Una partenza moscia, con mood triste alla “Small Poppies” di Courtney Barnett, più un nome e un immaginario grafico che rimandano ai Tre Allegri Ragazzi Morti; fatto sta che nella testa tutte le mie ipotetiche aspettative si concretizzavano in un album dall’attitudine decisamente differente. Red Shot, invece, è un disco che spinge, che inizia con una serie di tracce corte per poi maturare una complessità musicale in constante evoluzione nell’arco delle sue tredici canzoni. Rock di matrice che ricorda a momenti i migliori Foo Fighters ma che assomiglia soprattutto ai Royal Blood con l’unico difetto di perdersi sporadicamente in qualche malinconico momento nickelbackiano. Musica da sottobosco indie, locali piccoli e sotterranei, concerti bui e bagnati di sudore, un posto di diritto nelle playlist “alternative” di Spotify. Gli Incredulous Eyes riescono a liberarsi anche da tipici stilemi che affliggono il Rock italiano offrendoci un prodotto dalle sonorità totalmente internazionali, impresa non così scontata nella nostra penisola, senza compiere nulla di eclatante ma presentandosi con un album di ottima fattura.
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Big Cream – Creamy Tales
Eterni Peter Pan, dentro e fuori, ma allo stesso tempo nubilosi e malinconici. Perennemente distratti da chissà cosa per capirsi veramente come per riuscire ad evitare di sporcarsi mangiando un gelato. Ancora oggi li riconosci: entrano in cremeria, ordinano il loro cono e sapendo che si sporcheranno fanno incetta di tovagliolini di carta che finiscono stropicciati in qualche tasca, pronti all’uso; quei tovagliolini sono spesso la loro più grande evoluzione dai tempi in cui ascoltavano Cobain in cuffia col loro buon vecchio walkman e la copertina di questo esordio dei Big Cream li descrive perfettamente.
Sono i ragazzi, oggi quarantenni, cresciuti a pane ed Alternative Rock a stelle e strisce del periodo che dalla prima metà degli Ottanta alla prima dei Novanta segnò le loro giovani esistenze e che questi tre ragazzacci della provincia di Bologna, completamente pazzi per quel periodo hanno deciso, come molti loro attuali colleghi, di riproporci sguazzandoci dentro come se li avessero vissuti. Creamy Tales, prodotto da MiaCameretta per la versione in CD e da More Letters Records per la versione in cassetta (a dimostrazione dell’attaccamento verso quegli anni) è il titolo scelto per questo EP ma il lavoro, per quanto proposto, avrebbe potuto benissimo intitolarsi Superfuzz Bigcream combaciando tra l’altro nel numero dei brani come nella durata con l’EP d’esordio dei Mudhoney.
A onor del vero, l’ispirazione ancor più che dalla band di Mark Arm arriva da Nirvana e Dinosaur Jr., saranno comunque molteplici i riferimenti in ambito Alt Rock statunitense che si incontreranno durante l’ascolto. Il trio ci proporrà dunque un sound centrato sulle tipiche distorsioni del periodo sopra citato spingendo i ritmi fin dove il genere consente tra riff energici immersi in voci e suoni ruvidi ma melodici.
Il tutto verrà chiarificato sin dalla traccia d’apertura una “What a Mess” nella quale non risulterà difficile immaginare i 3 giovani suonare live con alle spalle un bel muro di ampli in pieno stile Dinosaur Jr. (l’impronta della band di J Mascis sarà ripresa anche nel video che accompagna il brano). Il disco non si scosterà mai molto da questi canoni, troveremo semplicemente canzoni il cui stile virerà verso il Grunge più classico (“Sleepy Clood”) o nelle quali sarà possibile trovare sentori di quel Pop Punk d’inizio anni 90 in stile Blink-182 e Green Day (“Sleep Therapy”) e nel caso del brano più a sé stante del lotto (“Slush”) maniere più vicine allo Shoegaze con voce e cori mimetizzati tra gli strumenti che in alcuni frangenti di questo pezzo viaggeranno a velocità meno sostenuta rispetto al resto del disco; in tutto questo non risulterà difficile trovare echi di Pixies per quanto svuotati un po’ della loro fantasia.
I Big Cream non inventano niente e farlo non era assolutamente nelle loro intenzioni, tutto suonerà già sentito, i loro riferimenti saranno sfacciatamente riproposti e miscelati ma in modo maledettamente istintivo e profondamente sentito tanto da farci pensare che Riccardo, Christian e Matteo non potrebbero suonare diversamente. I tre ragazzi, che aspettiamo fiduciosi e con tanto di maglietta macchiata alla prova sulla lunga distanza, in queste sonorità hanno infilato le mani in modo godurioso e frenetico come i bambini le infilano nella cioccolata o nella cesta dei giocattoli e li hanno fatti loro creando questa crema che farsi scivolare addosso è un vero piacere, per chi vent’anni li ha oggi come per chi, troppo distratto per rendersene conto, li avrà per sempre.
Dinosaur Jr., due date in Italia a giugno
I padri dell’indie rock americano, ispiratori della scena alternativa anni ‘90, amati da Nirvana e Sonic Youth, arrivano in Italia nella formazione originale per due concerti imperdibili in cui si festeggeranno i 30 anni dal loro disco di debutto, Dinosaur.
Any Other @ Astoria, Torino 26/03/2016 [LIVE & PHOTO REPORT]
Gli Any Other di Adele Nigro ritornano a Torino a 5 mesi dalla bella serata nella quale aprirono per il concerto degli Hop Along al Samo, circolo ARCI che organizza buone cose ma che purtroppo a causa della sua struttura non ha una grande resa acustica per quel che concerne i live.
La band si presenta nel basement dell’Astoria davanti ad una cinquantina di persone, non molte ma neanche poche considerando che si tratta del sabato sera di un lungo weekend pasquale che avrà sicuramente portato tanti fuori città.
La resa live dei brani di Silently. Quietly. Going Away in questo spazio più piccolo ma più adatto a questo genere di eventi migliora ulteriormente e la band si dimostra ormai affiatatissima dopo un lungo tour che li ha portati a suonare anche fuori dall’Italia.
L’esecuzione dei brani, come su disco, è perfetta, ed in alcuni casi (“Roger Roger, Commander” su tutti) perfino migliore.
Adele è di poche parole (giusto un “ciao noi siamo Any Other” ad inizio e fine concerto ed i ringraziamenti tra un brano e l’altro) ma quando suona e canta ha talento, sensibilità e grinta da vendere e noi siamo qui per questo; Marco col basso è puntualissimo, Erica alla batteria è come sempre molto viscerale e pur saltellando sul suo sgabello meno che qualche mese fa vederla è sempre uno spettacolo nello spettacolo e questa oretta scarsa di concerto vola via con assoluto piacere e conferma questo giovane trio ed il loro disco come una delle cose più interessanti uscite in Italia nell’ultimo anno in ambito Indie.
Il Video della Settimana || Niagara – Hyperocean
La title-track di Hyperocean, il nuovo album dei Niagara in uscita il 29 aprile per Monotreme Records, è accompagnata da un singolare videoclip che è il fiore all’occhiello della loro videografia.
Avere cura di sé || Intervista a Levante
È un pomeriggio di metà settembre, inspiegabilmente afoso per essere a L’Aquila. La scia dell’estate appena trascorsa è di buon auspicio per il live di questa sera, penultima data del tour di Levante, al secolo Claudia Lagona, cantautrice siciliana trapiantata a Torino che deve il successo a uno sconosciuto di nome Alfonso.
Musica e Cinema a Torino: Seeyousound Festival
Si svolgerà a Torino il Seeyousound, il primo Festival in Italia completamente dedicato al cinema di genere musicale, nei giorni 14, 15, 16 e 17 maggio 2015 (in contemporanea al Salone Internazionale del Libro che si terrà presso il Lingotto Fiere negli stessi giorni). Il Festival sarà caratterizzato da una molteplicità di eventi, tutti correlati e connessi tra loro grazie ad un comune denominatore: la musica.
Conferenze, mostre, concerti, dj set ma soprattutto cinema, la sezione presente in maniera più corposa, per la quale sono previsti tre concorsi relativi alle categorie lungometraggi (LONG PLAY), cortometraggi (7-INCH) e videoclip (SOUNDIES).
Il programma completo è consultabile al sito www.seeyousound.org
Rockambula mette in palio due biglietti per 17 Festival di Monteprandone!
Rockambula mette in palio due biglietti per il 17 Festival di Monteprandone! Come? Molto semplice, basta mettere “mi piace” sulla pagina Facebook di Rockambula Web Zine è sperare di essere sorteggiati!
Torna anche quest’anno il 17 Festival di Monteprandone, giunto alla Terza Edizione. Il 17 Festival nasce dalla volontà di sensibilizzare alla solidarietà utilizzando come mezzo l’arte in tutte le sue forme: musica, fotografia, disegno, scultura e pittura. Il ricavato delle serate sarà devoluto interamente all’AIL di Ascoli Piceno, sezione Alessandro Troiani.
La Terza Edizione del Festival sarà un contenitore di numerosi eventi che ruoteranno intorno ai concerti del 19 e del 20 dicembre. Sul palco vedremo gli eterni “guaglioni” 99 Posse, freschi del successo di “Curre Curre Guagliò 2.0 – Non un passo indietro” uscito il 25 marzo 2014. In apertura il trio Indie-Folk veneto Nu Bohemien, che promette di essere una delle rivelazioni live del prossimo anno. Inoltre, in questa serata si esibirà il vincitore del #17_contest, uno spazio dato alle band emergenti locali e novità dell’edizione 2014.
Il 20 dicembre toccherà ai toscani The Zen Circus in una tappa del loro “Busking Tour”, un live dai toni acustici che metterà insieme brani del passato e non, sempre in pieno stile Circo Zen. L’apertura è affidata ai Fast Animals and Slow Kids, il quartetto umbro ha da poco pubblicato il loro quarto album “Alaska”, già in vetta alle classifiche. A completare la serata anche Frank Buffoluto & i Pali delle Cozze, la “falange musicale” del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, parte integrante dell’organizzazione del “1maggio” di Taranto. Saranno sul palco per parlare dell’Ilva e per esprimere il legame che c’è tra i due Festival.
Chiuderanno le serate i DJ Daft Peng +T-dj per il venerdì e dj Aliquid+Mac Geyser e dj Daft Peng il sabato.
Non solo musica
Il 17 Festival non è solo musica: Il 18 dicembre si terrà la serata di apertura in cui verranno proiettati i cortometraggi del Festival Frammenti di Appignano del Tronto, mentre per tutte e tre le serate sarà possibile visitare una mostra di Fotografia e una mostra di disegno. Quest’ultima è organizzata in collaborazione con l’ISC di Monteprandone, i ragazzi della scuola ogni anno prestano la loro fantasia per la realizzazione della locandina del 17Festival che viene scelta al termine delle serate e sarà poi l’immagine della prossima edizione. Il venerdì mattina gli stessi ragazzi saranno ospitati all’interno del padiglione, per assistere all’ esibizione dell’ artista EKA, che realizzerà animazioni con la sabbia, uno spettacolo di meravigliosa poesia e suggestione. La terza edizione del 17 Festival si arricchisce inoltre di una Mostra d’Arte Contemporanea dello “Spazio oHoc” dell’artista Nazareno Luciani. Interverranno dal vivo artisti territoriali che vivono l’arte in Pittura, Fotografia e Istallazioni con la partecipazione dell’ Istituto “O. Licini” di Ascoli Piceno. Una delle serate del festival ospiterà il noto poeta locale Augusto Amabili, nato nel 1976 a San Benedetto del Tronto (AP). Vive e lavora a Spinetoli (AP), dove suona in alcune formazioni rock-noise locali. Il Festival ospiterà, inoltre, una mostra dello scultore Giuseppe Straccia, conosciuto per “LA GROTTA” di cunicoli scavati nel duro tufo, disseminata sui muri e sulla volta, di bassorilievi, scaturiti dalla fantasia, che a tratti ricorda i familiari, misti a figure mitologiche, come Medusa e Perseo o il Guerriero crociato.