I Perturbazione si sono costruiti, nel tempo, una reputazione adamantina e inossidabile: fin dall’ottimo In Circolo (passando per Canzoni Allo Specchio e Pianissimo Fortissimo, arrivando a quel capolavoro che è il doppio Del Nostro Tempo Rubato) hanno saputo porsi come alfieri del pop indipendente semplice ma intelligente, curato ma diretto, malinconico e simpatico insieme.
Col nuovo Musica X, che esce in allegato col mensile XL, proseguono sul percorso tracciato fin dagli esordi in lingua italiana: canzoni brevi, immediate, di un pop anche radiofonico, orecchiabilissimo, da canticchiare fino alla nausea. Allo stesso tempo continuano a raccontare (e raccontarsi) nel loro distintivo timbro agrodolce, in cui riflessioni quotidiane si mescolano a voli pindarici di carattere più generico, ma sempre con pacatezza, con umiltà.
I Perturbazione danno il loro meglio nelle tracce più intime, quelle dove si mettono a nudo: sono brani emozionanti, in cui ti accorgi di essere quasi imbarazzato dalla loro schiettezza, dal loro candore; poi ti rendi conto di provare le stesse cose, e inizi a sentirti nudo anche tu. Penso a “Diversi Dal Resto”, dove ci raccontano quanto siamo tutti condannati alla banalità, o a “Mia Figlia Infinita”, una canzone d’amore disarmante, sincera, vera, travestita da canzone “di guerra”. Stesso discorso per “Monogamia” o “I Baci Vietati” (con Luca Carboni): sono discorsi che tutti ci facciamo, ma spesso in solitudine, facendo finta che certe cose non ci tocchino; e sentirli espressi con così tanta facilità è liberazione e disagio insieme.
Più generiche e su varie gradazioni di riuscita il resto del disco: la title track, inno sui generis alla musica, vissuta ovunque e comunque; la stramba “Ossexione” (con Erica Mou), litania/filastrocca sull’onnipresenza del sesso nelle nostre vite; la didascalica “Questa è Sparta” (con I Cani), che dipinge un ideale di bellezza senza il quale “si sanguina e si muore”. Discorso un po’ a parte per la conclusiva “Legàmi”, che racchiude un po’ quell’anima del disco che canta di rapporti, di relazioni, di scambi, e per il primo singolo, “Tutta la Vita Davanti”, ennesimo esempio di come alcuni gruppi indipendenti possano competere con il mainstream anche in termini di piacevolezza immediata dell’ascolto (se questo brano passasse ogni mezz’ora su una qualunque radio nazionale, il disco scatterebbe in classifica dopo una settimana o due, al massimo).
Musica X è un disco piacevolissimo, di musica leggera ma bella, scritta bene e suonata con mestiere. È intelligente, simpatico, malinconico, emozionante. È una nuova tappa del percorso dei Perturbazione ed è decisamente all’altezza della loro storia. Si parlava tanto di un cambio di sound (con la produzione di Max Casacci dei Subsonica e con l’utilizzo più intenso di qualche aggeggio elettronico), ma, anche se una differenza certamente si può notare, non è che un vestito leggermente diverso su un corpo che è rimasto lo stesso (ed è la cosa che conta). Trovata la formula, tutto il resto è puro contorno. Musica X è un disco dei Perturbazione e, elettronica o meno, vale la pena farselo cantare.
Anteprima XL. Perturbazione - La vita davanti from videodrome-XL on Vimeo.