È uscito lo scorso 1 ottobre, per Gente Bella, Assurdo Universo, il primo LP della band torinese Nuova Lumen. Assurdo Universo parla di umanità, spazio, eternità e solitudine. Il disco nasce dal pensiero di mondi solitari separati da infinite distanze cosmiche, astri irraggiungibili che nel loro vagare per sempre nel vuoto non si incontreranno mai. Proprio nel confronto con queste misure incalcolabili diventa evidente la brevità dell’esistenza umana, che è una condizione fragile e precaria, relegata alla periferia dei tempi e degli spazi sterminati che si estendono oltre la realtà conosciuta. Questi temi, che da sempre hanno affascinato i membri della band, si ritrovano anche in alcune letture che li hanno accompagnati durante la scrittura del disco, soprattutto le poesie di M. Houellebecq, “City” di C. Simak, il racconto “Solitude” di G. de Maupassant e gli scritti di A. Schopenhauer. La conseguenza è stata quella di creare brani che condividono la stessa atmosfera incentrata sulla separazione che c’è tra noi e l’infinito, e che simbolicamente si rispecchia nelle eterne distanze che allontanano tra loro astri sconosciuti persi nel cosmo.