Modena City Ramblers Tag Archive
Arezzo Wave festeggia i suoi primi 30 anni, dall’1 al 3 luglio a S.Giustino Valdarno (AR)
Da venerdì 1 luglio a domenica 3 luglio lo storico festival celebra la sua 30esima edizione!
Nel campo sportivo di San Giustino Valdarno, in provincia di Arezzo, si svolgeranno tutti i concerti: un’unica area con due palchi (PALCO A e PALCO B), dove si alterneranno artisti e band che compongono il ricco cartellone musicale.
Sul palco si esibiranno artisti di fama nazionale e internazionale quali: Modena City Ramblers (1 luglio), L’Orage (2 luglio), i DeWolff (2 luglio) e la rivelazione indie rock Italian Boyfriend (2 luglio) entrambi in data unica per l’Italia, Musica Nuda – Petra Magoni & Ferruccio Spinetti – con Fausto Mesolella (3 luglio), The Bluebeaters (3 luglio) e Dubioza Kolektiv (3 luglio), il gruppo più vitale e stimolante della scena europea che ha chiuso davanti a 300.000 persone il concerto del 1° maggio a Roma.
IL FESTIVAL È COMPLETAMENTE GRATUITO!
La Band della Settimana: Mom Blaster
Nascono nel 2010 e iniziano sin da subito a scrivere propri brani e proporli live abbinati ad alcune cover, affascinati dal reggae ma con il dna di rocker, miscelano il sound jamaicano con il Rock Pop europeo, generando uno stile che loro amano definire rock in levare. Nel 2012 firmano con l’etichetta indipendente Ridens Records e pubblicano nell’Aprile 2013 il loro primo singolo “From The Beginning” con il relativo videoclip che supera in poche settimane 10’000 visualizzazioni su Youtube. Il 12 Luglio 2013 esce il disco di debutto We Can Do It!. Un album di nove brani cantati in inglese contaminati dal reggae ma anche dal punk, il Rock e il Pop, una miscela esplosiva che avuto molto consenso dal pubblico e dalla critica. Subito parte il tour del disco che li vede protagonisti su diversi palchi d’Italia, aprendo anche ad artisti di un certo calibro come Mellow Mood, Daniele Silvestri, Sud Sound System, Aprè la Classe, Irene Grandi, Modena City Ramblers e gli spagnoli Canteca de Macao. Nel Novembre 2013 i Mom Blaster sono la prima band emergente scelta dal servizio musicale di streaming Deezer per comparire tra le sue pagine ufficiali, grazie alla vincita di un concorso in partnership con il distributore digitale Zimbalam. Il 3 Gennaio 2014 viene pubblicato con relativo videoclip su Youtube il secondo singolo del disco: “Saturday Comes”. Nell’Aprile 2014 Marco Cotellessa entra nei Mom Blaster per sostituire alla chitarra Lucio Piccirilli. La band conclude il “We Can Do It!” Tour con due ultime date nel Gennaio 2015. Il 14 Maggio 2015 pubblicano il nuovo singolo “Ciò che è Giusto” che preannuncia il secondo disco dei Mom Blaster in uscita a Dicembre, un album che abbandona le sonorità reggae per avvicinarsi sempre più all’elettronica. Il videclip relativo al singolo ha superato in pochi giorni le 5’000 visualizzazioni, ottenendo consensi molto positivi da parte di pubblico e critica. Il 10 Dicembre 2015 esce il secondo album: Reset. Riscontra subito notevole successo da parte di pubblico e critica, dieci brani che parlano di storie d’amore, disoccupazione, migrazione e altri dilemmi che caratterizzano il vivere contemporaneo. Reset è un album che racconta storie di questa contemporaneità, dieci tracce da un sound possente e contaminato dove l’elettronica si fa predominante. La calda voce di Monica Ferrante viene supportata da un arrangiamento musicale maturo sviluppato dalla band in questi cinque anni di attività. Si parla di amore, di relazioni interpersonali, ma anche di molti dilemmi che caratterizzano il vivere contemporaneo: dall’annientamento della vita sociale a causa delle nuove tecnologie di comunicazione al problema epocale dell’immigrazione, fino al disagio della disoccupazione giovanile.
I Modena City Ramblers e i 99 Posse insieme per un tour europeo
Da una parte il reggae, l’Hip Hop e il dub dei 99 Posse, e dall’altra il Punk e il Folk dei Modena City Ramblers. Curiosi di vederli sullo stesso palco? Non perdetevi il mini tour europeo che li vedrà suonare insieme a Parigi, Londra, Bruxelles e Amsterdam. Un doppio live con uno speciale set che vedrà alternarsi sulle assi dei migliori club europei i Modena City Ramblers e i 99 Posse. Un concerto inedito che coinvolgerà il pubblico e che vedrà interagire le due band che si troveranno a duettare su alcuni brani, mischiando così, per una manciata di canzoni, i propri repertori. Modena City Ramblers e 99 Posse: due gruppi che provengono dallo stesso periodo storico ma molto diversi tra loro, per pubblico e contesto. Due realtà che fanno parte della stessa storia di rinnovamento musicale italiano della canzone politica, due identità diverse che hanno un punto di contatto nell’urgenza espressiva e nel voler parlare di quello che ci circonda. Due band che hanno fatto la storia della musica di lotta e che hanno come comune denominatore la parola RESISTENZA.
Resistenza Globale Tour
02-11-2015 PARIGI (F) – La Bellevilloise
03-11-2015 LONDRA (UK) – Heaven
04-11-2015 BRUXELLES (B) – Vk
05-11-2015 AMSTERDAM (NL) – Sugar Factory
Alba Caduca – Uomo Nuovo
La band friulana torna con un nuovo album aver diviso il palco con Motel Connection e Modena City Ramblers.
Continue ReadingLennon Kelly – Lunga Vita al Re
Miscelare spirito Punk e sonorità Irish con inserti in dialetto (romagnolo), raccontare “storie vere, di speranza per un futuro migliore, di denuncia sociale e politica mai velata o censurata”: non si può certo dire che i Lennon Kelly cerchino l’originalità a tutti i costi, anzi… Il loro ultimo album, Lunga Vita al Re, è praticamente un album dei (primi?) Modena City Ramblers (c’è persino una comparsata del flautista Franco D’Aniello nell’ultimo brano, la ballata “La Morte di Corbari”). Un album senza infamia e senza lode, suonato con competenza, pieno di canzoni piacevoli ma che non rimangono granché nella testa, soprattutto perché manca una personalità forte, un’identità che li distacchi dai più famosi cugini. Se per voi di musica così non ce n’è mai abbastanza, ascoltateli assolutamente: la fanno molto bene, le canzoni filano, e scommetto che dal vivo sono danzerecci e scatenanti al punto giusto (la title track da questo punto di vista funziona benissimo, ma anche la piratesca “Sangue e Sale”, e in fondo praticamente tutti i brani si portano dentro una bella atmosfera festosa, da pinte di birra scura e balli infuocati). Il problema è riuscire a tenere sotto controllo l’effetto déjà vu, che a tratti è veramente insopportabile, e che purtroppo mina alle fondamenta l’approccio stesso del progetto.
“Primo non ti sai Decidere” è il video de I Carnival
“Primo è un riferimento al nome del pugile Primo Carnera, nome che viene usato per rappresentare il tema del combattimento, inteso come la lotta per ottenere un qualcosa, contenuto nel testo, ma lasciato all’interpretazione di chi ascolta. Un combattimento, una folle corsa, una danza maliziosa; Primo dovrà, ad un certo punto, decidere?” Il progetto I Carnival nasce nell’ottobre del 2013 nella provincia di La Spezia. Le sonorità del gruppo sono essenzialmente Rock (cantato in italiano), con influenze che vanno dall’indie britannico al trip hop, alla dance 70s. Grazie all’uscita del singolo “Inevitabilmente”, che ha raccolto molti consensi sul web, e la vittoria di “Arezzo Wave Best Band Liguria 2014”, la band riesce ad esibirsi in diversi locali e in alcuni dei maggiori festival nazionali quali il BOSS Festival, il POLLEGE Festival, l’ Acmè Festival e l’Arezzo Wave Love Festival, condividendo il palco con Raphael Gualazzi, Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori), Modena City Ramblers, EX-OTAGO, RN Replay e molti altri. Dopo l’estate 2014 la band è entrata in studio per registrare il primo disco ufficiale dal titolo Superstellar in uscita il 16 febbraio 2014 per La Clinica Dischi e promosso da Costello’s Press.
Maka è il secondo disco di Simone Agostini
MAKA significa TERRA. Ed è la madre Terra il grande filo conduttore che unisce a se i brani di questo secondo lavoro del chitarrista Simone Agostini. Terra intesa come confini geografici, ma anche come spazio temporale di storie e di popoli. Terra anche come il nostro mondo attraverso cui spostarsi fino ad un ipotetico viaggio nello spazio da cui lanciare un ultimo sguardo indietro prima di sparire nell’infinito. E tutto questo rappresentato dalle composizioni di queste 10 nuove tracce in cui la chitarra acustica è la vera protagonista, arricchita qua e la da preziose featuring: troviamo infatti anche il violino di Francesco “Fry” Moneti (Modena City Ramblers) e poi ancora la viola del M° Peppino Pezzulo e le percussioni di Walter Caratelli. Sperimentazione e contaminazione le parole chiave. Ed è lo stesso Agostini che in questo nuovo lavoro affronta la scrittura da più punti di vista. Non solo attraverso la chitarra acustica, ma anche con strumenti etnici come il bouzouki greco ed il flauto dei nativi americani. Non manca infine un richiamo al mondo contemporaneo dominato dalla tecnologia ed evocato attraverso le tessiture di e-bow ed effetti presenti nell’ultima traccia “Outer Space”.
Le Idi di Maggio – Mokajena
La Mokajena è l’incrocio tra una iena e una caffettiera. Bestia mitologica, “che niuno occhio humano aveva veduto fino allora”. Mocaiana è anche una località a un passo da Gubbio. È lungo la strada per il mare dei perugini e quando arrivi lì il clima già inizia a cambiare, già vedi spiaggia e ombrelloni e il sole è un sole diverso. Il sole che portano con loro le canzoni della prima produzione de Le Idi di Maggio, giovane band eugubina che nasce da quasi dieci anni di esperienza come cover band. Per anni, come Skaouts, hanno preso in prestito i brani, tra i tanti, di Meganoidi, Ska P, Giuliano Palma & the Bluebeaters. Poi hanno deciso di prendere la loro strada e il risultato è questo disco, dedicato alle loro radici, anche geografiche, uscito il 15 maggio (a Gubbio è il giorno della Corsa dei Ceri, il giorno più importante dell’anno) scorso. Un album che suona preciso e ricco, solare come il ritmo in levare che non si ferma allo Ska e al Rock Steady per andare ad esplorare il Rock e le contaminazioni più diverse. C’è l’incontro con l’Hip Hop della Cantiano Bastard Sound (Mogano), ma soprattutto prestigiose collaborazioni, a partire da quella con Cisco Bellotti, ex leader dei Modena City Ramblers, quella con Oskar, leader degli Statuto, con il quale danno vita a una convincente cover di “Stella d’Argento”.
E poi Massimo Marcer, trombettista degli Aretuska (“Voglio Tutto”), e Lucia Tarì (voce in “Sole Spento” dei Timoria). Undici canzoni, nove inediti e due cover, per raccontare di loro e della loro generazione, tra incertezze e voglia di cambiare le carte in tavola, necessità di denunciare, impegno sociale e speranza che a qualcosa possa servire. Un intento che, però, non sempre convince a pieno.Se le radici e la strada da seguire sono chiare, Alessandro Scalamonti (voce), Andrea Benedetti (batteria), Andrea Sebastiani (basso), Gabriele Bei Clementi (chitarra elettrica), Lorenzo Cannelli (pianoforte, organo, tromba, flicorno soprano, cori), Giorgio Rossi (trombone), Amedeo Ambrosini (chitarra elettrica), Matteo Ciancaleoni (tromba), Flavio Pannacci (trombone, tuba), Leonardo Radicchi (saxofono tenore, saxofono soprano, clarinetto), Davide Vagnarelli (saxofono tenore, flauto traverso) hanno sicuramente la forza di andare oltre. L’esordio è promettente, il superamento dei limiti (di alcuni testi) è alla loro portata.