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Loris Dali – Tokio [VIDEOCLIP]
Guarda in esclusiva il videoclip del nuovo brano uscito a gennaio scorso.
Continue ReadingSe il mainstream derubasse l’indie
L’autore Sony Vincenzo Colella presenta la playlist alternative più pop che ci sia.
Continue ReadingCalcutta @ Monk Club, Roma | 19.12.2015
L’hype mi teneva in pugno: al live di Calcutta di cui tutti parlavano dovevo esserci anch’io.
Continue ReadingCalcutta: prime date del tour per il nuovo album
Il 30 Novembre 2015 è uscito Mainstream ,il secondo album di Calcutta, pubblicato per Bomba Dischi in collaborazione con Pot Pot Records. Prodotto presso Studio Nero di Roma da Calcutta e Marta Venturini. Missato e masterizzato da Andrea Suriani, con la supervisione artistica di Niccolò Contessa, presso Alpha Dept Studio di Bologna. Qui sotto le prime date confermate per il nuovo tour appena cominciato.
11 dicembre 2015 – Pesaro GRA
12 dicembre 2015 – Montevarchi (AR) Auditorium Comunale
19 dicembre 2015 – Roma Monk
20 dicembre 2015 – Milano Arci Ohibò
26 dicembre 2015 – Guardia Saframondi (BN) Doxapalooza
09 gennaio 2016 – Savignano sul Rubicone (FC) Sidro Club
15 gennaio 2016 – Bologna Covo Club
16 gennaio 2016 – Udine Cas’Aupa
28 gennaio 2016 – Monopoli (BA) Dirockato Winter
29 gennaio 2016 – Terlizzi (BA) MAT Laboratorio Urbano
30 gennaio 2016 – Guagnano (LE) Arci Rubik
19 febbraio 2016 – Napoli Lanificio 25
20 febbraio 2016 – Padova Mame
04 marzo 2016 – Frosinone Affekt Club
10 marzo 2016 – Lugano (CH) Studio Foce
11 marzo 2016 – Brescia Lio Bar
12 marzo 2016 – Carpi (MO) Mattatoio
18 marzo 2016 – Torino Spazio211
19 marzo 2016 – Pavia SpazioMusica
25 marzo 2016 – Benevento Morgana
26 marzo 2016 – Cosenza Ragazzi di Oggi
27 marzo 2016 – Messina Retronouveau
Big Fish, il video di”Ognuno ha ciò che si Merita (Theron remix)”
“Ognuno ha ciò che si Merita (Theron remix)” è il nuovo singolo di Big Fish insieme a Fabri Fibra, uscito la scorsa settimana sui digital store debuttando al primo posto della classifica iTunes italiana di musica elettronica. Il video, diretto da Umberto Nicoletti, ricrea atmosfere surreali che rimandano agli anni ’80 e vede la partecipazione speciale di Cisky, il ballerino che ha emozionato l’Italia nella scorsa edizione di Italia’s Got Talent. La nuova collaborazione tra Big Fish e Fabri Fibra arriva a sorpresa ad anni di distanza dai fortunati album “Tradimento” e “Bugiardo”, che hanno contribuito allo sviluppo della scena rap a livello mainstream in Italia.
Wonder Vincent – The amazing story of Roller Kostner
Atto primo per gli umbri Wonder Vincent, The Amazing Story Of Roller Kostner, musica hot per orecchie “americanizzate” a tutta dritta, ottimo rock’n’roll dentato di blues, funk e solletichi slabbrati di rockabilly punky e stoner che fanno tempi gloriosi lungo la tracklist, sul dorso di otto tracce impazzite, un disco che cucina a fuoco vertiginoso un ascolto pieno e mai allineato come le pieghe di lunghe notti su ballrooms alla corte di vizi inconfessabili.
Tutto gira intorno alla figura allucinata di un Roller Kostner, eroe ed antieroe di tutto ma che da modo e moto proprio a questa formazione di trattare una creatività sonica non indifferente, aggiungeteci un pizzico di volume alle stelle e tutta la sfrenata disinibizione dei debutti che fanno subito centro, e sarete protagonisti assoluti di una sensazione da mainstream, a confine tra un’opera laida di rock a sangue e una benedizione densa di immaginazioni e strade sterrate da cavalcare con l’anima e cuore; otto ingranaggi sonici da frontiera voraci di libertà in grado di far dialogare gli strumenti con i suoi raid stilistici, e non è un semplice contentino per amanti o aficionados di settore, è un carboidratico sound generale che mette soggezione per la parte tecnica e spacca il plesso solare per la forza meravigliosa che percuote ogni millimetro della list.
Andrea Tocci alla voce, Luca Luciani guitars/harp, Marco Zitoli bass/voce e Andrea Spigarelli batteria e percussioni, gestiscono una pressione musicale d’alto bordo, circola nelle venosità do ogni singolo componente il sangue dolce-amaro del rosso yankee, imprevedibile e corale, masticano e sbavano chitarrismi imperanti, urlano e addolciscono melodie e anthems come dentro immaginette sacrificali in equilibrio tra deserto e Delta, una sequenza di brani di grinta e ficaggine assoluta; irresistibilmente adorabili gli ondulamenti wah wah –funky “Funk’o’Saur”, feroce l’epilettismo sliddato alla Alvin Lee “My Little Bunny”, sfiziosa la spennata slogata che si traveste da garage “Piss & love” ed il Dylan virtuale che da continuità ad un country baldanzoso e da hi hip urrà “Venus in Darfur”.
E’ solo un inizio questo dei Wonder Vincent, un quartetto che fa grandi numeri ed è già un preciso indicatore di quello che verrà. Consigliatissimo!!