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Alessia D’Andrea – Luna d’Inverno

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Devo ammettere che nonostante il Pop all’italiana mi sia abbastanza avverso (fatta eccezione per alcuni rarissimi casi) la musica di Alessia D’Andrea tutto sommato non dispiace affatto. La voce della cantautrice calabrese ricorda molto da vicino quella di Fiordaliso (con le dovute giuste distanze però) ed Alessia D’Andrea ci mette del suo in tutto e per tutto per far capire che il sottobosco musicale rosa nasconde anche talenti come questo che, c’è da scommettere, non potranno passare per troppo tempo ancora inosservati . Notevole il suo personale palmares dove compaiono anche vittorie al Premio Mia Martini, al dodicesimo Premio Città di Recanati ed al Premio Musicultura che gli hanno permesso persino di entrare in contatto con sua maestà Ian Anderson (sì, proprio quello dei Jethro Tull). Quindi stiamo certamente parlando di un’artista talentuosa che inizia a calcare importanti palcoscenici.

Luna d’Inverno è prodotto in varie locations dall’etichetta indipendente RENILIN , si compone di dieci brevissimi episodi (nessuna canzone supera infatti i tre minutie “Anime Bruciate”, che conclude questo lavoro, supera di una manciata di secondi i due) che ad essere pignoli al massimo rappresentano l’unico vero (e purtroppo evidente) difetto del disco. Se non fosse poi per “Beyond the Clouds” Luna d’Inverno potrebbe essere considerato il primo lavoro interamente in italiano della cantante. Il primo singolo estratto, “Blu Occhi”, è stato scritta addirittura da Maurizio Lauzi, figlio d’arte del compianto e mai dimenticato Bruno, vero maestro e massimo esponente della scuola cantautorale genovese insieme a Fabrizio De Andrè, Umberto Bindi, Luigi Tenco, Sergio Endrigo e Gino Paoli. La malinconica “Alzami Nell’Aria”, nonostante sia un po’ statica nei ritmi, ha quel “qualcosa” che lascia estasiati e, senza togliere nulla a tutte le altre canzoni, è certamente l’episodio meglio riuscito del disco (pur dovendosi contendere il titolo in una lotta infinita all’ultima nota con la più complessa ed elettronica “Caccia Alla Volpe”). Promossa con debito formativo.

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