Napalm Death Tag Archive
Othismos – L’Odio Necessario
Un sound molto sporco e cattivo quello degli Othismos, gruppo composto da Luca (chitarra e voce), Caino (basso e voce principale) e Giacomo (batteria). Più violento di un disco dei Napalm Death o degli Obituary, questo L’Odio Necessario ha deliziato le mie orecchie per poco meno di mezz’ora ma, credetemi, non ascoltavo un Metal così piacevole da anni. Un perfetto mix di Rock, Hardcore, Grind, Stoner, Doom, Sludge, Thrash e chi più ne ha, più ne metta. Avvertenza: questo disco non è per i deboli di cuore (o meglio di orecchio)! Caino urla come in preda a un dissennato e violento furore scandendo però perfettamente le parole tirando fuori tutto “L’Odio Necessario”. “Inno di uno Stato Fallito” è una chiara dichiarazione della direzione che prenderanno gli otto brani successivi pur essendo poco più di cento secondi strumentali, una vera e propria summa di ciò che vi aspetta e forse un titolo che vuol rendere omaggio al nostro paese martoriato da politici corrotti e annientato dalle tasse che dominano supreme la nostra economia. “Non Discitur” è la partenza migliore o il punto di arrivo massimo di un disco che non lascia spazio alla concorrenza, un non plus ultra dell’Heavy Metal moderno. “Nessun Sole” è segnata da cambi velocissimi di tempo scanditi dal drumming di Giacomo e affronta tematiche religiose (“Vita e morte sono mie… Io sono il mio Dio”). L’inizio di “Coma” sembra invece essere uscito da un disco degli Anthrax, ma subito le influenze Grind si fanno sentire acutizzando al massimo la violenza sonora. “Il Signore degli Impiccati” comincia invece in maniera “tranquilla” per trovare la sua strada dopo neanche un minuto. In “Mantra” è la voce di Luca a far da padrona non facendo rimpiangere per nulla quella del suo “socio” Caino e sinceramente sarebbe stato bello sentire duettarli come facevano i Marlene Kuntz di “M. K.” quando gridavano a squarciagola Ehi critichino!. I generi del gruppo di Cuneo e degli Othismos non hanno nulla in comune, è vero, ma una doppia voce avrebbe dato maggior tono al brano. “Antitesi” e “La Discesa” proseguono con dignità il discorso affrontato finora ma in maniera un po’ più complessa e programmata prima di dar spazio a “Nessuna Promessa di Cambiamento”, degna conclusione di questo capolavoro Metal che è L’Odio Necessario. Non so sinceramente cosa promettano per il futuro gli Othismos, ma sono sicuro che almeno oggi daranno uno schiaffo e nuova linfa all’Heavy Metal nostrano. Tenete d’occhio questo gruppo e non lasciatevi sfuggire L’Odio Necessario.
Discipline, South Bridge, Shaking Hands, Naga, Storm O, Germanotta Youth, Arduo, La Via Degli Astronauti
Centro Sociale Lido Pola, Napoli 24 Maggio 2014
Spesso mi capita d’immaginare uno di quei primi concerti ad inizio anni 90 di band come Master, Napalm Death, Carcass, Possesed e Death. Viaggio con la mente pensando al tipo d’atmosfera che si creava nei club o in quei piccoli localini frequentati dal cosiddetto “pubblico di nicchia”. Chissà come avvenivano gli scambi di musicassette tra le band che cercavano di farsi conoscere? Come si relazionava il pubblico tra loro e con i gruppi? E infine, che parere avevano di quegli show? Tutte domande che mi pongo riguardo ad uno dei primi concerti di una delle band citate prima. Sabato 24 Maggio al centro sociale Lido Pola di Napoli ho provato per la prima volta una strana ma stupenda sensazione, il contesto in cui mi trovavo molto probabilmente era simile a quello che immaginavo. Purtroppo arrivo all’evento con un’ora di ritardo perdendomi cosi l’esibizione dei Discipline, dei South Bridge e degli Shaking Hands. Nella sfortuna, mi conforta l’arrivare giusto in tempo per assistere ai Naga, band Doom Metal che in passato altro non erano che gli eccezionali Kill The Easter Rabbit. L’esibizione di Emanuele e soci si è svolta a luci spente e la loro musica, composta da un sound distorto e baritonale creava le condizioni giuste per viaggiare con la mente in compagnia di una sigaretta ed una birra. Un’ottima prova dunque per i Naga che a quanto pare non deludono affatto le aspettative. Dopo una piccola pausa si preparano a salire sul palco gli Storm O, con loro è arrivato anche il momento di scuotersi, di fare crowd surf e stage diving. La band di Belluno è carica ed energica, il loro Hardcore che spesso ha picchi Grindcore coinvolge tutti gli spettatori: c’è chi poga, chi sale a cantare con Luca e chi, come il sottoscritto, ammira il carisma e la grinta dei ragazzi. Gli Storm O hanno senza ombra di dubbio lasciato il pubblico del centro sociale a bocca aperta, con loro il divertimento è assicurato.
E’ il turno di un altra band dalle mille risorse, particolare sotto svariati punti di vista oltre che ingegnosa: i Germanotta Youth. Il duo capitolino propone una sorta di Electro Grind, sul palco troviamo: Giulio Galati alla batteria e Fabio Recchia con la sua piccola console con sopra attaccato un basso. I due sono a dir poco formidabili considerando che Fabio suona in contemporanea il basso e la console aumentando gradualmente la velocità dei pezzi. Giulio si esibisce a ritmo di micidiali sfuriate, insomma, sono entrambi incantevoli. Finiti i venti minuti dei Germanotta Youth si preparano a salire gli Arduo. Anche questo gruppo è composto da due membri: Marcello Giannini e Andrea De Fazio, entrambi valorosi musicisti. Con il loro show hanno divertito il pubblico dando un tocco Hardcore che si sposta su canoni più classici, possiamo dire che è stato un botta e risposta tra la batteria di Andrea e la chitarra di Marcello. Il tempo passa in fretta e giungiamo cosi all’ultimo gruppo: La Via Degli Astronauti capitanati da Mario Orsini nonché uno degli organizzatori dell’evento e dei responsabili della Fallo Dischi, etichetta che ha sotto contratto alcune band protagoniste della serata. La Via Degli Astronauti ha proposto uno show veramente “intimo”, Mario per la maggior parte del tempo ha cantato giù dal palco, circondato da pubblico composto da amici e sostenitori; con loro ha fatto a spallate e stage diving, non si è risparmiato di lasciare il microfono a qualcuno e farlo cantare al posto suo. Insomma anche se non si sono considerati tali, hanno tenuto uno spettacolo da veri e propri headliner divertendo chi li seguiva ed offrendo un’esibizione con i fiocchi. Ad inizio serata quando ho messo piede nel centro sociale sono stato accolto da una struttura grigia e quasi decrepita con slogan e simboli che richiamavano la protesta, inoltre c’erano tanti ragazzi colti e vogliosi di ascoltare buona musica, ero nel cuore dell’ Underground Partenopeo e con molta sincerità ne ero fiero ed onorato.
Il video della settimana: Straight Opposition – “10 Oz.”
Vengono da Pescara e sono Ivan Di Marco (Vocals), Stefano D’Emilio (Guitar), Fabio Colombi (Guitar), Fabio D’Agostino (Bass / Backing Vocals) e Carlo Neri (Drums). Da quasi dieci anni propongono il loro Hardcore veloce , violento, arrogante , pieno di rabbia…vero! Hanno girato l’Italia e L’Europa con oltre 250 date all’attivo, condividendo il palco con Madball , Terror , Slapshot , Ratos de Porao , Raw Power , Cripple Bastards , Esprit Du Clan , Bridge To Solace , XBirths of featherX , Cataract , 99 Posse , Payback , Buffalo Grillz e proposto ben 4 album, tutti editi per l’etichetta Indelirium Records. Il loro Hardcore è influenza, più o meno diretta, dei grandi maestri Slapshot , Minor Threat , No Turning Back , Knuckledust , Terror , Chain Of Strength , Biohazard , Sick Of It All , Madball , Acursed , Scolastic Deth , Napalm Death ma quello che riassume al meglio la loro musica è il motto We don’t care about your clothes and tattos , if you want to talk , just speak about something usefull.
Questa settimana, vi proponiamo il videoclip del brano “10 Oz.” E buon Hardcore a tutti! Trovate il video in home, nell’apposita sezione “Il Video Della Settimana”.
Dimenticavo. Loro sono gli Straight Opposition
Questi alcuni link utili:
Artist Website: http://www.indeliriumrecords.com
Facebook: https://www.facebook.com/pages/STRAIG…
Label Website: http://www.indeliriumrecords.com
O – Il Vuoto Perfetto
Gli O nacquero nel lontano 2010 a Biella con l’obiettivo di proporre musica influenzata dalle correnti più disparate quali Grindcore, Black, Noise, Black Metal e Hardcore.
Da allora hanno pubblicato precedentemente solo un singolo split 7” condiviso con la band Post-Grind italiana Hungry Like Rakovitz (che forse avrete potuto pure apprezzare nella sua edizione limitata in 100 sole copie) e fatto molti concerti di supporto anche a band di fama mondiale quali Napalm Death, Unsane, The Secret, Big Business e Forgotten Tomb.
Questo primo full-lenght registrato interamente agli Studio 73 di Ravenna (Extrema, The Secret, Ephel Duath… ), sotto la direzione di Riccardo “Paso” Pasini (in passato già al lavoro con Extrema, This is a Standoff, The Secret e At the Soundawn) mostra la naturale evoluzione sonora del gruppo che nel frattempo si è anche accostato ad altri generi quali il Noise e il New Metal.
Rimane quindi tanto difficile quanto impossibile una catalogazione per i cinque biellesi che appaiono comunque sempre molto feroci e violenti a livello sonoro.
Impossibile quindi dire anche se siano “nati” gli eredi degli storici Cripple Bastards che proprio quest’anno festeggiano i venticinque! anni di carriera (traguardo davvero inusuale per una band italiana).
Nove tracce che comunque ricalcano anche le atmosfere care agli inglesi Extreme Noise Terror e Carcass da cui i cinque traggono spesso ispirazione.
Testi mai banali e sempre urlatissimi in effetto spoken word cantati rigorosissimamente in lingua madre (scelta apprezzabile e davvero ben riuscita).
L’unico neo del disco è forse la troppa ripetitività che comunque non danneggia l’ascoltatore nel piacere e che è anche tipica del genere; tuttavia una maggiore selezione dei brani (magari rilasciando un ep al posto di un full-lenght album) avrebbe giovato di più.
Tante le idee espresse (nel maggiore dei casi anche bene) ma c’è ancora un po’ di acerbità negli arrangiamenti che andrebbero forse migliorati qua e là.
Insomma nel complesso un’ottima seconda prova discografica che lascia solo ben sperare per il futuro del Metal italiano.
NAPALM DEATH in concerto per la festa di Radio Onda D’urto
Durante la XXII edizione di Festa di Radio Onda d’Urto, in via Serenissima a Brescia, che si terrà da mercoledì 14 a sabato 31 agosto 2013 si esibiranno sul palco principale il 22 Agosto I Napalm Death!
Ecco la loro carriera…
I Napalm Death si formano a Meriden, cittadina inglese nei pressi di Birmingham, nei primi anni ‘80. Dopo avere mosso i primi passi all’insegna di un punk fortemente influenzato dai Crass, ben presto prendono una direzione più metal. Dopo un demo e qualche cambio di formazione, la band incide il primo album per la Earache, SCUM (1986). L’album è inciso da due formazioni diverse: una comprendente Nik Bullen (voce e basso), Justin Broadrick (chitarra) e Mick Harris (batteria), ai quali si aggiunge in seguito il bassista Jim Withley, l’altra invece con Harris e Withley affiancati da Bill Steer (chitarra, già con i Carcass) e Lee Dorrian (voce). Nonostante ciò, l’album diventa una sorta di manifesto del grindcore – definizione coniata da Harris – forma di metal particolarmente brutale. Subito dopo aver terminato l’album, Withley viene sostituito da Shane Embury.
Il secondo album FROM ENSLAVEMENT TO OBLITERATION (1988) conferma i Napalm Death come uno dei gruppi più violenti sulla scena, e ne consolida la fama presso gli appassionati di metal estremo. Dopo l’abbandono di Dorrian e Steer, vengono reclutati il cantante Mark Greenway e il chitarrista Jesse Pintado, poi seguiti da un altro chitarrista, Mitch Harris. Con questa formazione, realizzano HARMONY CORRUPTION (1990), meno estremista dei predecessori. Il crescente successo dei dischi e dei tour non soddisfa però Mick Harris, che desidera sperimentare con suoni diversi dal grind. In disaccordo con il resto della band, se ne va per formare gli Scorn con gli ex-Napalm Death Bullen e Broaderick. UTOPIA BANISHED (1992) vede il ritorno allo stile più brutale della band, ormai molto popolare fra il pubblico metal. FEAR, EMPTINESS, DESPAIR (1994) vede i Napalm Death alla ricerca di soluzioni nuove e la partecipazione alla colonna sonora di “Mortal Kombat” li porta a raggiungere una popolarità notevole negli Stati Uniti; anche il successivo DIATRIBES (1996) mostra una maggiore ricercatezza, sempre mantenendo però uno stile estremamente violento. Contrasti fra Greenway e il resto del gruppo portano a una curiosa staffetta con Phil Vane degli Extreme Noise Terror: le due band infatti si scambiano i cantanti per breve tempo. Greenway torna poi nei Napalm Death per l’incisione di INSIDE THE TORN APART (1997). I successivi WORDS FROM THE EXIT WOUND (1999) e LEADERS NOT FOLLOWERS (album tutto di cover, 2000) confermano il loro status, mentre ENEMY OF THE MUSIC BUSINESS (2000) è il primo album di materiale nuovo dopo la firma del contratto con la Dream Catcher. A questo fa seguito ENEMY OF THE MUSIC BUSINESS del 2001, una sorta di manifesto di protesta contro le case discografiche; il lavoro successivo ORDER OF THE LEECH si colloca nella stessa direzione.
Nel 2004 esce LEADERS NOT FOLLOWERS: PART 2 , disco di cover. L’anno successivo è la volta di THE CODE IS RED…LONG LIVE THE CODE, che contiene diverse duetti con ad esempio Jeff Walker, Jamey Jasta e Jello Biafra.
Nel 2006 esce SMEAR CAMPAIGN, seguito da TIME WAITS FOR NO SLAVE del 2009, che esplorano nuovi territori sonici. A febbraio del 2012 viene pubblicato UTILITARIAN, che condensa e sublima le sperimentazioni dei due album
XXII Festa di Radio Onda d’Urto: quasi tutto pronto!
L’antagonista radio bresciana e milanese, Radio Onda d’Urto, celebrerà la sua attività con un festival musicale che si terrà a Brescia dal 14 al 31 agosto.
Per ora le esibizioni confermate sono:
15 agosto PENNYWISE + STRUNG OUT
18 agosto FLOGGING MOLLY
19 agosto CHUCK RAGAN
20 agosto I MINISTRI
22 agosto NAPALM DEATH
25 agosto hip hop event BLUE NOX & UNLIMITED STRUGGLE
26 agosto TURBULENCE & WARRIOR KING
29 agosto SKA – P
30 agosto GOOD OLD BOYS
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