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“Vertigini”, il nuovo singolo dei Nobraino
Un brano leggero sulla leggerezza. Probabilmente uno dei pezzi meno impegnati del disco di cui farà parte (la cui uscita è prevista per il prossimo autunno) ma che rappresenta comunque la giusta premessa per quello che sarà un album di cambiamento.
Nobraino 19/12/2014
Nobraino– 19 dicembre 2014 @ Hiroshima Mon Amour, Torino
Me lo ricordo bene il mio primo concerto dei Nobraino. È stato all’incirca due anni fa, sempre all’Hiroshima Mon Amour (in realtà mi trovavo lì per ascoltare Giorgio Canali & Rossofuoco): che spettacolo che fu! Che animali da palcoscenico e che frontman fantastico Lorenzo Kruger, capace di sostenere un concerto di quasi tre ore (non scherzo, tre ore!), con una carica tremenda, senza mai scendere un attimo di tono. Tornai a casa felice. Stessa location, diversa compagnia, pubblico aumentato notevolmente (com’è giusto che sia), e ben diverso lo spettacolo a cui ho assistito lo scorso 19 dicembre: quel frontman dalla voce d’abisso che tempo addietro mi aveva lasciato senza parole è apparso sottotono e “scazzato” (concedetemi il termine, rende benissimo l’idea) fin da subito. La band, impeccabile nell’esecuzione come sempre, quasi priva però di quella “verve” che tempo addietro mi aveva entusiasmata. Certo, i momenti di delirio non sono mancati: il salto sul pubblico, l’ormai famosissima performance del taglio di capelli a qualche volontario (a quanto pare è diventato un rituale dopo che Kruger l’ha eseguito su sé stesso al concerto del 1° Maggio nel 2012), il tour di Kruger sotto il palco; il tutto però è apparso assolutamente privo di naturalezza, quasi come dettato da un copione al quale non crede più nessuno. E se lo stesso artista non è convinto della sua performance, come può esserlo il pubblico? Tuttavia a fine concerto tutti sembravano abbastanza divertiti, ma almeno tre soggetti (io e chi era con me) hanno avuto la percezione che sono gli stessi Nobraino a non divertirsi più per ciò che fanno; inoltre gli stessi soggetti sopra citati hanno anche sperato che si trattasse di un caso isolato, di un evento paranormale, di una semplice giornata di merda per chi era su quel palco, perché pensare che possa essere ormai “quello” un concerto dei Nobraino, beh, metteva troppa tristezza.