Dopo il lancio del nuovo album Turbolento (Dischi Bervisti, Dreamingorilla Records, Go Down Records, Audioglobe / Dischi Sotterranei), esce il video del singolo ‘Niente’. Per la prima volta nuove date live Sotterranei a Reggio Calabria e Perugia. Turbolento è il secondo album dei Mondo Naif. Il suono ruvido e roccioso delle chitarre si risolve in mari di quiete. I testi richiamano le atmosfere oniriche dell’allucinazione affrontando i temi del sogno lucido, dell’abisso e della negazione, in un disco che è (perchè vuole essere) duale. Le parole le capite perchè sono in italiano. Prodotto, registrato e miscelato presso il Groove Studio di Casale sul Sile (TV) da Capitan Tommaso Mantelli, il lavoro è impreziosito dalla partecipazione di turbo Sergio Zags Pomante (Captain Mantell) che ha cavalcato il vento a bordo del suo sax in Aquilone, turbo Nicola Manzan (Bologna Violenta) che con le frecce dei suoi archi ha reso l’inferno di Belfagor un posto più bervista, turbo Alberto Piccolo (Glincolti) che impugnando la sua chitarra ha introdotto il flamentico mondo degli Inferi in Vexilla Regis Prodeunt Inferni e ci ha reso uomini liberi con gli assoli di Non tempo e Niente.
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Turbolento, il secondo album dei Mondo Naif
E’ uscito Turbolento, il secondo album dei Mondo Naif. Il suono ruvido e roccioso delle chitarre si risolve in mari di quiete. I testi richiamano le atmosfere oniriche dell’allucinazione affrontando i temi del sogno lucido, dell’abisso e della negazione, in un disco che è (perché vuole essere) duale. Le parole le capite perché sono in italiano. Prodotto, registrato e miscelato presso il GrooveStudio di Casale Sul Sile (TV) da Capitan Tommaso Mantelli, il lavoro è impreziosito dalla partecipazione di turbo Sergio Zags Pomante (Captain Mantell) che ha cavalcato il vento a bordo del suo sax in “Aquilone”, turbo Nicola Manzan (Bologna Violenta) che con le frecce dei suoi archi ha reso l’Inferno di Belfagor un posto più bervista, turbo Alberto Piccolo (Glincolti) che impugnando la sua chitarra ha introdotto il flamentico mondo degli Inferi in Vexilla Regis Prodeunt Inferni e ci ha reso uomini liberi con gli assoli
I TARM festeggiano venti anni di carriera al Circolo Degli Artisti
Per i loro vent’anni i Tre Allegri Ragazzi Morti propongono un concerto esclusivo e irripetibile: “Aprile 1994“, come fossimo vent’anni fa. Tutte e solo le canzoni delle origini, quelle contenute nelle cassette autoprodotte Mondo Naïf, Allegro Pogo Morto e Si Parte, riproposte per l’occasione in edizione in vinile a tiratura limitata dal 4 aprile da La Tempesta Dischi e Tannen Records! Le date esclusive saranno solo dieci. Nei posti dove suonavano, quelli che sono rimasti, nelle città che per prime hanno risposto all’urlo di mai come voi.
MERCOLEDI’ 09 APRILE TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Aprile 1994 – tour del ventennale
opening act Strueia porte/botteghino 21:00 concerti 21:30 15 euro + d.p.
@ CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Via Casilina Vecchia 42 – Roma
06 70305684; info@circoloartisti.it
Mondo Naif – Essere Sotterraneo
“Essere sotterraneo” è l’opus primo dei Mondo Naif, selvaggia band del trevigiano, perfetta per sbarazzarvi dello stress provocato dai vostri boss o per rimediare alla sempre minore libido sonica della vostra ragazza. Fra echi desertici, miraggi, allucinazioni a loud stellari e ascolti ripetuti di Marlene Kuntz, Verdena “Eloise” e divinità anni Novanta come i Ritmo Tribale “Come me”, “Violenta” il trio snocciola senza ritegno alcuno undici fendenti caotici della miglior dottrina stoner “lunaire” che ci possa essere ancora in giro da qualche parte.
Non hanno tutti i torti i critici del nuovo tormentato corso dei gruppi che ruotano ancora intorno alla figura centrale di questo genere, ed è un corso di chi ama ora o amato fortemente nel passato i bagordi elettrici e bui del suo sistema trasmissivo sonico, fatto sta che è innegabile che sia un “mega dettaglio” che ha sconvolto – tra piacere e dolore – la scena rock mondiale e che band come i nostri veneti ancora ci facciano linciare pelle e udito con la passione di chi il rock lo vive veramente dal basso e non su carta patinata.
E’ un buon esempio di qualità e pathos sacrificale, un disco che esalta – sebbene dalla sua provenienza nei reconditi pertugi dell’underground – grandi manovre stilistiche, tremendamente incisivo e promettente, pronto a ruggire sui grandi e medi palchi dell’attenzione con dolcezza inaspettata come il vento dell’Ovest delle ballate grunge intimiste “Aiutami, sono un ladro”, con lo slancio rivoluzionario dei Refused “La terra trema”, a fondo nei sulfurei e neri sanguinamenti dei The The “Deuteria, vol. II”, un piccolo diversivo nel punkyes stile Bay Area “Mario”, nei Baton Rouge tra puttane e woodoo alcolici “Boblaito” ed una corsa tra i deliri Tarantiniani’N’roll per perdersi oltre in deserto di Sonora, fra pace, santità e maledizioni a go-go “Y fire”.
Mondo Naif consegna intatta la rabbia vogliosa – in fondo – di una libidine mai circoscritta, di una forza magnetica che è “maitre a penser” in un panorama giovane rinsecchito, un’energia polvere e sudore grandiosa in mezzo a tanti prodotti senz’anima. Provare per credere.