Francesco è un ragazzo autistico e Bjorn è il suo educatore. Al centro del cortometraggio “Francesco e Bjorn” di Fausto Caviglia c’è il computer, utile ausilio per comunicare con il mondo esterno, e la musica che diventa veicolo attraverso il quale le emozioni, la paura e la forza vengono espresse. La stessa musica dell’ensemble Sursumcorda, gruppo strumentale formatosi nel 2000 da un’idea di Giampiero Sanzari detto “Nero” e Piero Bruni detto “Cirano”, due chitarristi classici che successivamente invitano nel progetto il batterista Fabio Carimati, il percussionista Emanuele “Manolo” Cedrone, il contrabbassista Alessandro Porro e il violinista Simone Rossetti Bazzaro.
Musica d’Acqua è dunque l’ultimo lavoro discografico dei Sursumcorda che contiene come già detto le musiche del cortometraggio di Fausto Caviglia ma anche del corto intitolato Amir di Jerry D’Avino e brani composti nel 2012. Una musica raffinata, ben eseguita, e sorprendentemente piacevole a far da sottofondo alle ore quotidiane. Undici brani d’autore la cui melodia viene affidata ora alle chitarre ora al violino, per esprimere in maniera molto profonda il lato più autentico delle colonne sonore utilizzate in cortometraggi e documentari che raccontano storie personali, avvenimenti storici e di attualità.
L’essere un ensemble oggi è parecchio difficile, ma i Sursumcorda, nome che deriva dal detto “su con la vita” e a sua volta dal latino Sursum corda “in alto i cuori”, a mio parere hanno intrapreso questo lavoro nel verso giusto centralizzando, come si legge nella loro biografia,l’essenza nel loro essere cangiante: da artisti di strada, a musicisti di teatro, a compositori di musiche d’autore per il cinema, a musicanti di piazze e centri commerciali.Insomma una musica affascinante che ci auguriamo possa arrivare dappertutto.