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Ministri (+ Fast Animal And Slow Kids)

Written by Live Report

Sabato 18 Maggio @ PinUp Mosciano (TE)

Come era prevedibile, la serata di sabato 18 maggio al Pin Up di Mosciano Sant’Angelo si  è rivelata un appuntamento che ha attirato centinaia di appassionati di musica Indie da ogni parte d’Abruzzo e persino da fuori regione.

I Ministri sono ormai un nome conosciutissimo nell’ambiente, ma la vera sorpresa della serata sono stati i Fast Animals And Slow Kids, progetto nato nel 2007 a Perugia per mezzo di Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti e che esordì per l’etichetta umbra To Lose La Track di Luca Benni con un fortunato ep.
Oggi anche questi ultimi hanno un loro folto pubblico, ma per me che non li conoscevo (se non di nome) sono stati davvero un elemento che ha impreziosito il valore dell’evento.

I quattro ragazzi sul palco hanno una presenza scenica davvero fantastica e in poco meno di un’ora hanno sfoderato tutte le loro hits, tra cui la mitica “Troia” che è compresa nel loro ultimo album Hybris (uscito anche in vinile) scatenando più volte un pogo che ha coinvolto gran parte dei presenti.
I Ministri si presentano sul palco invece nella consueta formazione a quattro (nonostante i membri del gruppo siano tre) e danno il meglio già dalle prime note della prima canzone, “Stare Dove Sono”.

Tuttavia con la granitica “Mammut”, che tra l’altro apre il loro ultimo cd, Per un Passato Migliore riescono persino a migliorarsi.
La setlist li ha visti impegnati in ben diciotto canzoni che continuo ad elencare qui di seguito: “Il Sole”, “I Nostri Uomini ti Vedono”, “Comunque”, “Mangio la Terra”, “Gli Alberi”, “La Pista Anarchica”, “Una Palude”, “Tempi Bui”, “Spingere”, “Diritto al Tetto”, “Non mi Conviene Puntare”, “Il Bel Canto” e poi in bis: “Mille Settimane”, “Giornata Che Tace”, “Noi Fuori” e “Abituarsi Alla Fine” che conclude una scaletta di tutto rispetto (nonostante alcune grandi assenze quali “La Faccia di Briatore”, grande hit dei Ministri contenuta nel cd Tempi Bui).

Il locale era davvero strapieno ed era formato sia da fans fedelissimi che cantavano a squarciagola sia da semplici curiosi che comunque di certo non sono rimasti delusi dalle esecuzioni curatissime in ogni singolo arrangiamento.
A fine concerto poi spazio anche per autografi e foto coni ragazzi della band che come sempre si dimostrano disponibili verso tutti anche per scambiare due chiacchiere e ciò forse li rende migliori rispetto a molti colleghi pur essendo “arrivati” anche loro.

Un’ultima raccomandazione: se capitate a una loro data non mancate di far visita al banchetto del merchandising perché è davvero fornitissimo avendo a disposizione oltre a tutta la loro discografia magliette, spillette, manifesti, adesivi e quant’altro.

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Annullata data bellunese dei Punkreas

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Per cause non imputabili alla band e all’agenzia di booking, ma unicamente alla volontà dei gestori, il concerto previsto per sabato 25 Maggio allo Shadows Music Hall di Belluno e’ annullato.
I Punkreas si scusano con i fans e chiunque avrebbe voluto partecipare, sperando quanto prima di tornare a suonare in citta’.

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Riparte il tour dei Criminal Jokers

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Impegnatissima l’estate dei Criminal Jokers: l’alternative band nostrana che sarà raccogliendo consensi d pubblico e critica, sarà impegnata, da un lato, nella presentazione del loro ultimo disco, Bestie, e, dall’altro, seguirà in tour Nada.

Di seguito le date del tour:

25.05 Pisa – Reverse
01.06 Morbegno (SO) – Morborock Festival
04.06 Marina di Ravenna (RA) – Hana-Bi
08.06 Carpi (MO) – Festa ANPI w/ Uochi Toki
15.06 Sassocorvaro (PU) – Indietiamo
22.06 Cordignano (TV) – Festinval
29.06 Cupra Montana (AN) – Musica Distesa
18.07 Lugano (CH) – Busker Festival
03.08 Filago (BG) – Filagosto

Tour con NADA:
27.06 Bologna – Vicolo Bolognetti
28.06 Milano – Carroponte
26.07 Zungoli (AV) – S. Anna
07.08 Torino – MiTo Festival

 

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Si delinea il tour europeo dei Soundgarden

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Parte a settembre il fittissimo tour europeo della band di Seattle. Cornell e soci saranno in Europa per deliziare i loro fans d’oltreoceano con una lunga serie di appuntamenti serrati. Purtroppo al momento il calendario non prevede nessuna tappa italiana per i Soundgarden.

4/9 – Helsinki, Hartwall Areena
6/9 – Stoccolma, Hovet
7/9 – Oslo, Oslo Spektrum
9/9 . Copenhagen The Forum
10/9 – Berlin, Columbiahalle
11/9 – Amsterdam, Heineken Music Hall
13/9 – Manchester, Apollo
14/9 – Birmingham,Academy
16/9 – Dublin, O2
18/9 – London, Brixton Academy

Informazioni dettagliate sugli eventi e l’acquisto dei biglietti sono disponibili sulla Fan Page ufficiale della band su Facebook.

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A Place to Bury Strangers: 4 date italiane!

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A Place To Bury Strangers saranno in Italia a ottobre per presentare i brani del nuovo album Strange Moon, una raccolta di cover degli americani Dead Moon e pubblicato ad hoc per il Record Store Day. Da sud a nord, ecco le tappe del mini-tour italiano:

22 Ottobre 2013 – Arci Rubik, Lecce
24 Ottobre 2013 – Blackout, Roma
25 Ottobre 2013 – Lo Fi, Milano
26 Ottobre 2013 – Interzona, Verona

 

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Gli Editors in Italia!

Written by Senza categoria

La band inglese arriva in Sicilia all’ Ypsigrock Festival per presentare il nuovo album The Weight of Your Love. Anticipato dal singolo A ton of love, il quarto lavoro degli Editors uscirà nei negozi di dischi il prossimo 2 luglio.

 

 

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Tornano Glen Hansard e Lisa Hannigan

Written by Senza categoria

Dopo il fortunato breve tour invernale nella nostra penisola, l’irlandese Glen Hansard torna in Italia con la sua fedelissima opener Lisa Hannigan, al Carroponte di Milano il 6 luglio.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21. Biglietti in vendita sul circuito TicketOne, al costo di 15€ più diritti di prevendita.

 

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The National: streaming integrale in attesa del nuovo album

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Si intitola Trouble Will Find Me il nuovo lavoro dei The National ed è ora disponibile per l’ascolto integrale  su iTunes. Il disco, la cui uscita è stata anticipata da “Demons”, “Don’t Swallow The Cup”e “Sea Of Love”, uscirà sul mercato il 20 maggio.

La band sarà in Italia per due date:
30 giugno – Parco della Musica, Roma
1 luglio – City Sound Festival, Milano

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Julia Holter – Due date in Italia

Written by Senza categoria

Fresca di ripubblicazione del suo secondo album Ekstasis, la compositrice ventisettenne californiana Julia Holter arriva in Italia per due concerti a fine luglio.

29 luglio 2013 – Marina di Ravenna – Hana-Bi
Ingresso Gratuito – Ore 21,30

30 luglio 2013 – Modena – Sun-Agostino

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Nine Inch Nails in Italia ad agosto

Written by Senza categoria

Dopo quattro anni di assenza dalla scena, si riuniscono i Nine Inch Nails. I numeri uno del rock alternativo mondiale, guidati dal carismatico  genio dell’elettronica Trent Reznor, hanno confermato il ritorno sulle scene annunciando un tour europeo sui palchi dei festival più importanti. L’unica data che i Nine Inch Nails terranno in Italia sarà il 28 agosto al Mediolanumforum di Milano. Ad aprire lo show di Trent Reznor & Co. un’altra grande band del panorama alternative americano: i Tomahawk di Mike Patton, che hanno da poco pubblicato il nuovo album. I biglietti saranno messi in vendita dalle 10.00 del 2 maggio sul sito ufficiale della band www.nin.com e dalle 10.00 di venerdì 3 maggio su www.livenation.it e www.ticketone.it.
http://www.nineinchnails.it/site/

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Appino e Il Testamento 25 Aprile @Magnolia

Written by Live Report

25 aprile in un Magnolia non pienissimo sono in attesa di partecipare a un live ricco di aspettative, soprattutto musicali, visto che per il suo primo lavoro da solista Appino si è circondato di musicisti di gran rispetto come Giulio Favero e Franz Valente, militanti nella sezione ritmica del Teatro Degli Orrori, ed Enzo Moretto dei navigati A Toys Orchestra. Il lavoro realizzato dalla voce degli Zen Circus si discosta, e non poco, dalla consueta veste nella quale si è solito ascoltarlo. Niente Pop/Punk irriverente e ironico, tutto è momentaneamente congelato per dar spazio a un mondo oscuro, tetro fatto di demoni e masse alienate, di sentimenti dalle sfumature nere come la pece e rosse, di quelle porpora degne di un horror all’Argento. La gente stasera non è venuta con le scarpette lustre e le maglie lucenti per passare una serata scanzonata, è tutta lì per ascoltare un album che ha rapito per la profondità dei testi e il peso delle parole. Il live purtroppo incomincia con qualche problema acustico, il Magnolia è un posto nato per la musica ma questa volta le pecche sono molteplici sia per la voce sia per il basso. L’inizio è comunque oltremodo irruento, rock duro e puro quello che esce dalle note di “Fiume Padre”, “Fuoco” e “Lo Specchio Dell’Anima”. Tripletta devastante dove l’impronta del duo ritmico del Teatro Degli Orrori si fa sentire di prepotenza, manca solo che Appino si trasformi in Capovilla, ma questo per fortuna non accade. Si accentuano le sincopi e i toni psichedelici con “Passaporto”, nella quale Favero abbandona il basso per dedicarsi ai synth. Fino adesso i suoni sono ricchi di distorsioni e la stessa voce di Andrea si fa decisamente più sporca rispetto al disco. il live rende questo disco, grezzo, accentuandone in maniera decisa la durezza. E’ tempo di ascoltare la title track “Il testamento”, dedica a Mario Monicelli ed intensa come poche. Si prosegue con un omaggio e una dedica ad un giorno come il 25  aprile e “Questioni Di Orario” risuona per tutti quelli che sono figli di nessuno, un po’ come noi italiani verrebbe da pensare. L’esplosività della prima  parte lascia il passo a melodie più chiare e delicate nelle quali le chitarre travolgenti si prendono un profondo respiro per lasciare la sola voce di Appino nei “I Giorni Della Merla” a scaldare la platea, tanto che dismessi per un attimo i panni da roker scende a cantare con il pubblico, come se all’improvviso fossimo tutti catapultati ad una festa tra ragazzi che urlano emozioni al cielo. Si continua sul filone ballata con “Godi” e con un marcato accento pisano si fa anche ironia sul tema del carpe diem. Il momento intenso e melanconico si infrange nell’istante in cui si intuiscono le note di “Tre Ponti”, il ritmo riprende e la chitarra di Moretto si incendia, tanto che lo stesso Appino finisce travolto in un duetto all’ultima nota. Segue il primo singolo “Che il lupo cattivo vegli su di te”, una vera ninna nanna di cui però rompe gli schemi tradizionali per trasformarsi in un incubo ad occhi aperti degno dei fratelli Grimm. Pelle d’oca non c’è altro da dire, difficile stare fermi o non cantare un motivetto così pervasivo. Seconda citazione per Monicelli con il brano “Solo Gli Stronzi Muoiono” con annessa invasione di campo o di palco da parte di un troppo esuberante ascoltatore, per fortuna allontanato dal microfono dalla discreta security. Appino si rivolge al pubblico: “Avete paura di morire?” E mentre sale un corale no in sottofondo parte una sommessa marsigliese sulla quale si innesta una paranoica “Schizofrenia” pezzo selvaggio, vero Punk Rock che chiude il concerto. Il gruppo esce ma tutti sanno che manca ancora qualcosa all’appello, e infatti si torna sul palco per i saluti finali e per concludere questo viaggio nell’Ade personale di Appino con due brani: l’attuale “1983”, canzone dedicata al presidente Pertini e al suo discorso di Natale, e con ultima perla: “La festa della Liberazione”. Appino indossa le vesti da cantautore vissuto, imbraccia la chitarra e la fisarmonica e ci incanta con una ballata alla Bob Dylan dal sapore agre come il fiele, che per me vale tutto il concerto.  Il super gruppo ci lascia ai synth e alle distorsioni ad libitum che stonano con tutto l’atmosfera creatasi lasciando gli ascoltatori allontanarsi tra rumori e distorsioni. Bel lavoro, bel concerto, un 25 degno di essere ricordato.

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Afterhours

Written by Live Report

@ Factory Milano, live 18 aprile 2013.

Seconda data sold out per gli Afterhours al Factory di Milano ed io da brava fan non posso non presenziare all’ennesimo live della band. Appena varcato l’ingresso la domanda sulla location è d’obbligo: posto piccolo, mal disposto, lontano dal centro, acustica pessima, viste le premesse stasera ne varrà la pena? Perplessità a parte si passa all’occhiata di rito ai presenti e subito ci si rende conto di essere al live giusto.  Molti giovanotti sui vent’anni e una folta schiera di persone con qualche capello in meno e la barba brizzolata, ma non c’è da stupirsi sono gli After che richiamano da sempre chi è cresciuto con loro dagli anni 90 e chi invece poco avvezzo a Lady Gaga&Co cerca altro nel mondo “alternativo” italiano.
Il live incomincia in orario rispetto a quanto comunicato dal gruppo sui social e il sestetto di bianco vestito fa il suo ingresso alle 21.50. Il candido vestiario simil boy-band fa rimpiangere il grigio look da rockers, se non fosse per Roberto Dellera che pur di non rinunciare alle sua mise anni ‘70 sfodera occhialoni bianchi e ciondolone dorato e Xabier Iriondo al quale manca solo il pacchetto di Marlboro arrotolato sul braccio per fare il muratore a tempo perso, o il coatto di periferia.

La musica incomincia e tutto va in secondo piano; “Veleno”, “Elymania” e il “Sangue di Giuda” sono i brani della tripletta iniziale che scalda subito la platea, e il peso del sold out si fa immediatamente sentire sulla pelle. La scaletta prosegue con “Spreca Una Vita”e un piccolo dono per i fan di vecchia data, la toccante “Rapace”, pezzo che mancava da tempo nei live degli After. Si prosegue con una sapiente alternanza di pezzi tratti dell’ultimo disco Padania e da album più datati come Hai Paura Del Buio del 1997 e Ballata Per Piccole Iene del 2005. Il gioco con la linea del tempo messo in campo dal gruppo, però, non corrompe la continuità sonora e si passa da “Ci Sarà Una Bella Luce” a “La Sottile Linea Bianca” e “1996” come se fossero capitoli dello stesso libro. La prima parte scorre veloce e si conclude con “Padania”, che inizia silenziosamente in versione acustica con Manuel  e  Rodrigo per poi esplodere in una vero e proprio tripudio di suoni e chitarre distorte.
Seconda parte. Si rientra in scena e la carica del gruppo si fa sentire: scaletta serrata e cuore in gola per “Varanasi Baby”, l’attualissima “Costruire Per Distruggere” con Rodrigo e Xabier ai fiati, “Tutto Domani” e il cavallo di battaglia “Male di Miele” che scatena anche l’immobile uomo-armadio dalla maglietta troppo aderente al mio fianco.

Piccola pausa, la seconda serata probabilmente si fa sentire, e si ricomincia con “Musicista Contabile” per arrivare alla vera perla della serata “Io so Chi Sono”. Brano di Padania che per me è sicuramente la perfetta rappresentazione di cosa sono gli Afterhours adesso. Lo si vede e lo si sente dall’intensità dei suoni, dalla voce di Manuel e da come la usa, dalle vibrazioni tra di loro, tanto che anche il semper serafico Ciccarelli cede e si butta nella mischia delle chitarre con Manuel e Xabier.
Scivola “Tutti Gli Uomini Del Presidente” con Dellera in veste di cantante e l’irriverente “Sinfonia Dei Topi”. Ci si avvicina al finale e il gruppo si concede a ritmi meno incalzanti con la ballata “Il Mio Ruolo”. Un breve tuffo nel passato con la spettacolare “La Vedova Bianca”, più veloce rispetto alla versionedel 2005, ma che genera sempre grande energia così che le mani alzate, di un pubblico che già sa quale ritmo seguire, battono all’unisono. Si torna ai giorni d’oggi con la struggente “Nostro Anche se ci fa Male” e “La Terra Promessa si Scioglie di Colpo”.

Fine. Respiro profondo, gli Afterhours salutano, si ritirano e sembra tutto terminato, ma nessuno si muove come chi sa inconsciamente di dover aspettare. Infatti, il gruppo riesce per una lauta ricompensa la canzone che non può mancare “Bye Bye Bombay”, dove la pelle d’oca è un dovere e urlare a squarciagola “Io non tremo è solo un po’ di me che se va” assomiglia a un rito collettivo di liberazione. Grandi ovazioni per tutti, noi siamo soddisfatti e felici, tutto concluso, ma questa sera siamo in grazia divina e a sorpresa ci viene regalato un extra bis con “Voglio Una Pelle Splendida” e un’ immensa interpretazione di “Quello Che Non c’è”. Stanchi, un po’ sudaticci e provati, dopo due ora e mezza di concerto non posso che rispondere alla domanda iniziale con un sonoro ne valeva la pena, eccome! Io sono di parte poiché fan, ma ricomprerei il biglietto altre cento volte e la prossima volta mi avranno ancora sotto il palco a urlare. Premio energia a Xabier che spesso ruba la scena al più tranquillo Manuel, nonostante gli Afterhours siano tornati ad essere Manuel centrici, ma a noi questo piace.

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