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Paincheck + NoN live al Garbage Live Club
Continua la programmazione live al Garbage Live Club di Pratola Peligna (AQ) sempre all’insegna della musica emergente, indipendente, di qualità e fuori dai soliti schemi. Questa volta saranno sul pit i Paincheck, freschissima formazione in trio che proporrà un repertorio originale di stampo Grunge ma con diverse influenze garantite dalla diversa estrazione musicale dei suoi membri. Con loro, arrivano per la prima volta, i NoN, band fiorentina che miscela il classico Alternative Rock italiano a sonorità Wave e Slowcore. Un doppio live che accontenterà un pubblico diverso e che non vi lascerà certamente insoddisfatti per la grande qualità messa sul piatto.
SABATO 14 NOVEMBRE ORE 22:30
GARBAGE LIVE CLUB VIA LEVANTE 1
PRATOLA PELIGNA AQ
PAINCHECK + NON (evento Facebook)
“Un’altra Notte”, il nuovo video dei NoN
Il video è stato girato da Andrea Zingoni (voce e chitarra del gruppo) con la partecipazione di Massimiliano Leggieri (basso) che si è occupato della fotografia. I due compaiono nel videoclip insieme al batterista Alvaro Buzzegoli, terzo componente della band toscana. “Un’altra Notte” è il secondo estratto da Sacra Massa, lavoro all’insegna di un rock d’autore scuro e potente che i NoN hanno pubblicato lo scorso settembre su etichetta Garage Records – El-Sop. Il disco ha ricevuto da subito l’attenzione degli addetti ai lavori per il granitico impasto di sonorità dark-wave e noise ad accompagnare liriche che formano un j’accuse contro il nichilismo etico del presente.
Recensioni | novembre 2014
Trauma Forwards – Scars (Alternative, 2014) Voto 7/10
Suggestioni Noise alla Sonic Youth, influenze Grunge che cedono il passo all’Alternative degli anni Duemila. Scars, interamente strumentale fatta eccezione per la title track, vagamente New Wave, è un crogiolo di riferimenti a tutto ciò che è stato: tastiere sintetiche diventano delicati pianoforti, suoni acustici si fondono con l’elettronica, la chitarra classica si lascia sostenere da un basso elegantemente distorto, armonizzazioni orientali si mutano presto in semplici giri armonici Pop. Davvero meritevole di un ascolto!
NoN – Sacra Massa (Rock, Noise, 2014) Voto 7/10
Ex Non Violentate Jennifer. Cupi, ritmici, inquieti ed inquietanti. Scuotono, energici e diretti, essenziali e oscuri. Per amanti delle distorsioni, delle apocalissi e delle linee rette.
Sundance – House of the Sun (Folk Rock, 2014) Voto 7/10
Max e Davide (Sundance) non ci pensano su due volte prima di riesumare Jeff Buckley. Due chitarre come vanghe a scavar nel suolo, giù verso l’essenza stessa della musica. Un biglietto in prima fila per i puristi classe 1990; uno spettacolo da evitare per gli avanguardisti alla ricerca dello schema perfetto.
A Big Silent Elephant – Starlight (Acustico, Sperimentale, 2014) Voto 6,5/10
Tracce estratte da un futuro full length di tema spaziale, ispirato da stampe di comete e eclissi solari, registrate in eremitaggio campagnolo. Mood psichedelico, estrema sintesi, libertà totale. Con un risultato, al momento, alquanto fumoso.
Nana Bang – In a Nutshell (Psych Pop, 2014) Voto 6/10
Al loro secondo full length, i due Nana Bang, provano a scostarsi dai riferimenti dell’esordio cercando, con la loro solita ironia, di sviscerare il Pop per mostrarne il cuore, spoglio da quello che gli gira intorno, ma adornandolo con i colori di una incantevole psichedelia Lo Fi. Il risultato non è tanto luminoso quanto nelle intenzioni.
The Playmore – Pump Rock (Alt Rock, 2014) Voto 6/10
Quartetto napoletano al disco d’esordio, freschi ed energici con una forte identità e un sound solare e danzereccio d’ispirazione Indie Rock targato anni 90. Un buon mix di ritmiche intense e chitarre melodiche con qualche piccolo scivolone qua e là.
Eon – Low Key (Post Rock, 2014) Voto 5/10
Collettivo musicale di stampo Post Rock Elettronico Eon auto produce questa soundtrack che è l’adattamento teatrale de “La svolta”, di Moran Beaumer. Un lavoro pretenzioso che non convince pienamente.
Ongaku Motel – Ogni Strada E’ un Ricordo (Folk Pop, 2014) Voto 4,5/10
Giovanissimo trio milanese, Ongaku Motel si presenta a noi con un Ep pieno di Pop e qualche spruzzata di Folk e attitudine Lo Fi, scegliendo la lingua italiana per seguire a pieno la strada del più consono Indie Cantautorale di ultima generazione. Qualche buona melodia e poco altro.
Demeb – Urban Flowers (Experimental Rock, 2014) Voto 3/10
“Demeb è un progetto musicale che fondamentalmente parte dal Jazzcore, ma non è proprio Jazzcore; in poche parole suoniamo la musica, quella brutta”. Effettivamente non hanno torto; perché talvolta è più difficile imitare un Pollock che non un Courbet.