in tutti quei momenti in cui emozioni, pensieri e visioni hanno avuto la forte urgenza di uscire fuori, da quel momento è nato il mio progetto solista e ho iniziato a mescolare differenti generi tra loro creando il mio personalissimo diario di bordo musicale. A livello di influenze sonore c’è sicuramente il blues, la psichedelia, il metal, la musica classica e anche un po’ di quel teatro sperimentale dove la voce assume un ruolo prettamente gestuale. Le miei aspirazioni sono quelle di continuare ad ascoltare e fare musica a 360°

Kawax è il tuo nuovo album; per qualcuno le tematiche sono parse come un continuo di quelle del disco 9. Ma a parer tuo quali sono le principali differenze tra i due dischi in generale?
9 è un album molto più barocco e complesso dal punto di vista compositivo rispetto a Kawax, è decisamente più virtuoso a livello tecnico e anche un po’ dimostrativo in un certo senso. Dopo due anni dall’uscita del primissimo disco autoprodotto,  avevo  l’esigenza di spingere al massimo livello le potenzialità compositive della stratificazione sonora senza mai sfociare nel Noise, lasciando molto spazio alla melodia e ripercorrendo volutamente quella che è stata la mia iniziazione musicale. Non a caso è un album pregno di citazioni che omaggiano alcuni dei miei punti di riferimento soprattutto in campo chitarristico. Kawax vede la luce tre anni dopo, nel mentre si sono susseguiti centinaia di live sia in Italia che in Europa e sono accadute anche moltissime cose nella mia vita privata.
È un disco che nasce da esigenze totalmente diverse e durante un periodo abbastanza buio in cui ho vissuto dolorose separazioni. La necessità che mi ha portato a questo album è stata estremamente viscerale e meno cervellotica, visto il bisogno estremo di esorcizzare in modo più immediato e diretto ciò che mi è capitato in questi ultimi anni. Anche a livello sonoro sono due album molto differenti, Kawax si porta sicuramente dietro tutto il bagaglio dei numerosi concerti fatti prima della sua uscita e i brani eseguiti evocano molto di più le atmosfere del live rispetto a 9.

Come nasce un pezzo di Lili Refrain, hai qualcosa che ti da inspirazione?
Solitamente quando sento l’esigenza di scrivere un brano significa che c’è qualcosa che non va. Quando  si è felici non si è molto ispirati perché tutte le energie sono convogliate a gustarsi quel determinato momento di gioia, io per lo meno cerco di gustarmeli un bel po’ quando capitano. Un mio brano nasce quindi da momenti meno luminosi, più riflessivi e scomodi emotivamente al punto da sentire la necessità di tirarli fuori in qualche modo, è un atto necessario, è come un esorcismo. Mi chiudo in una stanza e non esco finché non sono esausta, è una grande fortuna per me che in quella stanza ci sia un amplificatore e una chitarra, sarebbe potuto andarmi molto peggio!

In Kawax troviamo anche la partecipazione di alcuni ospiti d’ eccezione: gli Inferno Sci-Fi Grind’n’Roll; come è nato l’ incontro e perché hai scelto proprio loro?
Gli Inferno li conosco da moltissimi anni, soprattutto Valerio Fisik che oltre ad essere un chitarrista è anche l’eccellente fonico con il quale ho registrato tutti e tre gli album che ho prodotto fino ad ora. Due anni fa abbiamo deciso di partire insieme per un lungo tour in Europa e ci siamo tutti profondamente legati, la loro presenza era d’obbligo in quest’album, soprattutto in “Tragos” che molto spesso abbiamo eseguito insieme dal vivo proprio durante il tour. Oltre a loro ci sono anche altri due ospiti d’eccezione che sono Valerio Diamanti, il batterista dei Dispo che suona la batteria in “Baptism of Fire” e Nicola Manzan aka Bologna Violenta che ha impreziosito il brano finale con degli splendidi archi.

Anche la copertina di Kawax  è interessante, chi l’ha realizzata e perché hai scelto proprio quell’immagine?
Il disegno è opera di un’artista argentina che vive da anni a Roma e di cui ho sempre apprezzato moltissimo il lavoro, si tratta di Fernanda Veron che ho avuto modo di conoscere molto più a fondo grazie alla collaborazione con questo album. L’immagine rappresenta un sogno che ho avuto in un momento piuttosto difficile, avevo da poco perso mio padre e sono sprofondata in uno stato abbastanza buio d’esistenza, è una sorta di minotauro che è venuto a trovarmi nel tentativo di indicarmi l’uscita dal labirinto. E’ un’immagine per me molto evocativa, potente e anche estremamente positiva perché mi ha permesso di attivarmi e smuovere ciò che sembrava irrimediabilmente pietrificato in quel determinato frangente.

Invece della Subsound Records e Sangue Dischi cosa ci dici, come è nata la collaborazione?
Davide e Luca sono due persone che apprezzo e stimo moltissimo ed è per me motivo di estremo giubilo averli insieme in questo viaggio. Con Davide desideravo collaborare da tempo perché ritengo che con la Subsound faccia davvero un eccellente lavoro e avere una label che ti sostiene così tanto lavorando costantemente insieme è qualcosa di meraviglioso per un musicista, soprattutto per me che non avendo un gruppo ho sempre provveduto a tutto per conto mio. Luca lo conosco da anni e abbiamo condiviso palchi e collaborazioni, era diverso tempo che mi proponeva di fare uscire un disco con la sua etichetta e alla fine ce l’abbiamo fatta, questo è il mio primo vinile ed è una soddisfazione pazzesca!

Una domanda a bruciapelo: nella recensione ho detto che molto probabilmente i film sulle streghe di Dario Argento con una colonna sonora alla Lili Refrain avrebbero fatto ugualmente una bella figura, ritrovandosi un interessante tocco sinistro diversamente inquietante rispetto a quello dei Goblin. Tu cosa ne pensi?
Non saprei, non riesco proprio ad immaginarmelo un Argento senza Goblin! Ricordo che da piccola quando mi capitava di ascoltare la colonna sonora di Suspiria e senza mai aver visto il film, mi cacavo sotto in una maniera incredibile! Mi faceva una paura pazzesca quel disco!
Non credo che la mia musica abbia lo stesso effetto terrificante… ma grazie per l’associazione!

Parlando della tua teatralità cosa ci dici? A chi ti rifai per questa?
Quando suono dal vivo sento la necessità di tener separata la mia vita ordinaria da quella stra-ordinaria vissuta durante un concerto. Ho bisogno di rievocare e rivivere determinate sensazioni per eseguire un brano in tutta la sua essenza. È questo il motivo per il quale Lili Refrain ha il suo trucco guerrigliero, i suoi simboli e il suo abito di scena. Se non lo facessi e non assumessi un “ponte” tra me e la mia musica, rischierei di perdermi a lungo andare, di compiere dei gesti meccanici privi di “anima”. Più che teatralità si tratta quasi di un vero atto sciamanico, ma in fondo i concerti dal vivo non sono forse uno dei più potenti rituali collettivi che ci capita di celebrare?

Ho notato alcuni show sul tuo canale Facebook, hai seguito un criterio per scegliere le date in cui suonare? Riuscirai a venire anche a Napoli?
Magari! Napoli è una città che adoro! La prima volta che ci sono stata sapevo esattamente dove andare ed era incredibile dato il mio pessimo senso d’orientamento, era come se la città stessa mi guidasse, spero di tornarci molto presto! Riguardo al criterio della scelta della date è del tutto punk, non ho alcuna agenzia alle spalle, le date le trovo quasi sempre da sola e dopo sette anni di e-mail mandate nell’ovunque e una quantità industriale di concerti sparsi in tutta Italia, ho la soddisfazione di ricevere spesso richieste da parte di chi organizza i live, l’abilità sta poi nell’unire i pezzi mancanti per creare un viaggio sensato, soprattutto quando si viaggia in treno! Insomma, dipende un po’ da cosa capita ma a Napoli conto di tornarci presto, anche perché ho un album nuovo da presentare!

Ho notato nei tuoi lavori che strizzi un po’ l’occhio all’esoterismo. Se è un tuo interesse come è nato, cosa ti ha fatto scattare la molla?
Esoterismo è un termine forse un po’ troppo abusato e delle volte viene chiamato in causa rischiando di confondere un po’ le idee.
Per quel che mi riguarda ho un’attività onirica decisamente molto intensa che mi ha portato a fare diverse ricerche nel tentativo di interpretare i simboli che mi apparivano di volta in volta. Ci sono una miriade di cose che conosciamo senza sapere di conoscere e non c’è nulla di esoterico o magico in tutto ciò,  si tratta di qualcosa di atavico, impresso nel nostro DNA dai tempi dei tempi, solo che abbiamo bisogno di input per destare la nostra memoria o almeno questo è quello che capita a me… i miei lavori sono profondamente connessi alla mia vita personale, ai miei sogni e credo di strizzare l’occhiolino molto più a loro che non ad altro.

Bene Lili, l’intervista si chiude qui, concludi come meglio ti pare…
Grazie ancora per quest’intervista Vincenzo, concludo lasciando un po’ di link dove è possibile ascoltare ciò che faccio e trovare tutte le date aggiornate dei miei prossimi concerti:

http://lilirefrain.blogspot.it/
http://lilirefrain.bandcamp.com/album/lili-refrain
https://www.facebook.com/lilirefrain
http://www.youtube.com/shippinghead
http://subsoundrecords.it/
http://sanguedischi.com/

Read More

Lili Refrain – Kawax

Written by Recensioni

Non c’è nulla da fare, se componi un certo tipo di musica a base di sinistre atmosfere, curiose melodie e riff sgargianti vuol dire che con la testa viaggi e sei veramente alla ricerca di qualcosa di nuovo e se viaggi e fai viaggiare vuol dire che sei un artista a trecentosessanta gradi e forse anche un po’ visionario. Lili Refrain lo ha dimostrato; la polistrumentista romana attiva dal 2007 è riuscita attraverso la sua voce, la chitarra e qualche loop a creare un disco che suscita mille emozioni. Kawax, questo il titolo dell’ album che tanto ha fatto impazzire il sottoscritto è un lavoro inspirato, a tratti angoscioso capace di emanare passione e trepidazione. Il disco ha suscitato sentimenti positivi fin dal primo ascolto, come si trattasse di un colpo di fulmine, immediato e contro il quale nulla si può fare. La capacità di Lili Refrain di miscelare Ambient, Gothic, Blues e teatralità è un qualcosa di eccezionale; la giovane artista è riuscita nell’intento di creare un album introspettivo e riflessivo allo stesso tempo. Kawax è un viaggio mentale, dal primo all’ultimo pezzo; il bello del disco anzi è proprio il lieve mutamento che subisce traccia dopo traccia, il tutto senza farci accorgere di nulla.

Venendo proprio alle canzoni, quelle che si fanno notare da subito sono “Kowox”  che ha un fascino e uno sprint tutto suo con dei suoni elettronici a dir poco fenomenali; la successiva “Goya” con i suoi arpeggi di chitarra, i suoi cori e la cupa atmosfera che trasmette un senso d’inquietudine fuori da ogni canone; un’altra traccia da segnalare è “Nature Boy”, padroneggiata da un clima che si addice a un film horror grazie anche alle grida di sottofondo che fanno il loro effetto. Non sono da meno “Echoes” e la conclusiva “Sycomore’s Flame”. La prima citata lascia un senso di quiete, è rilassante, il pezzo giusto da dedicare al famoso Caronte, il traghettatore di anime; “Sycomore’s Flame” è molto probabilmente la canzone più melodica del platter, una chiusura in bellezza se si considera il suono degli effetti e della chitarra.

Kawax  è una perla di disco e il 2013 non poteva concludersi meglio che con un uscita del genere. Parlando invece di Lili Refrain, non possiamo fare altro che elogiare questa giovane artista dotata di coraggio e altruismo; la sua vena artistica è di quelle introvabili e, detto sinceramente, penso che sarebbe capace di creare una colonna sonora per i film di Dario Argento sulle streghe; insomma, “La Terza Madre” del noto regista avrebbe avuto un altro colorito con il tocco di Lili Refrain.

Read More